Mike Hynson, carismatico surfista e shaper divenuto famoso nel Mondo come co-protagonista del noto film del 1966 di Bruce Brown, è morto all’età di 82 anni.
Nato il 28 giugno 1942 a Crescent City, in California, Hynson è cresciuto tra le Hawaii e la California meridionale, stabilendosi infine a Pacific Beach a San Diego. E’ in queste coste che sviluppò il suo talento per il surf, diventando rapidamente uno dei surfisti più forti e stilosi del periodo.
Nel 1961, durante il suo primo viaggio alle Hawaii, Mike Hynson fu tra i primi surfisti a surfare l’impegnativa onda Pipeline, divenuta poi mecca del surf sulla North Shore di Oahu.
Due anni dopo, il regista Bruce Brown invitò Hynson a unirsi a Robert August in un surf trip intorno al globo, realizzando quello che sarebbe diventato l’iconico film “The Endless Summer”.
Tra le varie cose questo lavoro fu per Hynson la ragione perfetta per lasciare il paese, evitando così di essere arruolato nell’esercito. Il film, che raccontava la loro ricerca “dell’onda perfetta”, è stato un momento fondamentale nella surf culture. L’onda da lui surfata a Cape St. Francis in Sudafrica rimane una delle scene più iconiche nella storia del surf.
Nel video qui sopra, girato nel 1991, Mike Hynson descrisse lo straordinario momento di “The Endless Summer”, quando scoprì e surfò per la prima volta “l’onda perfetta” a Cape St. Francis.
Dopo giorni di viaggio, si svegliò presto una mattina e notò delle onde incredibili oltre la punta. Mentre i suoi compagni Bruce Brown e Robert August, inizialmente ignorarono il posto, Hynson si sentì obbligato a esplorarlo da solo.
Camminando lungo la spiaggia, provò un profonda sensazione, come se il destino lo stesse guidando lì. Quando uscì remando, le onde erano perfette geometrie e Hynson le surfava con innata precisione.
Il suo entusiasmo in lineup convinse Brown e August a unirsi subito a lui, realizzando così l’iconica scena del film. Quel momento è diventato una scena cruciale di The Endless Summer.
Il film ha immortalato, con le sue scene, onde perfette tra Australia, Nuova Zelanda, Africa, Tahiti e Hawaii. Nella pellicola compaiono anche altri importanti personaggi dell’epoca come Miki Dora, Phil Edwards e Butch Van Artsdalen.
Un ribelle del surf
Noto per il suo stile disinvolto sulle onde, Hynson ha influenzato masse anche fuori dall’acqua. Con i suoi capelli biondi pettinati all’indietro e il suo raffinato senso della moda, era l’incarnazione del cool della California anni ’60.
Non era particolarmente interessato alle gare di surf, ma comunque Hynson ha ottenuto buoni risultati nel corso del decennio, piazzandosi quarto al Malibu Invitational del 1963, secondo al Tom Morey Invitational del 1965 e secondo al Santa Cruz Big Wave Contest del 1969.
È stato anche selezionato per il Duke Kahanamoku Invitational nel 1965, 1966 e 1967 ed è stato uno dei membri fondatori del chiassoso ma altamente competitivo Windansea Surf Club nel 1963.
La sua influenza si è estesa anche al design delle tavole da surf.
Alla Gordon & Smith Surfboards, creò il famoso modello “Red Fin” e apportò innovazioni come la forma down-rail che trasformò le prestazioni della tavola.
Il lato turbolento della vita di Hynson
Verso la fine degli anni ’60, fu travolto dall’onda controculturale dell’epoca, entrando a far parte della “Brotherhood of Eternal Love” e sperimentando stili di vita alternativi.
Le lotte contro l’abuso di sostanze lo portarono a sfide personali e professionali, ma Hynson rimase una figura venerata nel mondo del surf.
Nel corso degli anni apparve in più di una dozzina di surf film, tra cui “Surfing Hollow Days” (1962), “The Angry Sea” (1963), “Inside Out” (1965) e “The Cosmic Children” (1970), e fu acclamato nel 1985 come uno dei 25 surfisti che hanno cambiato il corso di questo sport.
Hynson è morto il 9 gennaio 2025 a Encinitas, California, circondato dai suoi cari. La famiglia ha avviato una campagna GoFundMe per sostenere le spese funebri.
Lascia la sua compagna Carol Hannigan, suo figlio Michael Hynson Jr. e diversi nipoti.
Fonte: Luís MP | SurferToday.com
