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MÆD, tributo a una mareggiata epica in Mediterraneo

di - 01/02/2023

Il nuovo video di Gianluca Prosperi racconta una delle mareggiate più belle degli ultimi anni in Italia, condivisa con alcuni tra i migliori riders del paese e con protagonisti Francesco Lazzarini e Simone Macera

Martedì 17 e mercoledì 18 gennaio sono state due giornate da calendario per il surf italiano, poiché dopo una lunga assenza l’onda lunga da libeccio è tornata a far visita di molti spot del bel Paese, regalando uno swell consistente quanto perfetto [il quadro meteo-marino dettagliato è QUI].

Gianluca Prosperi, gli amici di Radical Factory, Simone Macera e il giovane Fra Lazzarini non hanno mancato l’appuntamento con la mareggiata perfetta in Liguria, dove hanno trovato il mix perfetto per realizzare un ottimo lavoro: uno swell epico, i migliori riders, condizioni atmosferiche ideali e le giuste skills per fare riprese dentro e fuori dall’acqua.

Il risultato di questo mix emozionante lo ritroviamo in MÆD, video tributo al surf Mediterraneo.

La combinazione AE denota il dittongo ae̯. L’unione di queste due componenti racchiuse in una parola sola rappresenta il connubio, mad (furioso/folle) med (Mediterraneo), e l’insieme di tutti gli elementi che hanno composto questo video, strettamente correlati e indispensabili. Le condizioni meteorologiche, i migliori riders d’Italia e la cinematografia rendono questo cortometraggio un regalo al Mar Mediterraneo e tutti coloro che lo frequentano.
Video realizzato in collaborazione con Radical Factory (@radical_factory)

Gianluca Prosperi

I protagonisti del video 

Gianluca Prosperi (@gianlucaprosperi)

Gianluca Prosperi è un video-maker professionista e si occupa principalmente di produzione di contenuti commerciali per aziende. Pratica bodyboard da quando aveva 14 anni e cerca sempre, salvo altri impegni, di non farsi scappare nemmeno una mareggiata da circa 15 anni.
Se vuoi supportarlo o organizzare un lavoro con lui non esitare a contattarlo su instagram: @gianlucaprosperi

Di seguito un paio di domande fatte a Gianluca riguardo MÆD.

Ciao Gianlu, com’è andata l’organizzazione del progetto?
Abbiamo sempre macinato chilometri sul tratto di costa del Mar Ligure. Fin da adolescenti ci spostavamo in treno, in autobus o con passaggi di fortuna. Crescendo ci siamo portati dietro quel bagaglio di esperienze e sicuramente non potevamo farci scappare quest’occasione.
Siamo partiti da Livorno con una missione ben precisa, surfare al massimo delle nostre possibilità e riprendere il tutto. Simone ha deciso di coinvolgere in questo progetto Francesco Lazzarini, un giovane amico della Versilia di soli 18 anni, molto forte sul surf ma anche una persona educata, responsabile e matura.
Simone e Francesco, sono entrati in acqua da soli e nel giro di poco si sono poi aggiunti altri rider come Roberto D’amico, Eugenio Barcelloni, Filippo Eschiti e Gianluca Tognotti. Quelle 3 ore di surf di alto livello nel mar mediterraneo hanno creato un vero spettacolo da vedere e, nel mio caso, da raccontare.
Il progetto quindi si è trasformato in un tributo al mediterraneo dedicato a chi, come noi, lo surfa con passione e sacrificio aspettando con ansia queste giornate.

Nei progetti passati abbiamo visto sempre il bodyboard come protagonista, mentre in MÆD surf e boadyboard convivono perfettamente. Com’è stato questo nuovo approccio?
Per me bodyboard e surf sono complementari. Il bodyboarder può influenzare in maniera positiva la visione di un surfista e così vale il contrario. Le onde grosse, gli slab, i tubi su tavolati di roccia taglienti con poca acqua sotto è quello che cerca un bodyboarder come Simone. Lo stile, il flow, la velocità caratterizzano il surf di Francesco. Io amo vedere surfisti che approcciano slab da bodyboard e penso che questi abbiano una marcia in più.

