Specialized Stumpjumper: come è fatta
Sono passati poco più di tre anni dall’introduzione del modello precedente, quello nuovo punta a portare ancora più avanti la popolarità della Stumpjumper come trail bike dura e pura, la bici totale che non si fa mancare nulla, sotto ogni punto di vista. Sono stati adottati accorgimenti tecnologici innovativi sul telaio, per design e materiali, aggiornando la geometria e così aumentando le capacità discesistiche – sia per prestazioni sia per divertimento – della bici. Accanto alla versione a corsa ridotta ST e a quella più enduristica Evo – la prima già presentata la seconda attesa a breve – ecco la nostra 29er con 140 mm di travel posteriore, pneumatici da 2,6” e forcella da 150 mm. Sparisce la denominazione 6Fattie, con ogni bici che nasce 29” e mantiene la compatibilità con le ruote da 27,5” su cui è possibile montare pneumatici sino a tre pollici di sezione (2,8” per la 29er se proprio volete osare).
Il cuore del telaio è il triangolo anteriore – in carbonio FACT 11m come il carro posteriore – con design Sidearm: ispirata alla Demo da discesa, la struttura asimmetrica non nasce solo per donare un look originale ma anche e soprattutto per migliorare la rigidità e rinforzare il link che collega i due elementi principali del frameset. In sostanza l’ammortizzatore è spostato lateralmente a sinistra, occultato sul lato destro. Specialized dichiara che il risparmio di peso si aggira intorno a 150-250 g secondo la taglia, ma al tempo stesso è cresciuta la rigidità complessiva, senza strafare per avere il miglior bilanciamento tra resistenza alle sollecitazioni e qualità del riding.
Tanti sono gli accorgimenti adottati, come i perni più ampi e il ponticello sui foderi alti, ad esempio. Non manca un piantone sella più corto per ogni taglia – soprattutto per L e XL – e con diametro esterno da 34,9 mm, che può ospitare telescopici con abbassamento superiore senza limitazioni sull’altezza – minima e massima – della sella (di serie Command Post IRcc da 160 mm sulla nostra taglia L). Troviamo anche dettagli che lasciano intendere una maggiore semplicità nella manutenzione e nel montaggio della bici: movimento centrale filettato BSA, ammortizzatore standard con misura metrica, mozzi Boost, serie sterzo integrata, passaggio interno dei cavi con guide in nylon, compartimento SWAT sul tubo obliquo più ampio e con coperchio – su cui è fissato il portaborraccia – più sottile, batticatena sagomato proprietario che riduce il rumore della trasmissione, protezione sotto il downtube.
Anche la sospensione FSR da 140 mm è stata rivista: più sensibile all’inizio, con maggiore supporto nella fase centrale, e grande resistenza ai finecorsa. L’ammo Rock Shox Deluxe RT3 ha messa a punto Rx Trail Tune, con token inseriti nella camera d’aria e pacco di lamelle custom per la compressione, al fine di arrivare alla corretta curva d’affondamento.
Chiudiamo con la geometria che si può riassumere così: sterzo più aperto da 66,5°, piantone sella più corto (455 m per L), orizzontale più lungo (630 mm con reach di 445 mm, sempre per la L) accoppiato a stem accorciati (50 mm sulla taglia L). L’approccio è moderno ma non troppo per una bici da guidare con piacere anche da chi non è un biker eccezionalmente allenato e tecnico. Importante il fatto che Specialized abbia puntato a un insieme efficace più che a numeri eclatanti, che sicuramente arriveranno sulla Evo, dall’approccio più discesistico. In ogni caso il Flip Chip su cui è ancorato l’ammortizzatore al supporto che lo collega al link, permette di variare l’altezza del movimento centrale di 6 mm e lo sterzo di mezzo grado, facendo contenti chi ama variare l’anima del mezzo secondo i percorsi affrontati.
