
La nuova piattaforma da all-mountain/enduro con telaio in fibra di carbonio si è fatta attendere a lungo, ma finalmente uno dei progetti più affascinanti e promettenti è giunto sul mercato. Disponibile nella doppia declinazione EN e AM – rispettivamente 165 e 150 mm di travel al posteriore – la Rose Pikes Peak non solo propone un telaio moderno impreziosito dalla tecnologia ProGeo, ma anche e soprattutto un prezzo accattivante, rientrando nella regola per cui i prodotti d’eccellenza non devono per forza essere costosi.

Con un prezzo al pubblico di 3.484,69 € la nostra Pikes Peak EN 1 in prova si propone come un vero affare considerate le performance, le specifiche e in generale i contenuti tecnologici. Ciò che colpisce sin dal primo istante è il seducente telaio in carbonio. Il cuore è rappresentato dal sistema proprietario ProGeo, in sostanza un supporto inferiore dell’ammortizzatore che può essere fissato in quattro differenti posizioni, variando sia la geometria sia la cinematica della sospensione (quattro combinazioni tra geometria steep/slack e progressione della sospensione high/mid/low), richiedendo solo pochi secondi – dopo una rapida curva d’apprendimento – e una chiave a brugola da 6 mm.

La facile procedura porta a effettive ricadute sul campo, mostrando pure un design solido, dall’ingombro e dal peso ridotti all’osso. Ci sono altri dettagli degni d’attenzione, come il passaggio interno dei cavi con guide che facilitano sia l’inserimento sia l’instradamento, eliminando anche i rumori indesiderati. Al posteriore spicca l’asse oversize del fulcro principale della sospensione posteriore (quadrilatero di tipo rocker arm, con ammortizzatore verticale e giunto sui foderi bassi) a tutto vantaggio della rigidità e della resistenza agli usi e abusi della disciplina (Rose utilizza cuscinetti Enduro di alta qualità).

A livello estetico il risultato è riuscito, comunicando prestazioni all’insegna dell’understatement. Manca totalmente il marchio sul telaio, con il solo logo sul tubo sterzo, e il nome della bici applicato sull’obliquo sul lato destro. Le linee eleganti e sinuose, impreziosite dai profili interni a contrasto – verde riflettente su nero opaco – delle tubazioni comunicano un’idea di velocità e spirito competitivo, lasciando la dimostrazione del carattere duro e puro sul campo.


La base della Rose Pikes Peak EN è il telaio in carbonio, con link in alluminio, dal peso di 2,4 kg in taglia M (garanzia di 5 anni), disponibile in tre allestimenti identificati dai numeri progressivi 1, 2 e 3 (da entry level a top di gamma) con prezzi che variano da 3.484,69 a 4.419,98 € passando per 3.946,03 euro. In ogni caso Rose Bikes consente di applicare alcune modifiche su molti componenti all’atto dell’ordine online sul proprio configuratore.


Campo di utilizzo
Una bici per molti enduristi ma non per tutti. Nonostante il sistema Progeo, dalla grandissima efficacia sul campo, la geometria moderna e aggressiva richiede una guida attiva per godere delle grandi possibilità di questa Pikes Peak EN 1. La nuova piattaforma all-mountain/enduro di Rose Bikes è nata benissimo e saprà soddisfare appieno gli appassionati più tecnologici e attenti alla reale ed effettiva personalizzazione delle performance.

Potete leggere il test completo sul numero di Aprile 2018 di 4Bicycle, disponibile anche nella nostra edicola digitale.
Abbigliamento Maglia e shorts Craft; guanti Leatt
Casco/occhiali Bell Super DH/Ethen ZeroCinque
Scarpe Shimano AM9
Info: Rose Bikes
[testo: Cristiano Guarco | foto: Cristiano Guarco, Luca Ghigliani, Federica Raimondi]