Francesco Lazzarini (@fra_lazzarini)

Ciao Francesco, cosa ci dici di questo progetto?
Allora, intanto diciamo che ci siamo organizzati all’ultimo perché io ero alle Canarie. Simo lo avevo incontrato una volta sola mentre Gianlu ancora non lo conoscevo. Siamo partiti due giorni prima della mareggiata, la mattina ho surfato ma era ancora molto piccolo, però con la swell che dava in arrivo eravamo gasatissimi.
La sera ero in fibrillazione, non vedevo l’ora di surfare. La mattina successiva ci siamo svegliati all’alba e quando ci siamo affacciati mandava delle barre assurde! Ci siamo cambiati al volo e la mattina presto ci siamo buttati solo io e simo in uno slab praticamente oceanico, era quasi insurfabile con la tavola. Siamo stati in acqua circa 50 minuti e poi abbiamo deciso di andare a checkare un altro spot. Quando siamo arrivati era assurdo, ancora un po’ grosso, pazzesco. Io, Simo e Nacho, un ragazzo di Barcellona, ci siamo buttati per primi. Sono iniziati ad entrare set incredibili, ogni onda era un tubo, a volte nella stessa onda si formavano anche due tubi. Poi sono entrati anche tutti i boys in acqua, il livello era altissimo, il massimo che si potesse vedere in Italia, sia in surf sia bodyboard.
La vibe in acqua era assurda ed eravamo in pochissimi. Gianlu il filmer era carichissimo, le clip che sono uscite sono assurde tanto da portarci a presentare un dei video più belli mai girati in Italia, editato in soli due giorni.

Simone Macera (@simmeciak)

Ciao Simo, cosa ci puoi dire su questo bel progetto?

Questa mareggiata di fine Gennaio è stata sicuramente una delle più belle mai surfate in Italia mettendoci a dura prova con le previsioni meteo incerte fino all’ultimo. Per la prima volta abbiamo collaborato con Francesco Lazzarini, un ragazzo di 18 anni che abita a pochi chilometri da Livorno. Ci siamo conosciuti in aeroporto qualche tempo fa e, essendo spesso entrambi fuori Italia, siamo finalmente riusciti ad organizzare qualcosa insieme. In Italia essere al momento giusto nel posto giusto è la cosa più difficile e l’obiettivo dell’ASD Radical Factory è anche questo, portare giovani ragazzi affamati di surf in giro per la penisola condividendo la nostra esperienza, ormai quindicennale, di mareggiate nel Mar Mediterraneo. La mattina presto il mare era veramente grosso, quasi insurfabile, sono riuscito a prendere qualche onda ma niente di eccezionale, inoltre, a metà session, ho sbattuto la testa sul fondale e visto l’accaduto di pochi giorni prima al Fronton ho fatto un passo indietro. Nel pomeriggio ci siamo spostati, le onde erano perfette, parvenze oceaniche. Siamo entrati in acqua e dopo poco siamo stati raggiunti dai ragazzi che vedete nel video. Il livello in acqua era alto e si respirava una competizione positiva che ha aiutato l’intero gruppo ad innalzare il livello. In acqua c’erano surfisti e bodyboarders, stranieri e italiani, tutti insieme. Gianluca è un surfista esperto e un professionista cinematografico, le onde erano epiche e Maed è il risultato di questi tre elementi strettamente legati tra loro.
Volevamo trovare e surfare per primi le condizioni più pese di quel giorno cercando di immortalare quello che sarà uno dei giorni più belli di sempre nel Mediterraneo tant’è che il film è un regalo a tutti coloro che frequentano i nostri mari.

Foto cover: Sandro Barbieri