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Pacasmayo Peru World Cup

di - 21/08/2024

Vittorie peruviane per Maria Andrés e Camille Juban dopo la giornata di finali float e ride

La giornata delle finali della Coppa del Mondo del Perù ha messo in mostra l’onda più lunga cavalcabile dell’Unified World Wave Tour. L’evento a 4 stelle ha ospitato molti dei più grandi wave rider del mondo, con un classico stile di surf riding su queste perfette onde da 6-8 piedi face peeling. Un’onda da sogno, in un tour da sogno, ha regalato vittorie da sogno a Camille Juban (AV Boards / S2Maui) della Guadalupa e a Maria Andrés (Duotone Windsurfing) della Spagna.

Maria Andrés ha gestito con disinvoltura le condizioni di surf morbido, scegliendo set fantastici e collegando molteplici virate e floaters per collegare alcuni dei giri più lunghi e memorabili della finale. Andrés ha trovato tre onde chiave e le due migliori hanno garantito un punteggio totale di 15,20 quasi eccellente per una vittoria sicura. Dopo un terzo posto nel 2022 e una vittoria nel 2019 qui a Pacasmayo, questa è stata una vittoria dolce e combattuta per lo spagnolo. La vittoria spinge Andrés al quinto posto nella classifica mondiale e a breve distanza dal podio del titolo mondiale. I titoli mondiali si decideranno alla Grand Final Aloha Classic alle Hawaii alla fine di ottobre.

La finale maschile è stata estremamente combattuta, con tutti i rider che hanno raggiunto punteggi a due cifre. Antoine Martin (Starboard / North Sails), della Guadalupa, è partito forte con un epico 9,10 che ha messo a segno una manovra taka 360 ad alto rischio all’inizio, seguita da aerials, floaters e power snaps stretti nella tasca. Il peso leggero Camille Juban, anch’egli della Guadalupa, ha risposto con un 8.40 che comprendeva un aerial incredibilmente alto e modificato, un top turn a una mano e degli snap verticali pieni e veloci nella tasca, tutti impressionanti per i giudici nonostante l’onda fosse un po’ più piccola del miglior ride di Martin. Martin ha poi trovato un’altra onda che offriva molteplici aerials e un taka finale. Ha sacrificato centinaia di metri per cavalcare la lunghezza extra e assicurarsi il taka e il punteggio di 6,50 punti. La decisione di cavalcare l’onda per oltre 500 metri a caccia della mossa finale gli è costata minuti critici per tornare al punto per un’altra onda decente. Quei minuti persi potrebbero essergli costati la vittoria della giornata. Verso la fine della heat, Juban ha costruito ulteriormente il suo punteggio con un peeler lunghissimo che ha sfruttato con eleganti aerials e snap per ottenere un 7,23 e la vittoria per soli 0,03 punti. Con questi risultati, Martin sale al 10° posto nella classifica mondiale, mentre Juban sale al settimo e si trova ora a breve distanza dal podio del titolo mondiale. Per Juban si tratta della nona partecipazione consecutiva alle finali.

Il wave rider numero uno in Italia, Federico Morisio (Starboard / Severne Sails), ha gareggiato con la coerenza che ha dimostrato qui in Perù per molti anni, per l’ultimo posto sull’ambito podio. Il suo repertorio stimolante comprendeva aerials, snap aggressivi e floaters, che ha collegato magnificamente su diverse onde lunghe. Morisio ha ottenuto un punteggio superiore a 7 per le sue due onde migliori e ha concluso la heat con un ottimo totale di 14,63. Morisio sale al 19° posto nella classifica mondiale.
La testa di serie numero uno tra gli uomini era il tre volte campione dell’Aloha Classic, Morgan Noireaux (JP / NeilPryde / Black Project Fins), nato in Francia e residente alle Hawaii, che ha concluso le sue finali al quarto posto. Nonostante il risultato finale, Noireaux ha impressionato con il secondo punteggio di onda singola più alto della finale, un 8.63. Ha regatato su onde lunghe e veloci. Ha cavalcato un’onda lunga e veloce che gli ha permesso di realizzare diverse aerials veloci, floaters, un tweaked air e un taka. Purtroppo le condizioni non gli hanno permesso di trovare il back-up necessario e ha concluso la gara al quarto posto. Noireaux era il numero uno al mondo dopo la Coppa del Mondo in Cile, ma ora è scivolato al quarto posto. La sua corsa al titolo mondiale è ancora molto viva, con meno di 1.000 punti che lo separano dall’attuale terzo classificato, il brasiliano Marcilio Browne (Goya Windsurfing) e dal secondo classificato, lo spagnolo Victor Fernandez (Duotone Windsurfing).

L’attuale leader della classifica, lo spagnolo Marino Gil (Goya Windsurfing), è un po’ più avanti di questo gruppo ristretto, ma ancora vulnerabile a due importanti tappe di eventi a 5 stelle dalla fine.

I prossimi concorrenti si prenderanno una pausa dalle competizioni prima di dirigersi verso il Sylt Grand Slam il mese prossimo e poi verso l’Aloha Classic Grand Final alle Hawaii in ottobre.

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.