
Jack Moir è uno dei discesisti più costanti e veloci nel circus della downhill mondiale, nel 2017 ha conquistato il 2° posto alla Coppa del Mondo di Fort William, abbonandosi alla top ten – quasi – nei restanti round, tranne che in quello di Andorra. Quando ha tempo ed è abbastanza vicino a un round delle Enduro World Series, si getta anche lui nella lotta, confermandosi tra i più veloci anche in questa disciplina.

In sella alla sia bici da DH, l’alto australiano sembra che non stia affatto forzando, quasi come fosse in sella per un semplice giro di riscaldamento. Guardando con maggiore attenzione lo stile di Jack, si può notare un’influenza dal mondo del surf, infatti il rider del team Intense Factory Racing ha cavalcato le onde su una tavola da giovanissimo. Non per niente il suo soprannome è Shark Attack Jack, nato da una sua disavventura di 10 anni fa, quando uno squalo lo morsicò a una gamba. Servirono ben 500 punti di sutura, ma questo non gli impedì di tornare in acqua sulla sua tavola!
La forza di volontà è un suo tratto distintivo, recuperando da un grave infortunio in bici durante la stagione 2015, sino a conquistare la top 10 nella Coppa del Mondo DH nel 2016 e la vittoria nel prestigioso Crankworx DH.

Moir ha vinto il round di apertura della serie Crankworx DH a Rotorua, in Nuova Zelanda, e sembrava pronto per la riconferma. Quella vittoria, insieme a un 8° posto al Crankworx Les Gets e un 3° all’evento di Innsbruck gli ha consentito di mantenere la testa della classifica sino al round ginale di Whistler. A volte però la vittoria viene a mancare, non sempre le cose vanno come si spera… questo è il mondo delle corse…
Ma Jack è decisamente pragmatico, ai suoi occhi, quando stai bene e sei in forma, devi approfittarne, che sia in gara o in allenamento non è importante. E soprattutto ricordare perché hai iniziato a fare tutto questo.
Video: Mind Spark Cinema
Foto: Adrian Marcoux e Sven Martin
Testo: Joe Parkin
Info: sram.com