Il marchio piemontese introduce TP4, la sua nuova eMTB a tutto tondo che inaugura una nuova era per Thok E-Bikes: interamente progettata, costruita e assemblata in Italia, a partire dal telaio in fibra di carbonio
Due sono gli allestimenti, R e LTD, per la nuova TP4 (Thok Project 4), che si colloca tra la Mig in alluminio, altra eMTB a 360°, e le due Enduro TK01 e Gram.
L’obiettivo di Thok TP4 è la massima versatilità, per una e-Trail Bike che ambisce a conquistare ogni terreno, spingendosi sino alle discese in stile Enduro. Il cuore pulsante è il motore Bosch Performance Line CX di quinta generazione, assistito da una batteria PowerTube di serie da 800 Wh.
Il marchio di Alba dà comunque la possibilità di utilizzare accumulatori da 600 o 400 Wh, grazie alla particolare slitta inserita all’interno del tubo obliquo dal design aperto, in base alle preferenze del ciclista: più autonomia per epici giri dai dislivelli importanti, altrimenti più agilità e giocosità nella guida. Si passa infatti dai 2 kg di PowerTube 400 ai 3,9 kg di PowerTube 800, passando per i 3 kg del taglio intermedio da 600 Wh.
In ogni caso è possibile sfruttare il range extender opzionale PowerMore di Bosch, che aggiunge 250 Wh in un pacchetto compatto – peso di 1,5 kg – da montare sul supporto porta borraccia, arrivando così a un massimo di 1.050 Wh.
Ma non solo, perché la geometria personalizzabile tramite Flip Chip permette di avere un mezzo dall’animo più o meno ludico, oltre ad aprire le porte a un setup Mullet per le ruote. TP4 è venduta di serie in configurazione pura 29er, con 160 mm di travel anteriore e 150 mm posteriore.
Thok TP4: prototipi stampati in 3D
La TP4 è stata la prima e-bike biammortizzata in fibra di carbonio per la quale, in fase di prototipazione, sia stata utilizzata la stampa 3D in metallo, una tecnologia di derivazione aerospaziale.
Questa innovativa soluzione tecnica ha permesso di accorciare le fasi di prototipazione, con la creazione di un primo esemplare in alluminio funzionale e pedalabile. Essere in grado di testare da subito geometrie, sospensioni e integrazione dei componenti ha consentito di trasformare un disegno su carta in prodotto finito in un solo anno e mezzo di lavoro, nonostante lo sviluppo di soluzioni tecniche molto diverse da quelle iniziali, in risposta alle ripetute sessioni di testing operate sul prototipo.
Design e maestria italiani
Il progetto esteriore, come per tutte le biciclette Thok, è firmato dalla D-Perf di Aldo Drudi, designer di fama internazionale che ha saputo lavorare le linee del telaio in carbonio esaltando le scelte tecniche con profili accattivanti, tipici del Made in Italy.
La TP4 non è un “prodotto di massa”: queste eMTB sono costruite una ad una da mani specializzate e attente, che producono ogni mese un numero di esemplari limitato.
Fibra di carbonio ad alto modulo
Per la creazione dei telai vengono utilizzate diverse fibre di carbonio, tra cui quelle ad alto modulo T1000, utilizzate soprattutto per rinforzare le parti del telaio maggiormente sottoposte a sollecitazioni (carro, nodo sterzo e del movimento centrale) perché caratterizzate da fibre con resistenza alla rottura molto alta.
La lavorazione gode di una tecnica di stampaggio in autoclave, il sistema più evoluto per materiali compositi avanzati, assicurando i massimi risultati in fatto di resistenza e prestazioni.
Geometria personalizzabile
Thok TP4 è una eMTB versatile, con una geometria bilanciata a cavallo tra All-Mountain ed Enduro.
Il Flip Chip integrato sull’attacco dell’ammo sul triangolo anteriore consente di variare angolo sterzo, angolo sella, e altezza del movimento centrale, adattando così la geometria della bici alle esigenze del biker.
Nella posizione High, abbiamo rispettivamente 79 e 64,5° per piantone sella e sterzo, rendendo TP4 un’ottima arrampicatrice: il ciclista è nelle condizioni migliori per spingere sui pedali, ottenendo la massima trazione e un avantreno ben piantato a terra. Il mezzo è comunque pronto per un impiego davvero a 360 gradi.
