In prova la più recente versione degli pneumatici Vittoria Mazza e Martello con le rinnovate carcassa e mescola Enduro Race per alzare il livello di prestazioni e controllo in gara
Vittoria è uno dei marchi più interessanti nel mondo della bicicletta, un’azienda Italiana nata nel lontano 1953 e diventata un punto di riferimento per gli atleti, team e amatori.
Progettista e produttrice di gomme di altissimo livello in praticamente tutte le discipline che il mondo delle due ruote comprende, Vittoria ha circa mille dipendenti in tutto il mondo, che lavorano per portare sempre più in alto questo valoroso marchio. La produzione annuale è di circa sette milioni di pneumatici sia da strada sia per la mountain bike, facendo del marchio uno dei maggiori operatori del settore.
Ho avuto più volte la possibilità di adoperare gomme Vittoria sulle bici in test e ho anche collaudato le varie versioni per la disciplina Enduro/Gravity, prodotti di cui parleremo in questo articolo. Sono Mazza e Martello entrambe nella nuova e più recente versione Enduro Race, due pneumatici che hanno dato parecchie soddisfazioni.
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Mazza Enduro Race: carcassa e mescola
L’ultimo aggiornamento di questa fantastica gomma da anteriore per tutte le condizioni comprende il nuovo tipo di carcassa e mescola Enduro Race, per lavorare al meglio nelle condizioni più estreme.
Come tecnologia troviamo il battistrada 1C Race, vuol dire che è composto da una singola mescola molto morbida che permette l’aderenza e la flessibilità potenziata da grafene e silice, la più avanzata che si possa trovare nel mondo delle gare Enduro. Alla base c’è una carcassa rinforzata costruita in nylon a 60 TPI, con uno strato protettivo che va da tallone a tallone, oltre un ulteriore rinforzo sulla spalla.
Grazie a questo approccio, fornisce una interessante protezione per le forature ma soprattutto per le pizzicature, che possono capitare per vari motivi, ad esempio per la pressione troppo bassa in punti tecnici del sentiero presi ad alte velocità. Questo tipo di carcassa è chiamato appunto Enduro Race e punta alla durata e alla resistenza della gomma, per un uso pensato nelle competizioni di alto livello.
Il battistrada vede tasselli centrali a “V” con intaglio alla base, spazio generoso tra questi e la fila laterale per favorire l’autopulizia da fango e detriti, e una spalla aggressiva con intagli progressivi a tutto vantaggio di grip e stabilità.
Lo pneumatico Mazza è ovviamente un tubeless ready ed è disponibile in questi formati: 27,5×2,4”, peso di 1.220 g; 27,5×2,6”, peso di 1.310 g; 29×2,4”, peso di 1.340 g; 29×2,6”, peso di 1.410 grammi.
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Martello Enduro Race: carcassa e mescola
Anche la Martello, gomma posteriore pensata per un uso che va dal Trail Riding al Gravity passando per l’Enduro, vede gli stessi aggiornamenti.
Carcassa e mescola sono gli stessi di Mazza Enduro Race, con l’aggiunta di una protezione in Nylon sulla spalla.
Il design del battistrada è studiato per i terreni asciutti e misti, con intagli dei tasselli che variano da sottili a spessi, in modo da ottenere un rendimento omogeneo in ogni condizione. La spaziatura è ampia per favorire l’autopulizia del battistrada su terreni soffici e argillosi.
Queste le versioni e i pesi di Martello Enduro Race: 27,5×2,4”, peso di 1.150 g; 27x5x2,6”, peso di 1.230 g; 29×2,4”, peso di 1.230 g; 29×2,6”, peso di 1.330 grammi. Per entrambe il prezzo è di 72,95 € al pubblico.
La configurazione per il test
Per il test ho montato gli pneumatici su una Lapierre Spicy CF 6.9, ottimo mezzo da Enduro e anche ben studiato per i Bike Park, così da provarli a dovere.
Parto dall’inizio, il montaggio non è stato così semplice (ruote con cerchi Mavic EX 630 tubeless ready). Quando vado a installare le gomme metto al loro interno l’inserto, come protezione per il cerchio, avendo in utilizzo un Vittoria Air Liner e un CushCore Pro 29 (qui il nostro test). Strano ma vero, ho avuto molta difficoltà con l’inserto Vittoria. Dopo decine di minuti ho scelto di toglierlo e procedere al montaggio della Mazza con solo il liquido sigillante, sempre del marchio italiano. Fortunatamente non è stata la stessa cosa per la Martello, infatti, grazie al copertone che sembra più flessibile, le difficoltà sono state minori.
Una volta installate entrambe, ho provato a girare ad una pressione anteriore di ben 1,6 bar e al posteriore di 1,7 bar. Per un utilizzo in Park avevo un po’ la sensazione di essere al limite ma il comportamento dei copertoni è stato interessante. La gomma posteriore sembrava quasi deformare la spalla con tutte le sollecitazioni che arrivavano dal terreno. In realtà è stato un falso allarme, perché è progettata in questo modo.
