Scarpa, azienda di Asolo, è specializzata nella produzione di calzature outdoor per alpinismo, climbing, trail running, trekking, hiking, urban outdoor, sci alpinismo, telemark.
Per l’inverno 21/22 il brand ha voluto puntare su performance e rispetto per l’ambiente. Per accontentare professionisti ed amanti del mondo della neve, SCARPA si è evoluta, proponendo modelli di eco-boot per tutti.
I modelli Maestrale e Gea sono gli scarponi pensati per il pubblico, amante del divertimento e della performance dello sci alpinismo. Grande resistenza e protezione garantiscono sicurezza ed supporto, fondamentale per questo sport.
Grazie al meccanismo ski-walk Speed Lock XT, anche le salite più faticose non saranno più un problema. Inoltre calore e performance si uniscono nella scarpetta termoformabile Intuition.
I materiali utilizzati da SCARPA
Il materiale utilizzato è il Pebax che, oltre ad essere ecosostenibile e amico dell’ambiente, garantisce elevate prestazioni, permettendo a coloro che li utilizzano di adattarsi ad ogni pendio.
SCARPA collabora ormai da 40 anni con Arkema, leader mondiale specializzato nella realizzazione di materiali innovativi e sostenibili. Insieme, le aziende ricercano continuamente prodotti innovativi ed in grado di soddisfare le esigenze dei professionisti e degli sciatori amatoriali, con i quali condividono l’amore ed il rispetto per la montagna.
Grazie a questa cooperazione è nato il Pebax Rnew, un materiale ultraleggero e sostenibile la cui materia prima è l’olio di semi di ricino, originario di Gujarat, una regione arida indiana.
Recentemente, Massimo Pellizzer, Category Manager di SCARPA, ha spiegato cosa fosse il Pebax Rnew, il quale è“un polimero di derivazione naturale, ottenuto dall’olio di semi di ricino. Le sue prestazioni meccaniche consentono un’eccezionale leggerezza, resistenza e ritorno di energia. Diventa quindi il materiale ideale per la realizzazione di scarponi da sci alpinismo leggeri e performanti”.
SCARPA quindi, scegliendo questo materiale, si appresta ad un risparmio energetico del 29% rispetto a ciò che si produrrebbe con materiali standard, ed una riduzione del 32% delle emissioni di anidride carbonica.”