Quella di ieri 29 ottobre 2020 senza dubbio è stata una delle mareggiate più grosse e perfette che abbiano mai raggiunto la costa portoghese e non solo. Tutto si è formato grazie al ciclone atlantico ex-EPSILON, estesa area di bassa pressione eccezionalmente profonda che lo scorso martedì 27 ha solcato l’oceano raggiungendo valori minimi estremi di ben 941 hPa (se vuoi saperne di più sulla situazione meteo prevista leggi il nostro articolo cliccando qui).
I venti tempestosi associati a questo ciclone hanno dato via a quella che in molti chiamano la mareggiata del secolo. Per ora quello che è certo è che onde di tale misura e qualità, nel mese di ottobre, a memoria d’uomo non si ricordano nell’area attorno a Nazarè.
Il big wave spot è stato preso d’assalto da big wave riders provenienti da tutto il mondo, ancora di più dal pubblico accorso per godersi le onde dallo splendido palcoscenico del promontorio del faro.
Il numero di spettatori è stato così alto da costringere la polizia a chiudere gli accessi ad un certo punto della giornata.
Tra i surfisti delle onde giganti presenti, l’unico rappresentante italiano è stato Alessandro Marcianò, il quale mercoledì 28 ha vissuto un esperienza incredibile salvando la vita all’amico João De Macedo. Durante l’intervento con la moto d’acqua Ale è stato travolto da un’onda laterale che lo ha balzato via facendogli perdere il mezzo (andato poi distrutto) e costringendolo a raggiungere la riva a nuoto. Il suo racconto è in questo video di poco fa pubblicato dalla iena Cizco:
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Ecco di seguito il video dell’incidente, uno dei momenti più spaventosi per Ale Marcianò durante il mega swell Epsilon del 28 ottobre 2020 a Praia do Norte (PT).
“Il video realizzato dalla mia compagna Catarina Fagota (mentre filmava non sapeva fossi io quello in mezzo ai guai) inizia con Antonio Silva mentre guida la moto nell’inside dopo avere cercato Joa Machedo tra le schiume. Subito dopo le immaggini vanno su di me nell’impact-zone a recuperare Joao Machedo e anche se la missione era quasi impossibile sono intervento con la mia moto per tentare un rescue in extremis. Il punto in cui si trovava Joao era periclossisimo e le onde erano fuori controllo.” – afferma Alessandro sui social, e continua: “Sono andato deciso e l’ho “agganciato” dandogli il tempo di salire sullo sled poi ho virato la punta del jet verso l’onda che stava già frangendo e solo grazie ai 260cv Yamaha siamo passati dentro la schiuma e volati di sotto… se non fosse per una ondata laterale sbucata fuori dal nulla ce l’avremmo fatta … dopo 5 ondate addosso sono finalmente arrivati i soccorsi ma ormai eravamo arrivati a riva sani e salvi. Quando sono uscito con le mie gambe ho realizzato di essere ancora tutto intero grazie alle urla del pubblico. L’adrenalina scorreva a fiumi nelle vene. Come unico italiano presente in questi gg di grandi onde ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto e incitato. iamo solo all’inizio della stagione invernale e voglio riuscire ad essere in forma per le prossime mareggiate.
Never give up.”
La giornata del big swell, giovedì 29 ottobre 2020, ha visto numerosi surfers protagonisti della lineup portoghese, ma le imprese migliori sono state quelle di nomi come Lucas Chianca, Kai Lenny, Justine Dupont, Maya Gabeira, Nic Von Rupp e Sebastian Steudner.
Mentre tutti i riflettori erano puntati su Nazarè nei giorni scorsi altri big wave spot europei hanno lavorato a dovere, visti i valori record del moto ondoso come documentato dall’immagine della Boa irlandese M6 qui sopra.
Tra le varie onde giganti sparse in giro per l’Europa quella di Mullaghmore è stata tra le più “on fire”.
Il surfista irlandese Conor Maguire ha valorizzato al massimo il big wave spot, surfando un’onda stimata di 60 piedi (18 metri) a Mullaghmore Head (County Sligo, Irlanda). Il video che segue ne è la prova:
Sotto, infine, altri video dell’ex-EPSILON swell a Nazarè.