On The Trail
Non è solo una scritta quella sulla spalla della gomma, queste Vittoria sono proprio coperture pensate per l’Enduro Race. Sono progettate per una guida aggressiva, attiva, adatti alle competizioni corse ai massimi livelli.
Rispondono molto bene entrambe su quelle piste dove il terreno è compatto ma anche secco e polveroso. Vanno benissimo sui terreni rocciosi sia tecnici lenti (compresi tornanti ma anche contropendenze) sia veloci da spalancare il gas, infine non scherzano nelle condizioni di umido e fango.
In condizioni così estreme e al limite, consiglio di montare Mazza anche nel posteriore, non solo per terreni fangosi ma anche normalmente, per girare in Park e per giornate Enduro/Gravity: anche se il rider non troverà inizialmente scorrevolezza al retrotreno, questa arriverà con il passare del tempo, grazie alla naturale usura dei tasselli centrali, mentre quelli laterali più sporgenti continueranno a dare grip in curva.
Avendole provate in più occasioni su vari terreni, e in passato nella versione Trail su altre bici, oltre a quella che utilizzo durante la stagione agonistica, mi sono sempre trovato bene e a mio agio. Sono pneumatici adatti a tutto, dai giri pedalati della domenica alle giornate in Park, non dimentichiamoci però che l’anima è per le competizioni, quindi una cosa che aggiungo è quello di prenderle se si ha in programma di correre. Giusto per sfruttarle in quelle situazioni e ambienti per cui sono state pensate e in cui rendono davvero al meglio.
Ma come vanno veramente le nuove gomme Vittoria Enduro Race? Quali sono le sensazioni che si provano una volta che sono calzate sulle ruote delle nostre bici da gara?
Chi ha la necessaria sensibilità, riesce a percepire la precisione che trasmette questo copertone al rider, infatti mentre si guida si ha la possibilità di impostare la migliore linea possibile. Mi piace avere una gomma anteriore “direzionale”, con tasselli centrali suddivisi a coppie e laterali molto pronunciati, nella stile della popolare Maxxis Minion DHF per intenderci. Quella posteriore invece deve avere la giusta quantità e disposizione dei tacchetti per dare scorrevolezza ma senza perdere la tenuta in sul trail.
La Mazza rientra tra le mie gomme preferite, non solo per questi motivi. La sua efficacia è davvero sorprendente, con un design del battistrada particolare, che lavora bene sulle varie superfici del tracciato, continuando a regalare stabilità e così dando sempre il massimo controllo anche nei passaggi estremi. Può capitare di perdere aderenza, che però si riguadagna rapidamente senza particolare impegno.
Quando si parla di pneumatici per un utilizzo Enduro, è più facile descrivere come si comportano in discesa, quella parte del giro palesemente più divertente ma non c’è da dimenticare che prima di ogni discesa, c’è la salita.
Fortunatamente anche lì fa la sua parte, si ha sempre trazione, ovviamente abbassando la pressione va a copiare meglio il terreno, stessa sensazione se posizionata anche sul posteriore.
La Martello, anche se diverso come pneumatico, non manca di qualità. Il grip che offre non è da meno, con intagli sui tasselli molto diversi tra loro, per ridurre il più possibile le vibrazioni che si possono creare durante la discesa. Rimane una gomma molto prevedibile, non dà mai la sensazione che possa scappare o scivolare e quindi riduce di gran lunga la perdita di controllo durante il riding. Neppure in salita non perde di aderenza, persino sulle rocce bagnate.
In staccata entrambi i copertoni affondano molto bene i tasselli nel terreno permettendo così di recuperare facilmente e rapidamente il mezzo se impostato male.
Sono due gomme che insieme portano alte le prestazioni del proprio mezzo
Conclusioni
Prima di chiudere è necessario fare una precisazione sulla costruzione delle due gomme. Prese in mano entrambe, sembra che Martello non sia robusta come Mazza. Provando a fare un esempio, la costruzione della prima appare assimilabile a una Exo+ mentre quella della seconda a una DD di casa Maxxis. Sono comunque gomme robuste, ma non in realtà non si capisce il motivo di questa scelta, se voluta o meno.
Un qualcosa che però non ha influenzato le prestazioni perché comunque si sono comportate come mi aspettative, anche se ha stupito di più la Martello. La mescola che hanno utilizzato e molto simile se non anche migliore ad altre gomme di alto livello che si trovano sul mercato a prezzi più alti.
Se si volesse avere un mezzo ancora più aggressivo e competitivo in discesa con gomme alla pari, conviene mantenere Mazza su entrambe le ruote della mountain bike da Enduro.
Cosa ci piace
- Pneumatici perfetti per Enduro competitivo
- Prestazioni eccellenti su terreni impegnativi
- Trazione elevata che ispira fiducia
Cosa migliorare
- Costruzione più solida al posteriore
- Peso elevato per utilizzo non competitivo
[testo: Marco Rizzo | foto: Cristiano Guarco]