L’alpinista e ambassador Salewa Simon Gietl apre una via dal significato particolare su Cima Scotoni: “Can you hear me?”
Simon Gietl: un cerchio che si chiude
L’alpinista altoatesino Simon Gietl è riuscito a completare tutti i 21 tiri della via “Can you hear me?” sulla parete ovest della Cima Scotoni (2.874 m). Era il 15 agosto 2020 e assieme a lui c’era il suo compagno di cordata Andrea Oberbacher. Una via che aveva desiderato compiere già dalla sua prima salita in solitaria nel 2018. Liberando questa via ha mantenuto una promessa; il che gli ha infuso un profondo senso di felicità, ma anche della innegabile malinconia.
Il racconto di Simon Gietl
Quel sabato mattina il meteo è stato particolarmente clemente con noi. Andrea e io eravamo carichi e pronti a dare il via all’impresa. Avevamo deciso di rinunciare alla pausa caffè che solitamente non manca mai quando si passa dal Rifugio Scotoni. Volevamo arrivare alla parete il prima possibile. Dopo un inizio riuscito senza intoppi e piuttosto promettente, il terzo tiro mi ha riservato la prima vera sfida: un camino particolarmente insidioso non mi permetteva di proseguire l’arrampicata. Nemmeno con tutta l’energia del mondo. Qualche minuto dopo il mio ottimismo ha iniziato a vacillare.
E al tiro successivo le difficoltà sono addirittura aumentate. Lunghezze impegnative, movimenti improvvisati e rocce pericolose hanno trasformato questo tiro di corda in un vero e proprio test. Ho perso più volte l’appoggio sulla roccia scivolosa e umida e solo con molta fortuna sono riuscito a non cadere. Nel punto più critico di questa lunghezza di corda ho fatto un lancio da una presa scivolosa fino alla cengia decisiva. Quando ho capito di esserci riuscito, ho tirato un respiro di sollievo. C’era del panico in quel respiro.
Puoi leggere la storia completa sul sito Salewa ma intanto, goditi il video della salita di Simon.