
Vi presentiamo una parte integrante del nostro test di lunga durata dedicato alla Canyon Neuron CF SLX 9.0 LTD, la nuova bici che si colloca ai vertici delle trail bike con ruote 29er e travel di 130 mm del brand tedesco. Leggerete la nostra presentazione più avanti, ora ci concentriamo sugli pneumatici Vittoria Agarro 29×2,35″ e sul kit di conversione tubeless Milkit. Partiamo dal secondo, il vero protagonista del video in Timelapse, accessibile in cima alla pagina, e della descrizione dettagliata di come è fatto e come va usato per la configurazione Tubeless delle gomme.
Milkit: il set completo

Abbiamo ricevuto un pacchetto completo, formato dal kit in formato compact, un flacone di liquido sigillante, e un cosiddetto “Tire Booster”, vediamo nel dettaglio cosa sono e a cosa servono.

Il cuore del pacchetto è ovviamente il set che comprende il Refill Kit, in altre parole la siringa con prolunga e indispensabile rubinetto, e soprattutto le due valvole con design proprietario, che promette di impedire il rilascio dell’aria quando si inserisce il lattice all’interno dello pneumatico tallonato. Quest’ultima operazione avviene tramite il Booster, un sistema che accumula l’aria al suo interno (fino a 11 bar) tramite il gonfiaggio con una classica pompa, per poi rilasciarla in una frazione di secondo dentro la gomma, facilitando così la perfetta aderenza dei fianchi sul cerchio.


A parte troviamo il flacone di liquido sigillante, con formula proprietaria, adatto per utilizzi Road, Gravel e MTB, quindi da pressioni contenute fino a quelle più elevate. Il flacone è da 250 ml, sufficiente per quattro pneumatici di sezione massima da 2,35″, chi vuole sentirsi più sicuro invece potrà utilizzarlo per una coppia di gomme (quindi passando da 60 ml a 80 ml circa, avanzando la dose per un’altra copertura). Il catalogo comprende il flacone monodose da 60 ml e quelli per più utilizzi (su più bici) da 500 e 1.000 ml.



Notiamo subito la struttura particolare delle valvole (Presta, ovviamente), in ogni caso con costruzione a due pezzi (terminale o ‘core’ smontabile). Cosa cambia? All’estremità interna troviamo una membrana che, a valvola chiusa, è sigillata. Quando si apre, lo stantuffo solidale con il terminale si muove verso l’interno aprendo la membrana e favorendo così il passaggio dell’aria per il gonfiaggio. Una volta smontato il terminale, l’apertura è possibile con la prolunga della siringa, in questo caso per inserire (o prelevare) il liquido sigillante all’interno, senza che esca l’aria all’esterno, e quindi facilitando l’operazione di configurazione Tubeless degli pneumatici (o controllo dello stato del sigillante). Chiudiamo con la rondella che blocca la valvola sul cerchio, con un pratico anello in gomma che lo spinge sull’ultimo, favorendo la perfetta tenuta dell’aria (meglio non esagerare con il serraggio, come sempre).


Un altro elemento particolare è il Booster, una borraccia in alluminio da 750 ml con un tappo particolare: una valvola in cima per la carica dell’aria sino a 11 bar (160 PSI) e un beccuccio per il suo rilascio immediato all’interno dello pneumatico. Così Milkit promette di facilitare l’altrimenti rognosa operazione di tallonamento dei fianchi della gomma sul cerchio, anche se non sempre questa operazione riesce con pieno successo. In ogni caso il Booster viene in aiuto a chi non possiede un compressore o comunque una moderna pompa con serbatoio separato adibito allo scopo. Svitando il tappo dedicato e montando quello tradizionale il Booster si trasforma in una normalissima borraccia, disponibile anche da 600 ml.

Le operazioni illustrate dai manuali in dotazione – Kit e Booster – sono chiare e dettagliate e semplificano la vita agli appassionati meno esperti in questa operazione. La siringa, con le sue due prolunghe di cui una dotata di rubinetto di sicurezza, è ben fatta, con un’indispensabile scala graduata fino a 60 ml. Bisogna solo avere l’accortezza di gonfiare lo pneumatico al massimo a 1,5 bar e di aprire con cautela e molto lentamente il rubinetto quando si vuole inserire (o controllare) il sigillante all’interno dello pneumatico, per evitare conseguenze sgradite come la fuoriuscita repentina dell’aria da questo e relativa doccia… cosa capitata al nostro primo tentativo, come si vede nel nostro video. Le istruzioni erano chiare, quindi, uomo avvisato…

Ma non finisce qui, infatti, possiamo usare la siringa anche per controllare lo stato e la quantità del lattice all’interno: con la valvola a “ore 6” (quindi in posizione bassa) si smonta il terminare della valvola, si inserisce la prolunga fino in fondo (ricordandosi della massima pressione a 1,5 bar) e si aspira fino ad estrarre tutto il liquido ancora attivo, per poi eventualmente ripristinare la giusta quantità (secondo la sezione della gomma e/o preferenze personali).

In ogni caso, come direbbe il saggio, tutto è bene quel che finisce bene! Dobbiamo fare un plauso a Milkit per l’idea e per la realizzazione: materiali di qualità e realizzazione ben curata, per un set compatibile con la stragrande dei cerchi (quattro diverse lunghezze per le valvole da 35 a 75 mm, noi abbiamo usato quelle da 45 mm) e degli utilizzi (Road, Gravel, MTB) grazie a un sigillante dalla formula di ultima generazione (senza ammoniaca e a lunga durata, con flacone monodose da 60 ml, oppure 250/500/1.000 ml). Ora continuiamo con il nostro test, passando alla valutazione della tenuta sulla lunga distanza di liquido sigillante e valvole.