Sono stati adottati accorgimenti tecnologici innovativi sul telaio, per design e materiali, aggiornando la geometria e così aumentando le capacità discesistiche
In salita
Ritroviamo tutta la qualità della serie Stumpjumper, ulteriormente affinata. La distribuzione pressoché perfetta del peso, unita al grip eccellente degli pneumatici – mix tra impronta a terra e mescola – e all’ottimo tuning della sospensione posteriore a inizio travel, permette di pedalare a lungo con soddisfazione, scaricando a terra i watt prodotti dalle proprie gambe, sempre nel limite di una trail bike a lunga escursione come questa 29er da 140 mm al posteriore e forcella da 150 mm all’anteriore. Abbiamo trovato la massima soddisfazione abbassando completamente lo stem (a contatto con la serie sterzo), portando gli spessori sopra di esso: la quota di stack elevata dona un anteriore alto che non agevola il controllo sulle salite più ripide e guidate.
In discesa
La sensazione generale è di grande facilità nella guida. La bici procede sicura sui terreni accidentati, con il triangolo anteriore lungo che, unito allo sterzo relativamente aperto, permette di osare senza che la bici si scomponga. Il baricentro ribassato aiuta nei sentieri più stretti e ripidi, con il biker che ha il pieno controllo del mezzo, in sicurezza. La guida è realmente intuitiva ed efficace, grazie allo standover contenuto, al telescopico da 160 mm di abbassamento, all’ottimo cockpit con attacco da 50 mm e piega low rise da 780 mm: ci si può sempre fidare della bici, in ogni situazione, anticipando anche situazioni potenzialmente pericolose.
Sulle discese più veloci e sconnesse, la Stumpjumper Expert 29 si sente sicura, piantata a terra e facile da controllare. Anche quando si affrontano trail sfidanti per la prima volta, la guida intuitiva permette di districarsi agevolmente e con il giusto tempismo nelle situazioni più delicate. È un vantaggio non da poco per una trail bike che, anche sotto questo aspetto, mostra la sua anima enduristica, ma senza strafare e perdendo in naturalezza e piacere nella guida a 360°. Il merito? Interasse relativamente lungo, combinazione efficace di movimento centrale e angolo sterzo con la geometria impostata su Low, ruote rigide con pneumatici di ampia sezione e dalla carcassa giustamente solida.
Campo di utilizzo
Una bici che ispira confidenza e che regala un grande piacere nella guida. Il pacchetto è realmente efficace, per un utilizzo da vera bici totale. Questa Stumpjumper eccelle per le sospensioni prestanti, la distribuzione perfetta del peso, la rigidità da primato di pilastri portanti come telaio e ruote.
È una MTB che sicuramente porta più in là il significato di versatilità ed equilibrio. Dai lunghi giri alpini tra ascese sterrate e discese su trail naturali, alle più rapide e nervose pedalate dietro casa, passando per giornate in bike park all’insegna del flow, questa ultima interpretazione dell’iconica Stumpjumper vince e convince su tutti i fronti.
Scheda tecnica
Telaio FACT 11 m Full Carbon 29 Trail Geometry SWAT Door Integration, 140 mm
Ammortizzatore Rock Shox Deluxe RT3 Rx Trail Tune
Forcella Rock Shox Pike RC DebonAir, 150 mm
Guarnitura SRAM Descendant 6k Eagle, 30d
Cambio SRAM GX Eagle 12v
Guidacatena Specialized 1x
Comandi SRAM GX Eagle 1x12v
Pacco pignoni SRAM GX Eagle, 10-50d
Freni SRAM Guide R, 200/180 mm
Ruote Roval Traverse SL Carbon
Coperture Specialized Purgatory/Butcher 29×2,6″ Grid Casing Gripton Compound 2Bliss Ready
Attacco Specialized Trail, 50 mm
Piega Specialized Trail 7050 Alloy, 780 mm
Manopole Specialized Slip Grip XL
Serie sterzo Specialized
Reggisella Specialized Command Post Ircc, 160 mm
Sella Specialized Body Geometry Phenom Comp Cr-Mo 143 mm
Taglie S, M, L, XL
Peso rilevato 13,250 kg
Prezzo 5.490,00 €
Qui la nostra preview della gamma Specialized 2019
Info: specialized.com
[foto: Cristiano Guarco e Ilaria Norese – sport: Pian del Poggio Bike Park]