Stefano La Rosa è pronto per la sua prima 42,195 chilometri. Domenica primo marzo l’azzurro dei Carabinieri sarà al via infatti della XII Treviso Marathon, la veloce maratona della marca trevigiana con partenza da Conegliano. Nella scorsa stagione il 29enne grossetano – in tutto 29 presenze in Nazionale e otto titoli Italiani – è stato ottavo nei 10.000 metri dei Campionati Europei di Zurigo, posizione ribadita anche nella rassegna continentale di cross di Samokov dove, da migliore degli azzurri, ha trascinato la squadra italiana alla medaglia di bronzo. Ora, dopo una carriera in pista costellata da solide prove su strada e nei cross, La Rosa affronterà per la prima volta la maratona. “Sarà un test interessante – racconta l’allievo di Claudio Pannozzo – in vista della stagione estiva che mi rivedrà in pista, sui 10.000 metri. È un programma condiviso mesi fa con la direzione tecnica federale, un momento di passaggio che mi permetterà di tornare sul tartan rafforzato”.
La Rosa ha un PB di 1h02:15 nei 21,097 chilometri, corso nel 2012 alla RomaOstia (in calendario proprio domenica primo marzo), ma ha un passato da buon interprete del mezzofondo veloce, tanto da risultare nella top ten italiana dei 3.000 metri grazie al 7:45.78 corso a Milano nel 2010 (mentre è di 3:40.32 il PB nei 1500). Continua: “La scelta di Treviso è stata eccellente anche per esigenze di calendario. Comunque vada, in primavera, dopo un periodo in altura, tornerò ai 10.000 metri, la distanza su cui vorrei cimentarmi ai Mondiali di Pechino”. Sui 10km in pista l’azzurro vanta un primato personale di 28:13.62 ottenuto nel Palo Alto Payton Jordan (Stati Uniti) nel 2012, in quella che a livello cronometrico è stata la sua stagione migliore, che l’ha visto arrivare anche a 13:23.58 nei 5.000 (a Walnut). Lo scorso anno, sempre a Palo Alto, ha saputo però confermarsi vicino al PB, 28:19.36. “Arrivo da quella che è stata a tutti gli effetti una buona stagione, conclusa nel migliore dei modi con la medaglia di bronzo a squadre a Samokov. L’ottavo posto in Bulgaria mi ha sorpreso per la facilità con cui è arrivato, e mi conferma che la preparazione per la maratona può aiutarmi a migliorare nelle distanze più corte. Finora è proseguita al meglio: ho ovviamente aumentato i volumi di lavoro, e devo dire che non mi è pesato per niente, anzi. E’ stato un inverno divertente. Credo di essermi preparato a dovere e sono fiducioso, pur sapendo che la prima volta in maratona porta con sé tante incognite”.
Un mese fa, il primo febbraio, intanto ha dato una bella prova di efficienza nella mezza maratona delle Due Perle, a Santa Margherita Ligure: sull’impegnativo percorso sul litorale genovese ha vinto in 1h03:26, crono significativo anche per il margine sul secondo classificato, un atleta di prima fascia come Ruggero Pertile (nell’occasione arrivato in 1h06:53). “Ruggero sarà al via anche a Treviso per un test su una distanza che potrebbe andare dai 20 ai 25 chilometri. Solo averlo in gara per me è una grande sicurezza, un punto fermo: è un maratoneta di grandissima esperienza, sempre affidabile, e da lui ho solo da imparare. Fortunatamente abbiamo un ottimo rapporto, perché spesso ci siamo allenati insieme, anche nei periodi di lavoro all’estero”. Pertile, a Zurigo settimo in maratona, è appena rientrato da uno stage in altura in Kenya e tornerà alla distanza olimpica in primavera. Prosegue il toscano: “A Treviso ho in mente un passaggio alla mezza maratona nell’ordine di 1h06. Spero che keniani e ugandesi siano con me su questi ritmi, il più possibile. Cosa mi preoccupa? Il vento, spero che non ce ne sia troppo… il freddo non mi spaventa, ma pioggia e folate potrebbero creare qualche problema. E poi tutti mi dicono al 30°, 32° chilometro arriva sempre una crisi… spero di non vivere l’avvicinarsi di quel momento con troppa ansia!”.
A Treviso troverà alla partenza il vincitore (in 2h16:32) dell’ultima edizione, l’ugandese Simon Rugut Kipngetich. Il 29enne africano ha un personale di 2h14:07 sulla distanza, ottenuto nel 2009 a Leiden, ma sarà da tenere d’occhio anche il keniano Paul Tiongik, venticinquenne che nella mezza maratona vanta 1h03:00, e il ruandese Jean Baptiste Simukeka (1h02:4).
Comunicato stampa