L’obiettivo era testare il nuovo piumino Arc’Teryx Cerium SV Hoody Men’s, una giacca molto tecnica e performante per l’alpinismo invernale. La testa inizia a lavorare: con chi, dove, quando? Poi il progetto prende forma.
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La risorsa tempo è sempre più preziosa e riuscire ad incastrare passioni e lavoro è sempre più difficile. Vie alpinistiche negli anni ne ho portate a termine ma quest’attività è sempre stata subordinata a dover fare parecchi chilometri, passare almeno una notte in rifugio e talvolta prendere un impianto di risalita.
Certo, Milano non è certo un villaggio alpino, ma possibile che a due passi dalla città non si possa realizzare un piccolo progetto alpinistico?

Instagram suggerisce la location
Poi un giorno swippando Instagram mi capita un post di Paolo Marazzi: amico, Guida Alpina e Ragno di Lecco. Nelle foto sta portando dei clienti su una via sopra i Piani di Bobbio e, accidenti sembra davvero figo.
Passa un inverno ma non trovo l’occasione per contattarlo, poi inaspettatamente arriva la possibilità di testare una giacca Arc’Teryx, la nuova Cerium SV Hoody, il pumino top di gamma del brand canadese.

I pianeti si allineano, la giacca arriva, nel lecchese ha nevicato, Paolo Marazzi è libero e inoltre è un atleta sponsorizzato Arc’Teryx. Un paio di telefonate per accordarci e si parte.

E’ una fredda mattina invernale, di quelle che ti ritrovi con l’auto completamente ghiacciata, ma vedendo arrivare Paolo in bicicletta sotto casa mia, con la frontale accesa, già mi si scalda l’anima.
Guarda il Video
Ciak, azione
Arriviamo Barzio che non ha albeggiato da molto ma il parcheggio, nonostante siamo nel mezzo della settimana, è già piuttosto pieno. In funivia rifiniamo il setup degli zaini e appena arrivati cominciamo a camminare cercando di non intralciare gli sciatori sulle piste.

Ero già stato tre volte ai Piani di Bobbio, una d’estate e due d’inverno ma mai per sciare, e ogni volta mi stupisce. In poco più di un’ora da Milano arrivi su un altro pianeta, è montagna vera, con pareti suggestive che ricordano assolutamente le dolomiti e c’è questo anfiteatro di cime formato dal Barbesino 2.152 m, lo Zucco Campelli 2.159 m, lo Zucco Pesciola 2.094 m e altri satelliti, che formano una irresistibile corona attorno all’ombroso Vallone dei Camosci.

Ci dirigiamo in quella direzione, incontrando solo un’alpinista donna, che riconosciuto Paolo si premura di tenerla d’occhio, dato che è sola. Il terreno si fa più ripido e tenendoci sulla destra della valle facciamo sosta al bivio (segnalato) dove partono il Canale dei Camosci a sinistra (da cui saliremo) e quello della Madonnina a destra.
Indossiamo gli imbraghi, il casco, i ramponi e brandiamo le piccozze. Paolo mi farà sicura in conserva, io cercherò di non rallentare troppo il passo. Fortunatamente il canale è già tracciato, la neve è abbastanza compatta e con una fatica accettabile seguo la mia Guida lungo il sinuoso budello.
Facciamo sosta un paio di volte, e Paolo mi dà qualche suggerimento mentre ammiro il vallone sottostante sempre più lontano. Mi racconta che d’estate qui ci sono un sacco di vie d’arrampicata di vario grado, oltre ad una ferrata, e immaginando come possa essere mi sale subito la voglia di tornarci anche in quella stagione.

Dall’oscurità alla luce
Facciamo gli ultimi metri nel canale poi assisto allo spettacolo dei raggi del sole che ci inondano di luce dalla cresta. Che spettacolo, arrivare su una cima è sempre una gioia per il cuore e la fatica viene subito ripagata.
C’è un po’ di vento, chiudo la cerniera sul collo e alzo il cappuccio sopra il casco, poi il mio sguardo spazia sulle altre cime circostanti, sui piccoli sciatori 500 m sotto di noi, sulla Valsassina e fino a Milano. La cresta verso la Madonnina non è troppo affilata ma costringe comunque a fare attenzione a dove si mettono i piedi, qualche insidia potrebbe celarsi sotto il manto nevoso.
Dove il percorso comincia a scendere troviamo le catene della ferrata, Paolo mi fa sicura da sopra, aiutandosi con delle roccette e io comincio a calarmi per poi attendere il suo arrivo. Alla cima della Madonnina incontriamo e salutiamo un altro alpinista, che sta percorrendo la via in senso inverso.
Noi svoltiamo verso destra imboccando il canale della Madonnina e scendiamo nell’ombra fino al bivio da dove eravamo partiti. Dopo 3 ore dalla partenza siamo di ritorno ai Piani di Bobbio e dato l’orario ci concediamo un piatto al Rifugio Lecco.
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Il percorso alpinistico è stato tracciato con Wikiloc: ripercorrilo

We did it with – Arc’Teryx
Ho affrontato questa via alpinistica con la nuova giacca Arc’Teryx Cerium SV Hoody Men’s, il piumino più caldo e tecnico della gamma Arc’Teryx.
Questo modello non era mai stato in collezione e rappresenta il culmine della ricerca e innovazione in questo ambito.

