Quando provo abbigliamento Patagonia ho sempre aspettative alte, sapendo che si tratta di un marchio molto apprezzato – anche e soprattutto per la sua attenzione all’ambiente – e con una grande esperienza nella produzione di abbigliamento outdoor, e non sono rimasto deluso dal completo Dirt Craft
Ho indossato la maglia a maniche lunghe e gli shorts Dirt Craft di Patagonia innumerevoli volte, in diverse condizioni meteo. Entrambi i capi sino sono dimostrati molto resistenti, nonostante i tessuti leggeri.
Sebbene il taglio della misura Large fosse un po’ largo su di me, in particolare per le maniche, la maglia si è rivelata un’ottima opzione in un’ampia gamma di situazioni e temperature. I pantaloncini, sempre in misura Large, vestono invece benissimo, sono freschi nelle giornate più calde e le quattro tasche aggiungono tanta comodità.
Scopriamo ora maglia a maniche lunghe e shorts Patagonia Dirt Craft nel dettaglio, iniziando dalla prima.


Maglia Dirt Craft
La maglia a maniche lunghe Dirt Craft presenta un tessuto Airshed sulle spalle e sull’esterno delle braccia, passando a un tessuto Capilene Cool Daily sul corpo principale e sui polsini. Quest’ultimo offre elasticità e traspirabilità, mentre il primo rinforza le aree soggette ad abrasione.
Patagonia ha pensato questa maglia per i biker, con un bordo posteriore ribassato, maniche lunghe per garantire una copertura adeguata in posizione di guida, e gomiti a pannelli ibridi che si estendono per accogliere al di sotto le gomitiere a basso profilo. I polsini sono progettati per mantenersi in posizione se spinti sugli avambracci.
La maglia Dirt Craft è disponibile in versione maschile e femminile. La prima ha taglie da XS a XXXL, con quattro colorazioni (Golden Caramel in prova). La seconda invece va da XS a XL, con tre opzioni colore. Il prezzo è di 80 euro.


Shorts Dirt Craft
I pantaloncini Dirt Craft sono realizzati in poliestere riciclato all’82% (certificazione OceanCycle), e per il 18% in Xlance ad armatura semplice, che offre resistenza ed elasticità a quattro vie. La finitura DWR (spalmatura idrorepellente a lunga durata) garantisce invece la resistenza agli schizzi di fango e acqua. In vita è presente una cerniera con chiusura a un bottone. In dotazione c’è un pantaloncino rimovibile con fondello scamosciato sagomato e inserti in rete per la massima traspirabilità.
I modelli da uomo sono disponibili nelle taglie 28-40 e in cinque varianti di colore (in test Utility Blue). Sono disponibili anche modelli da donna, nelle taglie da 2 a 16, con cinque colori disponibili. Il prezzo è di 200 euro.
– Guarda anche: Fire Lines, il nuovo film Patagonia sulla mountain bike

On The Trail
La maglia a maniche lunghe Dirt Craft è un capo d’abbigliamento leggero che si adatta a qualsiasi tipo di riding. La taglia Large veste abbastanza giusto sul busto, lasciando spazio per un eventuale paraschiena indossato al di sotto, mentre le braccia sono insolitamente ampie. Nelle giornate ventose le maniche sono svolazzanti, in modo leggermente fastidioso. Forse per la mia corporatura snella sarebbe stata più indicata una misura media, fermo restando la verifica della lunghezza delle braccia. In ogni caso, mi piace la lunghezza del corpo principale e delle maniche in taglia L: il primo scende giustamente al di sotto della vista sia davanti sia dietro, mentre le seconde sono abbastanza lunghe da coprire i polsi in qualsiasi posizione di guida.

La traspirabilità è nella media, mancando pannelli ventilati, collocati nelle zone strategiche. Una volta accumulato il calore corporeo, questo non fuoriesce così facilmente come con altre maglie. Detto questo, il tessuto è leggero e sottile, con una buona termoregolazione almeno fino a quando le temperature non diventano elevate.


La traspirabilità non da primato è il prezzo a pagare per godere di un’eccellente robustezza. Ho indossato questa maglia un sacco di volte, spesso con lo zaino, girando su sentieri immersi nella macchia mediterranea o in fitti boschi. Non c’è usura visibile da nessuna parte, neppure segni di abrasione sulla schiena e sulle maniche, oltre a mantenere perfettamente la sua forma e il suo colore nel tempo.

La prima cosa che mi è piaciuta dei pantaloncini Dirt Craft di Patagonia è stato il sistema di regolazione della vita. Avendo un girovita tra la misura 32” e quella 34”, ma con gambe lunghe, mi trovo spesso in crisi: meglio una 34” (Large) stretta tutta ma con la giusta lunghezza, o una 32” (Media) perfetta – o quasi – in vita, o con effetto “scolaretto in gita” sulla coscia?
Grazie ai provvidenziali ganci e alle numerose asole su cui fissarli, il design di Patagonia offre davvero un’ampia gamma di regolazioni, rimanendo saldamente in sede in ogni situazione. Inoltre, se si stringono molto, il tessuto degli shorts non si aggroviglia ai lati, aspetto non da poco.

Tra le due tasche in vita e le altre due con cerniera sulle gambe, in posizione leggermente arretrata, i pantaloncini Dirt Craft offrono una buona quantità di spazio. Il volume è ben studiato, soprattutto per le tasche posteriori, dove riporre guanti, smartphone o tubolare in microfibra quando non utilizzati. La coppia in vita lascia il giusto spazio per uno snack.
La lunghezza delle gambe è ben calibrata – Patagonia dichiara 12,5”, 32 cm circa – arrivando fino alle ginocchia, senza lasciarle scoperte quando si pedala. La mobilità in pedalata e nella guida è ottima, merito del tessuto elasticizzato, della costruzione a pannelli, e del taglio ergonomico di per sé.

Anche questi short si sono dimostrati molto resistenti, li ho usati e lavati un sacco di volte, e sono ancora in un buono stato di forma. Questo è particolarmente positivo dal momento che il tessuto è sottile e leggero, facendo di questi Dirt Craft una validissima scelta per le avventure primaverili ed estive in mountain bike.