Leatt è nota per l’attenzione alla sicurezza dei biker, dal famosissimo collare alla completa linea di protezioni e caschi. Negli ultimi anni ha investito moltissimo nell’abbigliamento tecnico, per ogni interpretazione del mountain biking, senza trascurare utilizzi più specifici durante i rigori della stagione più fredda e umida dell’anno.
La più recente introduzione nell’ampio catalogo è la serie identificata dalla denominazione HydraDri, basata su una membrana proprietaria impermeabile. La costruzione è quella classica a tre strati, con tessuto elasticizzato in quattro direzioni, utilizzata per la giacca e i pantaloni Leatt MTB HydraDri 5.0 protagonisti del nostro test.
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Giacca Leatt MTB HydraDri 5.0
La giacca Leatt MTB Hydra Dri 5.0 vanta valori di primissimo piano in fatto di protezione dall’acqua e di traspirabilità: i dati dichiarati sono rispettivamente di 30.000 mm e 30.000 g/m2 per il tessuto HydraDri Max.
La seconda è ulteriormente migliorabile utilizzando le due prese d’aria di dimensione media collocate sui fianchi, oltre poter sfruttare le due ampie tasche anteriori come prese d’aria supplementari.
Queste ultime rappresentano uno dei tanti dettagli intelligenti di questa giacca: grazie alle loro dimensioni, possono essere parzialmente aperte e si possono comunque utilizzare per trasportare oggetti di piccole e medie dimensioni. Altra chicca è la clip ClimbVent sulla parte anteriore che, una volta bloccata in posizione, consente di pedalare e guidare con la giacca parzialmente aperta senza che questa si sposti, intralciando i movimenti del biker. Semplicemente geniale!
Questi e altri accorgimenti degni di nota hanno un prezzo, così come l’elevata protezione da vento, acqua e fango: il peso elevato. La giacca MTB HydraDri 5.0 è pesante, ma questo lato negativo si dimentica rapidamente per il sacco di funzioni a disposizione del biker più esigente.
Il cappuccio ha una chiusura magnetica, potendolo bloccare in sede sul retro quando non utilizzato o addirittura sul casco, utilizzando il magnete adesivo in dotazione da applicare nella giusta posizione (attenzione a non buttarlo via quando si tolgono i cartellini dalla giacca nuova!).
Il tessuto gode di un trattamento a prova di sporco e umido, non mancano inoltre le zip nastrate, le cuciture rinforzate, le toppe antiscivolo sulle spalle (per gli spallacci dello zaino), le protezioni contro le abrasioni sul gomito, la minuscola tasca per il pass degli impianti di risalita sull’avambraccio sinistro, la toppa in microfibra per pulire gli occhiali in una delle tasche laterali, i dettagli riflettenti sul retro, e il rivestimento interno in silicone intorno alla vita per evitare che la giacca si muova.
In ogni caso, grazie alla vestibilità leggermente comoda, che consente l’utilizzo della pettorina o del paraschiena al di sotto, e a tutti gli accorgimenti per la personalizzazione del fit compresi i polsini in seta impermeabile, è un vero piacere usarla anche lunghi giri pedalati.
In ogni caso, per la sua struttura pesante e protettiva, la giacca MTB HydraDri 5.0 di Leatt è quel capo che si indossa per una giornata fredda e umida in inverno con temperature intorno allo zero, non qualcosa di semplicemente impermeabile e antivento quando c’è una pioggia leggera. Anche se è possibile gestire la termoregolazione in modo rapido ed efficacie, agendo sia sulla clip frontale ClimbVent sia sulle aperture di ventilazione comprese le ampie zip delle tasche frontali, questa è una giacca nata per le condizioni più sfidanti.
Un aspetto che rischia di passare in secondo piano da questo punto di vista, è quello che Leatt riassume in Ride Adaptive Hood (RAhD): il sistema di personalizzazione della vestibilità e della protezione intorno al collo e alla testa, in modo che ognuno riesca davvero a raggiungere il livello di comfort e isolamento dalle intemperie che desidera.
Sei sono le taglie, da S a a 3XL, mentre la colorazione Spinach in test è affiancata da quella Glow.
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Pantaloni Leatt MTB HydraDri 5.0
I pantaloni MTB HydraDri 5.0 si propongono come pantaloni ben strutturati e resistenti per le uscite invernali in mountain bike, grazie alla costruzione in tessuto impermeabile HydraDri Max (30.000 mm impermeabile / 30.000 g/m² traspirante).
L’ampia gamma delle taglie è generosa, andando da XS a 3XL (indicativamente da 28” a 40”) per chi è facile scegliere quella più adatta per sé. La nostra Large (34”) veste leggermente grande, sembrando spiegazzata una volta scesi dalla bici. Ma grazie alla costruzione a pannelli, la vestibilità in sella è comunque buona, con l’elasticità a quattro vie del tessuto HydraDri Max che permette di scegliere una taglia in meno per chi ama un fit più aderente.
Le ginocchia precurvate lasciano molto spazio per le protezioni più voluminose e lunghe – in stile Gravity – senza limitare i movimenti in sella e fuorisella, ma al tempo stesso non si sentono “svolazzanti” quando si indossano le ginocchiere più leggere o si gira senza di esse.
La regolazione in vita è affidata a due corti strap laterali in velcro, che lasciano in ogni caso la giusta libertà di personalizzazione, mentre la chiusura in vita è a doppio bottone con cerniera protetta da una patta.
Il soprasella è un pannello separato che corre in basso all’interno delle cosce sino alle ginocchia, più resistente alle abrasioni e allo sporco, con una tasca collocata al di sopra, chiusa da cerniera e capace di contenere piccoli oggetti. Non mancano spazi per riporre gel, barrette, tubolari in microfibra, panno per pulire gli occhiali, o lo smartphone: due tasche sui fianchi (passante per le chiavi su quella sinistra), giustamente inclinate per facilitarne l’accesso, e una di tipo cargo sulla gamba destra, tutte con zip nastrate.
Il tessuto resistente all’interno delle gambe e sulla zona a contatto con la sella non solo è progettato per aumentare la resistenza all’usura, ma il design con cuciture rinforzate e sigillate – che ritroviamo su tutti i pantaloni – è particolarmente apprezzato per il feeling molto confortevole a contatto con la pelle e nel caso si indossi uno shorts con fondello sottile.
Altri dettagli degni di nota, e che dimostrano la grandissima cura di Leatt nel progettare e realizzare i capi protettivi della più recente linea MTB HydraDri, sono le prese d’aria con cerniera all’interno della coscia per un’ottima ventilazione, gli inserti anti abrasione collocati in zone strategiche, e i dettagli riflettenti.
Facendo un passo indietro alle aperture sulle cosce, contribuiscono a ridurre l’eccessiva sudorazione ma non abbastanza, perché questi pantaloni MTB HydraDri 5.0 rimangono leggermente caldi se usati con temperature intorno ai 10 gradi. Questo non è ovviamente un problema per le condizioni ideale d’utilizzo, al di sotto dei 5°, dove la termoregolazione raggiunge la soglia d’eccellenza. In presenza di umido e fango, si apprezza la capacità di non bagnarsi e di far scorrere via acqua e detriti, asciugandosi anche rapidamente.
Tornando alla vestibilità, la parte inferiore della gamba è affusolata, per evitare sgraditi contatti con la catena. La lunghezza è adeguata, stringendo bene intorno alla caviglia, potendo comunque contare sulla personalizzazione del fit grazie allo strap in velcro.
Molto bella la colorazione verde Spinach, sono disponibili anche quelle Black e Lava.
Leatt è distribuita in Italia da Athena