
La Slovenia, per chi decide di esplorarla in bicicletta, è un universo in continuo divenire: il mondo alpino, le sponde del fiume Mura, i colli cosparsi di vigneti della zona di Maribor e Pohorje, le foreste degli altipiani carsici, le propaggini della pianura pannonica ricca di fonti termali e il litorale mediterraneo si aprono davanti agli occhi del cicloturista in un alternarsi di emozioni e suggestioni. In questo contesto scegliere di affrontare uno dei numerosi percorsi a lunga distanza che costellano la Slovenia consente di godere appieno della poliedricità di questa terra ricca di natura, cultura, tradizioni ed eccellenze eno-gastronomiche.
Lungo la costa sulla Ciclabile della Parenzana

La ciclabile della Parenzana collega Capodistria, Isola, Pirano, Portorose e Saline di Sicciole lungo il litorale mediterraneo. Il tracciato, che prende il nome dalla linea ferroviaria istriana a scartamento ridotto tra Trieste e Parenzo in Croazia, segue proprio il tragitto un tempo percorso dai treni ed è ora affrontabile sia a piedi sia in bicicletta. Lungo 120 km, è contraddistinto da pendenze moderate, ed è perciò adatto a essere affrontato da ogni livello di ciclista, anche per gite familiari. È detto “la strada della salute e dell’amicizia”, ed è reso particolarmente interessante dalla presenza di 11 ponti, 6 viadotti e 8 tunnel. Pedalare lungo la ciclabile della Parenzana è un’esperienza davvero incomparabile, e per gustarla al meglio è consigliabile frammentare la sua percorrenza in più giorni, così da poter prevedere soste per andare alla scoperta delle bellissime città di origine medievale che si affacciano sul mare dall’alto delle colline, immergersi nella natura di questa zona dell’Istria, punteggiata di vigneti e oliveti.

Non si può rinunciare a un bagno e a un po’ di relax sulle spiagge di Portorose. In questa località costiera ci si può sottoporre a benefici trattamenti terapeutici a base di fango e acqua salata provenienti dalle vicine Saline di Sicciole, o visitare la Chiesa di San Bernardino, antico monastero del XV secolo che sorge in collina, o ancora la galleria all’aperto Forma Viva ospitata nel Parco di Sezza, con una ricca collezione di sculture in pietra. La penisola di Pirano, caratterizzata dal suo lungo molo e dall’architettura veneziana, offre varie chicche artistiche: dalla gotica Casa Veneziana rossa e dall’affrescata Casa Tartini nell’omonima piazza, al municipio del XIX secolo caratterizzato da un leone di pietra, simbolo dell’ex Repubblica di Venezia, o ancora il Duomo di San Giorgio impreziosito da dipinti del XVII secolo e altari in marmo.

Come dimenticare, infine, Capodistria, città portuense di origine medievale in cui Piazza Tito è un vero gioiello architettonico: vi si affacciano infatti il Palazzo Pretorio e la loggia gotica. Riproduzione del veneziano Ponte di Rialto è la vicina Fontana Da Ponte. Per godere di una vista spettacolare della baia si può infine salire sul campanile della Cattedrale dell’Assunta.
Le mille emozioni della Eurovelo 9
Partendo dalla costa, seguendo la Eurovelo 9, si può raggiungere Maribor attraversando la capitale Lubiana, per immettersi poi sulla Ciclabile della Drava. Eurovelo 9 si dipana per 1.900 km dalla Polonia alla Croazia, e la sua sezione slovena rappresenta l’itinerario ciclabile più lungo di questo Paese, prendendo il via dal confine con l’Austria per concludersi proprio a ridosso di quello croato. Lungo il tragitto si alternano bellissimi paesaggi campestri e città ricche di storia come Maribor, sulle sponde del fiume Drava, il secondo centro più popoloso della Slovenia, eletto Capitale Europea della Cultura nel 2012.
La capitale Lubiana, adagiata sul piccolo fiume Ljubljanica, rappresenta il cuore culturale, scientifico, economico, politico e amministrativo della nazione, ma nonostante la sua importanza strategica ha mantenuto tutto il fascino di una piccola gemma urbana. Il castello medievale domina il centro storico che conserva alcuni edifici in stile barocco e art nouveau, incastonati in un impianto architettonico di impronta decisamente moderna: una commistione frutto delle ricostruzioni successive ai vari terremoti che danneggiarono Lubiana nel corso della sua storia.
La Ciclabile della Drava
Contrassegnata dalla sigla internazionale R1, corre lungo l’omonimo fiume dalla sua sorgente in Italia, attraverso la Carinzia in Austria e la Slovenia, fino a Legrad in Croazia, dove confluisce con il Mura, e si può giustamente considerare uno dei più bei percorsi ciclistici in Europa. Il tratto sloveno (sigla D-3) passa per Dravograd, Maribor, Ptuj e Ormoz, per raggiungere il confine croato con uno sviluppo di 129 km, su strade locali poco trafficate, sentieri e piste ciclabili, con fondi eterogenei ma prevalentemente asfaltati: si consiglia l’utilizzo di una mountain bike o di una bici da trekking. Tracciato di media difficoltà, presenta comunque una salita, quella a Lovrenc na Pohorju, che richiede un’adeguata preparazione per essere affrontata. Il segmento più popolare è senza dubbio quello tra Maribor e Ptuj.
Info
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Foto: Tadej Bernik, Jaka-Ivančič, Tomo Jeseničnik, Aleš Fevžer, Mankica Kranjec