In posizione Low, sterzo e sella si aprono di mezzo grado, con un carattere più enduristico, votato essenzialmente al divertimento in discesa.
Queste le quote geometriche principali: angolo sterzo di 64,5/64° (H/L), angolo sella di 79/78,5°, carro lungo 459 mm, BB Drop di 19/28 mm, reach da 447 a 497 mm, stack da 598,8 a 627,4 mm, interasse de 1.236,6/1.238,9 a 1.297/1.299,3 mm (da S a XL).
Dettagli curati
Tra i particolari degni di nota troviamo l’ormai immancabile supporto UDH per il cambio posteriore. La pinza freno è montata direttamente sul telaio, senza la necessità di utilizzare adattatori per il rotore da 200 mm.
La sospensione TPS-2 da 150 mm di travel assicura un’escursione progressiva, bilanciando assorbimento degli urti in discesa e trazione in pedalata.
Per finire, nella serie sterzo è integrato un sistema che impedisce la rotazione extra del manubrio, evitando di strappare i cavi o danneggiare il telaio in carbonio.
– Leggi anche: Bosch Performance Lin CX Gen 5, come è fatto e come va
Bosch CX Gen 5 con batteria modulabile
Come anticipato, Thok TP4 è spinta dal pacchetto Bosch Performance Line CX di quinta generazione: 250 W di potenza nominale, 85 Nm di coppia massima, potenza di picco di 600 W, assistenza alla pedalata fino al 340%, sensore inerziale di ultima generazione.
La drive unit è controllata dal comando senza fili Mini Remote, con centralina System Controller integrata sul top tube e display a colori Purion 200 sul manubrio.
Il tubo obliquo accoglie la batteria integrata e rimovibile da 800 Wh, con la possibilità di utilizzare accumulatori più “piccoli” da 600 e 400 Wh, grazie alla particolare slitta studiata per rinforzare la struttura oltre a mantenere il baricentro basso. Le batterie infatti si collocano nella parte inferiore del telaio.
Il range extender PowerMore di Bosch, con 250 Wh di capacità, assicura ben sei diverse combinazioni di capacità, da 400 a 1.050 Wh.
Due allestimenti
La nuova eMTB Thok viene venduta nei due allestimenti TP4-R e TP4 LTD.
Thok TP4-R sfrutta sospensioni Fox (forcella Float 36 Performance da 160 mm e ammo Float X), freni Magura MT5, trasmissione Shimano XT 12v, e ruote DT Swiss H 1900 in alluminio. La colorazione è Cloud Dust Grey. Il peso dichiarato è di 24,3 kg in taglia M (23,2 kg con batteria da 600 Wh).
Thok TP4 LTD, edizione limitata da soli 30 esemplari, monta sospensioni Ohlins (forcella RXF 36 m.2 Air TTX18 e ammo TTX 2 Air custom tuned), piega manubrio Renthal Fatbar in fibra di carbonio, freni magura MT7, trasmissione SRAM GX Eagle T-Type (cambio alimentato dalla batteria della bici), ruote DT Swiss HXC 1501 in fibra di carbonio, sella Fizik Alpaca Terra X5 con alloggio per multitool (incluso) e bombolette CO2 (escluse), pedali Crankbrothers Stamp 7. La colorazione è Iridescent Snow con inserti gialli. Il peso dichiarato è di 24,1 kg in taglia M (23 kg con batteria da 600 Wh).
Entrambe condividono le ruote 29er di serie (compatibilità Mullet grazie al Flip Chip), e montano pneumatici Schwalbe Albert Gravity Pro di ultima generazione, con carcassa radiale e mescole morbide per il massimo grip (Ultra Soft anteriore e Soft posteriore). Quattro sono le taglie, da S a XL.
La bicicletta è omologata per il trasporto di ciclisti sino a 120 kg di peso. I rispettivi pressi sono di 6.990 e 9.990 € per TP4-R e TP4 LTD. La bici è acquistabile sia su www.thokbikes.com (con spedizione gratuita) sia presso la rete dei Thok Points.
Inclusa nel prezzo della bici è la TP4 box, che contiene pompa per le sospensioni, multitool, forcellino UDH, chiave dinamometrica, borraccia e portaborraccia e una serie di gadget brandizzati.
