Siamo andati ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, presso la sede di Polini Motori, per intervistare Davide Burini, responsabile del progetto e-bike dello storico marchio italiano
Polini non ha bisogno di presentazioni, almeno per chi ha vissuto l’epoca d’oro dei cinquantini e dei 125, motorini e motociclette che hanno goduto dei kit per l’ottimizzazione delle prestazioni. Un ritorno al passato che per molti appassionati fa scendere la classica lacrimuccia di nostalgia… e non potrebbe essere altrimenti!
Negli ultimi anni Polini ha sfruttato il suo pluridecennale know how per sviluppare una gamma di drive unit ad alte prestazioni per e-bike, che hanno mietuto successi nelle gare dedicate, ma non solo. Perché ora la gamma è ampia e variegata, partendo dalla base E-P3 – il nome del primo motore introdotto sul mercato nel 2017 – per essere declinata in diverse versioni, dalle e-City Bike alle eMTB super performanti, passando per i mondi Road e Gravel.
Inizialmente Polini Motori ha sviluppato il progetto per una bici “leggera”, la scommessa principale dell’azienda era proprio quella di riuscire a far accettare un motore elettrico con una buona performance, come da filosofia Polini, che è sicuramente molto importante, in un modello piccolo, leggero. Come ci ha spiegato Davide, entrato in Polini Motori nel 2018, se l’azienda l’avesse adeguato a una Road o una Gravel sarebbe stato idealmente perfetto anche per una mountain bike. Per quella clientela sportiva che vuole emozioni in primo luogo.
Una famiglia di soluzioni venduta in tutta Europa, con una crescita dei settori Gravel e Road nell’area del Belgio e dei Paesi Bassi. Paesi dove la mobilità sostenibile è tenuta in grande considerazione, e dove il pacchetto motore e batteria di Polini si adegua alla perfezione a bici snelle con grande autonomia. Il marchio lombardo sta registrando risultati interessanti anche in Francia e Spagna, tra Road e mountain bike. Risultati ancora più importanti anche considerando il momento di stallo che sta vivendo il mondo del ciclismo negli ultimi anni.
Qual è stata la prima grande sfida affrontata da Polini Motori?
A parte il prodotto, è l’immagine. Sembra banale ma è fondamentale. Noi abbiamo un’immagine costruita in tanti anni nel settore del motorsport, e non è stato sicuramente facile farci accettare anche nel mondo – molto diverso dal nostro – delle biciclette. Polini arrivava in un settore in cui non aveva quel tipo di visione, non aveva quel tipo di visibilità.
Quando avete detto fra voi, “ce l’abbiamo fatta”?
Saremo strani a dirlo, ma non è ancora successo. Come tante aziende, quando un prodotto e un progetto partono davvero ed è tutto sviluppato internamente, l’orgoglio e la voglia di arrivare è tantissima. Ma saremmo matti a pensare di essere arrivati da qualche parte. Qui siamo in continuo sviluppo, non pensiamo di essere arrivati da nessuna parte nel mondo della e-bike. Vogliamo continuare a progettare, a sviluppare, a produrre, e arrivare a dare emozioni. Quindi non siamo ancora arrivati da nessuna parte.
Quali sono le prossime grandi sfide da affrontare nel mondo delle e-bike?
A oggi, credo che fondamentalmente ci siano due argomenti da sviluppare. Il primo, come nell’automotive, sono le batterie. Nei prossimi anni ci sarà l’elettrificazione della micromobilità, bici comprese. Ma anche nelle auto è cambiato tantissimo, e nei prossimi anni cambierà ancora di più, con tempi molto corti.
La prima sfida è rimpicciolire le dimensioni aumentando le capacità, e sicuramente si faranno dei grossi passi in avanti. Nella parte motori, ci sono oggi diverse strade e le aziende stanno cercando si percorrerle tutte. Qualcuno lavora sul cambio interno, qualcun’altro riduce le dimensioni e i pesi al servizio delle Light e-bike, qualcuno al contrario punta a performance ancora maggiori.
Quanto è importante l’indole agonistica e comunque quanto sono importanti le performance nel vostro approccio?
Sicuramente l’azienda Polini ha questa grandissima forza di essere conosciuta negli ambiti sportivi per le moto. In tutto quello che è il mondo delle e-bike, mountain bike in primis, noi siamo molto legati a doppio filo. Polini è coinvolta con diverse squadre che utilizzano E-P3+ nella versione MX da 90 Nm, sia a livello nazionale – a vari livelli – sia internazionale, con team che hanno corso la Coppa del Mondo E-Enduro UCI (E-EDR).
Quindi per noi è fondamentale, primo perché ci aiuta a sviluppare il prodotto in modo estremo. Riusciamo a testare, e a capire quello che realmente serve all’utente. Secondo, perché ci dà sicuramente una visibilità che a noi piace molto, la parte sportiva.
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Come vedete il mondo delle Urban, Trekking e Gravel per quanto riguarda la pedalata assistita?
È sicuramente uno dei mercati e degli interessi che nel prossimo decennio focalizzeranno e uniranno i sistemi e-bike. Sono certo che il mondo Urban sarà legato alle biciclette elettro assistite. Noi ci saremo, il motivo per cui abbiamo proposto una bici con il nostro sistema e con una trasmissione a cinghia, una e-bike compatta e leggera.
Come vedi in generale il futuro della pedalata assistita, a partire dalla micromobilità fino alle eMTB ad alte prestazioni?
Dopo un periodo molto particolare e strano che è stato il post COVID, il picco ha naturalmente raggiunto una fine. Si dovrà ritornare a una normalizzazione del mercato che speriamo avvenga in un periodo molto breve.
L’Italia purtroppo in questo non è una nazione virtuosa. Cerchiamo di cercheremo sicuramente di spingere le aziende che ci credono, per portare la mobilità urbana in città sempre più verdi.
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Quali sono gli elementi in cui le e-bike devono ancora migliorare?
Ci sono vari elementi, come il formato e il peso delle batterie, l’interconnessione tra i vari dispositivi, e i sistemi di sicurezza. Polini ha un’attenzione incredibile su quelle che sono le diverse evoluzioni, e avere una bicicletta sempre più inter connessa e sempre più tecnologica, serve a renderla anche più sicura.
Puoi anticipare qualcosa sul futuro di Polini Motori nel mondo delle e-bike?
Non abbiamo mai fermato lo sviluppo, siamo in continua evoluzione. Non presenteremo una nuova gamma, ma E-P3 per noi è ancora oggi il nostro motore vincente. Con tutte le evoluzioni, sia tecnologiche e sia poi a livello meccanico e di fluidità.
È come se noi avessimo una piattaforma unica che a oggi può servire Road, Gravel, City Bike, mountain bike front e full ad alte prestazioni, e poi addirittura Cargo.
Con 90 Nm riusciamo a offrire lo spunto e la coppia per motori che comunque devono avere un carattere importante.
Grazie Davide per il tempo e la disponibilità, ringrazio anche Polini Motori per l’ospitalità.
Grazie a voi e ciao a tutti!
[foto: Dalila Agrati/Polini Motori]