
Il telaio, con la campagna di prevendita attiva da oggi 24 novembre, è Made in Finland, con la produzione di massa che partirà a gennaio 2018 nello stabilimento proprietario di cui Pole mantiene il massimo riserbo. Il prezzo del telaio compreso di ammortizzatore è fissato in 3.450 €, con le prime consegne a partire da marzo 2018.
Ma che bici è la Pole machine?
Si tratta di una full suspended con ruote da 29″ (compatibile 27,5″ Plus), carro di tipo virtual pivot con travel posteriore da 160 mm e geometria estrema, studiata per una forcella anteriore da 170-180 mm. Le quote seguono il particolare approccio Pole, con un telaio extra lungo, un angolo sterzo apertissimo, e un piantone sella verticale per garantire un’ottima pedalabilità, all’altezza del precedente modello Evolink. La scatola del movimento centrale è da 73 mm (compatibile con assi da 30 mm), mentre la battuta per l’asse ruota posteriore è Boost 148. Pole dichiara un peso di 3,2 kg per il telaio in taglia M senza ammortizzatore (previsto in partenza un Rock Shox Super Deluxe) e con viteria. Quattro le taglie – da S a XL – con geometria ultra progressiva: sterzo da 63,9° (con forcella lunga 591 mm e con offset di 51 mm), reach di 510 mm in taglia L, angolo sella di 79°, interasse di 1.339 mm (tg. L), carro lungo 445 mm.

Il progetto nasce, come i precedenti telai, dalla mente di Leo Kokkonen, che ha curato ogni dettaglio, dal design all’ingegnerizzazione passando per la cinematica del carro posteriore. I prototipi di triangolo anteriore, carro posteriore e link sono stati realizzati a macchina lavorando pezzi di lega 7075-T6, utilizzando assi in titanio per l’assemblaggio. Il triangolo anteriore e il carro posteriore sono realizzati in tre parti, vincolati insieme tramite incollaggio, un metodo ereditato dall’industria automobilistica e da quella aeronautica.
Video: Come è nata la Pole Machine
Il risultato è una bici leggera, robusta e performante. Pole ha usato l’alluminio 7075-T6 per un semplice motivo: è più resistente (sino a 1,7 volte) di una lega convenzionale 6061-T6. Questo rende possibile costruire un telaio notevolmente più leggero, sfruttando al tempo stesso un evoluto sistema di lavorazione CNC su barre di lega leggera d’altissima qualità, anche il trattamento termico è più consistente ed efficace rispetto a quello tradizionale realizzato all’interno di un forno.
Con la lavorazione a macchina, è possibile controllare con massima precisione lo spessore dei tubi, al contrario del risultato più approsimativo ottenuto con la classica idroformatura. Comparato al carbonio, il processo è più veloce, pulito e anche più sostenibile dal punto di vista ecologico. Pole è anche sicura di controllare la rigidità con la massima efficacia in ogni punto, al contrario delle stime più “grezze” di un telaio in carbonio.
L’estetica spettacolare è raggiunta anche tramite la rinuncia alla verniciatura, lasciando la finitura grezza del telaio che esalta il particolare processo di lavorazione a macchina a controllo numerico. Un’altra caratteristica degna di nota è la grandissima resistenza all’usura e ai graffi, con il naturale processo d’ossidazione del telaio che produce un’affascinante patina. Pole dichiara che probabilmente in futuro saranno introdotti telai colorati, ma al momento la finitura Raw è quella desiderata.

I pilastri portanti della Pole Machine
- Ammortizzatore asimmetrico per regalare più spazio al reggisella nel piantone verticale
- Passaggio esterno dei cavi per semplificare la vita durante l’assemblaggio la manutenzione (interno per il telescopico)
- Tre supporti per il porta borraccia, due dentro e uno fuori al triangolo anteriore
- Standover ribassato per favorire la guida attiva in ogni situazione
- Passaggio ruota sino a 3″ al posteriore

Cosa ci aspetta in futuro
La factory finlandese è particolarmente frizzante e promette un telaio da DH con 200 mm di travel, che debutterà in World Cup guidato dal discesista norvegese Isak Leivsson. A seguire arriverà una trail bike biammortizzata da 140 mm di travel, e per finire il primo progetto eMTB che promette di essere un’altra affascinante superbike. Ci saranno anche gli aggiornamenti delle hardtail Taival e Tomu.
Info: Pole Bicycles