Thok TP4-R: il test in breve
Abbiamo avuto l’occasione di provare la nuova eMTB Thok nell’allestimento TP4-R di ingresso sul mercato, in occasione della nostra visita presso la sede di Alba. Un’opportunità preziosa anche e soprattutto per chiacchierare con Stefano Migliorini, fondatore e amministratore delegato di Thok E-Bikes, a proposito dello sviluppo della quarta generazione delle bici piemontesi.
La prova si è svolta nei dintorni di Torino, a monte di Almese, su una rete di sentieri ben curata, che ci ha permesso di valutare la eMTB sia in salita sia in discesa, con terreno e pendenze molto varie (qui la traccia GPS).
La taglia L è apparsa compatta al primo sguardo, rivelandosi poi ben bilanciata per quote e angoli. La messa in sella è stata veloce, con pochi aggiustamenti per gli appoggi e una configurazione relativamente conservativa per sospensioni e pneumatici: sag intorno al 30% per le prime, e pressioni di 1,7/1,9 bar per i secondi.
Già nella prima risalita, in prevalenza su sentiero ripido e guidato, dal fondo di morbido sottobosco appena lavorato, viene fuori l’ottimo bilanciamento dei pesi. La bici si guida d’istinto, riuscendo a bilanciare in modo naturale il peso tra anteriore e posteriore in base a necessità, ricercando direzionalità dell’avantreno e/o trazione al retrotreno.
Nei brevi tratti di pedalata su strada forestale, con fondo tra terra e pietra, si apprezzano la seduta comoda e l’appoggio anteriore rilassato. In queste situazioni si percepisce un avantreno relativamente basso.
Una sensazione che ritorna alla prima discesa, mettendo in evidenza l’approccio di Thok votato alle performance: guida ribassata e d’attacco. Si tratta di una decina di millimetri, quanto basta però per distinguere TP4 da molte altre eMTB della stessa categoria, dalla quota di stack più alta.
Qui il biker è quasi un tutt’uno con il mezzo, merito anche e soprattutto del dimensionamento delle taglie ben congegnato. Non ci si sente mai sbilanciati, né in avanti né indietro, nel caso di improvvisi cambi di pendenza e/o terreno. Un aspetto molto positivo, e fondamentale per trovare la massima confidenza alla guida.
Una guida che ci è apparsa redditizia, pur avendo provato TP4-R solo in configurazione High per la geometria. La varietà dei sentieri affrontati – cinque discese in totale (Manolo, BBLBB, Hollyday Inn, Miosa), un trail ripetuto due volte (BBLBB), una bella salita per eMTB (Risalita Miosa) – è stata molto utile per farci già un’idea precisa dell’ultima creatura Thok E-Bikes.
Il motore Bosch CX Gen 5 ha confermato le sue qualità di pacchetto super versatile e capace, ancora più reattivo e silenzioso. Anche l’autonomia promessa è eccellente: pedalando in prevalenza con Tour+ ed eMTB, abbiamo percorso 23,4 km e 1.100 m di dislivello, pedalando soprattutto su sentiero tecnico, consumando il 44% di batteria, con una stima di 2.500 m per utilizzi intensi (biker di 80 kg in assetto da bici).
Thok TP4: per chi è
La quarta generazione di eMTB Thok raggiunge l’eccellenza per chi cerca la massima versatilità. Il merito è condiviso tra il telaio Made in Italy in carbonio e il pacchetto Bosch Performance Line CX di quinta generazione.
L’esperienza maturata dai designer piemontesi è stata messa sapientemente a frutto in un progetto bello da vedere ma anche da pedalare e guidare. Per chi vuole la massima polivalenza, contenendo leggermente il peso e aumentando di conseguenza la maneggevolezza, forse la configurazione con batteria da 600 Wh è quella più congeniale. Complice anche la superiore efficienza del motore e delle celle di ultima generazione su cui sono basati gli accumulatori PowerTube di Bosch.
In configurazione di serie, con batteria da 800 Wh, invece TP4-R diventa la compagna ideale per chi ama le pedalate e le avventure “elettrificate” senza limiti.
Dulcis in fundo, un rapporto qualità/prezzo interessante, in un’epoca in cui i listini sono (purtroppo) esplosi.
[foto: Thok E-Bikes e Cristiano Guarco]