La costruzione
Generalmente un buon piumino versatile dichiara 600 cuin di fill power e un 800 cuin è un ottimo piumino da alpinismo. Qui però sono andati oltre, siamo addirittura a 1000 cuin, un’imbottitura in piuma d’oca RDS (certificata da un organismo indipendente), con minimo il 90% di piume. Questo significa un rapporto peso/volume/calore straordinari, abbinati ad una grande leggerezza.
Le piume sono iniettate in una struttura tubolare in tessuto Pertex Diamond Fuse 20 denari, in Nylon 100% riciclato con trama Mini-Ripstop e filati in diamante. Il risultato finale è di un prodotto robusto (come una giacca da alpinismo su misto deve essere) ma al tempo stesso leggerissimo e comprimibile.
In alcuni punti strategici, maggiormente soggetti ad assorbimento di umidità come polsi, bordo inferiore del busto, sottomanica e spalle, l’imbottitura in piuma lascia il posto a quella in Coreloft™ Silver Pure Technology da 80 e 140 g m2 100% poliestere, un’ottima soluzione per non impregnare inutilmente le piume d’acqua e far calare comfort e performance.

Fit
Il fit si presta ad attività dinamiche come l’arrampicata, ha una vestibilità comoda, abbinata a maniche presagomate e un cappuccio ergonomico, compatibile con l’uso del casco da alpinismo.

Attenzione ai dettagli
I dettagli sono di fondamentale importanza quando ci si trova in un ambiente come quello dell’alta montagna. Cerium SV Hoody è dotata di ampie tasche scalda mani posizionate per non interferire con imbrago e zaino. Una tasca interna a cestello (con bordo elastico) e una seconda tasca interna con cerniera, per smartphone o documenti. Il cappuccio ha un design ergonomico eccezionale, perché pur privo di regolazioni (ma solo di un sottile bordo elastico) si adatta perfettamente all’uso del casco da alpinismo e non limita la visione periferica. A questo si abbina un collo alto, che ripara dal freddo, ma dell’ampiezza giusta per non bloccare il mento o intralciare i movimenti del capo.

La cerniera frontale è a doppio cursore, consentendo quindi di accedere agli indumenti sottostanti senza dover aprire tutta la giacca. I polsi, con bordo in Coreloft™ Silver Pure hanno una sottile finitura elastica per non disperdere il calore delle maniche.
Il fondo della giacca, anch’esso rifinito con imbottitura sintetica, ha un sistema di regolazione con cordino elastico.

SCHEDA TECNICA
Caratteristiche tecniche
- Tessuto esterno resistente all’umidità
- Traspirante
- Ottimo rapporto calore/peso
- Leggero
- Comprimibile e ripiegabile
- Durevole
- Resistente al vento
Costruzione
- Tessuto esterno antistrappo 20D di derivazione biologica che offre comfort traspirante ed elasticità, riducendo l’uso di petrolio
- Piumino d’oca grigio 1000 di alta qualità ultra-soffice che offre un calore eccezionale per il suo peso
- Down Composite Mapping™ posiziona strategicamente l’isolamento sintetico Coreloft™ Silver in poliestere riciclato al 100% nelle aree soggette a umidità
- Esterno antivento e antipiuma in mini-ripstop Pertex® Diamond Fuse 20D realizzato in nylon riciclato al 100% e utilizza un’esclusiva struttura a filamenti di diamante per una maggiore durata
Design e Fit
- Fit regular per libertà di movimento
- Lunghezza centrale al centro schiena: taglia M 79cm – variabile x taglia
Ulteriori dettagli
- Il cordino regolabile sull’orlo isola dalle correnti d’aria
- Vestibilità regolare per libertà di movimento
- Lunghezza centrale posteriore del capo: la taglia M è 31″/79 cm – varia in base alla taglia
- StormHood™ isolato e compatibile con il casco
- Include sacco portaoggetti per un trasporto compatto
- Modello articolato per una mobilità senza restrizioni
- Tasca interna sul petto
- Due tasche per le mani con cerniera
- Due tasche interne portaoggetti
- Cerniera frontale bidirezionale completamente separabile
Sostenibilità
- Contiene materiali che soddisfano i criteri bluesign®
- RDS (Responsible Down Standard) – Il 100% del piumino Arc’Teryx è certificato RDS da IDFL (n. TE-99950273)
- Piuma – Questo prodotto contiene piuma non superiore a quella consentita dalla legge
- Numero di permesso di sterilizzazione – PER. NO. PA-8811 (CA)
– Tessuto esterno: Pertex® Diamond Fuse 20d ripstop, downproof, FC0 DWR, 38gsm – 100% Nylon
– Imbottitura in piuma: 1000 fill grey goose down, min 90/10, RDS – 100% Grey Goose Down (minimo 90% down)
– Imbottitura sintetica: Coreloft™ Silver Insulation con PURE Technology, 80gsm – 100% Polyester / Coreloft™ Silver Insulation with PURE Technology, 140gsm – 100% Polyester
- Taglie: da XS a XXL (uomo) / da XXS a XXL (donna)
- Peso: 436 g (uomo), 374 g (donna)
- Vestibilità: regular (comoda)