Translagorai Classic Route: l’acronimo FKT, ovvero Fastest Known Time, è una sequenza di parole molto chiara agli sportivi e spesso rappresenta ben più di una medaglia fisica. Un traguardo che il mondo outdoor ti riconosce, marchiando indelebilmente la tua pelle con sentimento, stima e rispetto. Nadir Maguet, incredibile performer alpino poco più che trentenne, e non solo un trail runner, ha voluto sfidare il percorso della Translagorai, portandosi a casa il nuovo FKT.
L’impresa
Ciò che Nadir Maguet ha compiuto a metà ottobre segnando il nuovo record FKT sul percorso del Translagorai Classic è oramai nella storia. Un percorso tosto con uno sviluppo di oltre 80 chilometri, che lo sportivo valdostano del team La Sportiva ha conquistato, apponendo ancora una volta la propria firma tra i protagonisti assoluti del mondo delle skyrunning. Il cronometro del “Mago” si è fermato a 9h57’14’’, conquistando un ulteriore primato nella sua carriera sportiva di atleta poliedrico. L’impresa di Maguet ha così stabilito un nuovo limite fisico, un nuovo record di velocità lungo il Translagorai Classic, il percorso che attraversa interamente la catena del Lagorai, dal Passo Rolle alla Panarotta.
Chi è Nadir Maguet
Vadostano, classe 1993, per anni componente della squadra del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, Nadir è diventato recentemente aspirante Guida Alpina, grazie ad una passione che coltiva sin da bambino per il mondo outdoor. Ancora ragazzino protagonista nello sci di fondo, per poi passare e allo sci alpinismo e alla corsa in montagna, discipline che hanno già dato all’atleta di Torgnon enormi soddisfazioni. Oggi Nadir vive in diretta il periodo migliore della propria carriera, combinando la grande passione per l’alpinismo e quella per il trail running. disciplina che gli permette di porsi costantemente alla prova in ambienti estremi, vivendo la montagna in modo intenso e in connessione profonda con la natura.
La scelta del Translagorai Classic
Poco avvezzo verso scelte banali, Nadir ha deciso di approcciare la Translagorai Classic, in quanto unanimemente riconosciuto come uno dei percorsi più conosciuti del Trentino: con i suoi sentieri impervi e selvaggi. Un percorso che non è solamente performance, ma che, attraversando creste rocciose e valli isolate, offre un’esperienza di immersione totale in natura, in un contesto incontaminato. Un ambiente perfetto per il giovane valdostano, che ha regalato al mondo sportivo un altro grande record. L’impresa di Nadir vola ben oltre le creste del Lagorai, non solo un risultato cronometrico, ma testimonianza temporale di un’impresa sportiva superlativa. , testimone del fiducia e di un legame verso un territorio che non si presta a gare di corsa e competizioni sportive tradizionali a causa della sua conformazione rocciosa e dei suoi passaggi altamente tecnici.
Lagorai le radici di “LaSpo”
La Sportiva, che sostiene Nadir Maguet fin dagli albori della sua carriera, condivide con l’atleta la
passione e il rispetto profondo per la montagna ed è orgogliosa di supportare chi, come lui, si
impegna costantemente per superare i propri limiti, portando sul campo la propria esperienza e il
proprio know-how. Il contesto delle montagne del Lagorai non solo rappresenta le radici di La Sportiva, ma anche il terreno dove nascono e vengono messi alla prova ripetutamente gli attrezzi: qui ogni prodotto viene testato e perfezionato per garantire massima performance e attenzione ai dettagli, rispondendo alle esigenze degli atleti che sfidano quotidianamente questi terreni.
Le parole di Nadir Maguet
“Dal primo giorno che sono stato ad allenarmi nel Lagorai ne sono rimasto attratto. Un ambiente ancora selvaggio e severo che ricordandomi i sentieri dove sono cresciuto mi fa sentire come a casa. Un luogo che è nel cuore dei valligiani e che viene rispettato e amato.”
“Poi, sentiero dopo sentiero, lago dopo lago, cima dopo cima, sono venuto a conoscenza di questa linea stupenda e logica quanto dura e temuta: la TRANSLAGORAI.”
“Quasi 80km di sentieri che attraversano l’intera catena del Lagorai, dal Passo Rolle fino alla Panarotta con 5000D+, la maggior parte definirli tecnici sarebbe quasi diminutivo.”
“Per me, al di fuori del tempo finale del FKT, è stato più un mettermi in gioco su un tracciato tale e correre in montagna con la spensieratezza di un bambino. Si, perché quando mi viene chiesto perché ti piace correre, dentro di me penso a queste bellissime giornate passate lassù.”
“Sono entusiasta di aver portato a termine con un tempo così soddisfacente la prima parte di un progetto a me caro come Translagorai Classic. Sfiderò nuovamente il Transalgorai con gli sci ai piedi durante l’inverno. Mi sto preparando duramente e sono determinato a dare il massimo per stabilire un nuovo record. Ci vediamo presto!”.