Sono molti i ciclisti che valutano l’acquisto e l’utilizzo di un casco integrale solo quando strettamente necessario. In parole povere, quando si passano giornate a sola pendenza negativa, girando in bike park o spot a forte vocazione Enduro/Gravity.
Ma pure in situazioni dove il full-face sarebbe d’obbligo, si vedono spesso appassionati con il normale casco aperto, anche se dedicato a impieghi Trail/Enduro e quindi più protettivo come molti 3/4 di ultima generazione. Perché? Probabilmente perché molti biker trovano pesanti e poco aerati i caschi integrali.
Negli ultimi anni, tanti marchi leader nel settore, tra cui il sudafricano Leatt, hanno provato a scardinare questa indole che privilegia soluzioni in realtà poco sicure, proponendo sia modelli convertibili sia full-face leggeri, comodi e ben ventilati.
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Come è fatto
Vi sintetizziamo il full-face MTB Gravity 4.0 di Leatt: calotta interna in EPS+EPO (schiuma a doppia densità); guscio esterno in polimero; tecnologia protettiva 360° Turbine; imbottiture Dri-Lex traspiranti, anti odore e lavabili; 22 prese d’aria; griglia rimovibile sulla mentoniera; visiera fissa con funzione di sgancio rapido per la riduzione di rotazione in caso di incidente; chiusura sottogola Fidlock; compatibilità con sistema di protezione neck-brace per il collo: peso di 850 g in taglia M (quattro misure da S 55-56 cm a XL 61-62 cm); certificazioni EN1078, CPSC 1203, ASTM F1952–10, AS/NZS 2063:2008; quattro combinazioni cromatiche (Flame in test, White, Blue e Jungle); prezzo di 299,99 €.
Questo casco, provato nella più recente versione V24, appartiene a un trend sempre più diffuso, quelli dei full face leggeri e ventilati.
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On The Trail
Le premesse sono incoraggianti, e sembrano trovare riscontro nella realtà. Una volta indossato, la percezione è quella di un casco comodo e traspirante come un classico modello aperto. Non raggiunge il record di leggerezza di alcuni dei concorrenti più accreditati nello stesso segmento di mercato (intorno a 750 g), per un semplice motivo. La costruzione appare più solida e sicura, con la lancetta della bilancia che pende su questo versante. Non possiamo che sostenere la scelta del marchio sudafricano, considerato che non è così palese il potenziale peso supplementare portato in testa.
MTB Gravity 4.0 utilizza la tecnologia proprietaria 360° Turbine, che consiste in piccoli dischi di gomma inseriti all’interno della calotta. Questi si induriscono nell’impatto, deviando e proteggendo dall’accelerazione lineare. La tecnologia Leatt appare simile alla più nota e diffusa MIPS, almeno in termini di risultati desiderati, in altre parole la salvaguardia del cervello dalle dannose forze rotazionali che si propagano sul cervello in caso di caduta.
Questo full-face da Enduro/Gravity presenta altre caratteristiche utili, come i guanciali anteriori rimovibili velocemente e facilmente in caso di emergenza, o semplicemente per una pedalata in salita quando si desiderano migliorare il comfort e l’aerazione. Sempre in tema di sicurezza, la visiera fissa è progettata per staccarsi in caso di incidente, così da ridurre al minimo il rischio di ulteriori forze rotazionali.
La ventilazione è senza dubbio uno degli aspetti più sorprendenti di Leatt MTB Gravity 4.0 V24. È davvero traspirante, oltre che molto comodo, potendo personalizzare la calzata sostituendo i guanciali interni con il set di ricambio in dotazione (spessore di 35 o 45 mm). Il casco non si muove sulla testa, arrivando a quell’equilibrio pressoché perfetto tra stabilità e comodità, percependolo molto aderente senza dare minimamente fastidio. Consigliamo caldamente di provarlo prima di acquistarlo, considerata l’abbondanza di taglie – ben cinque – che quindi sono molto ravvicinate fra loro per vestibilità.
Una caratteristica minore ma distintiva è il sistema di chiusura magnetica Fidlock che riduce all’essenziale tempo e fatica quando si mette o si toglie il casco, soprattutto con i guanti indossati. È una cosa semplice, ma fa una grande differenza rispetto ai tradizionali sistemi di chiusura D-lock (a doppio anello). La griglia rimovibile in corrispondenza della bocca è un altro vantaggio non trascurabile, poiché non solo aumenta il flusso d’aria ma permette di bere – tramite il sistema idrico dello zaino o la borraccia – senza doverlo rimuovere dalla testa.
L’unica caratteristica che manca davvero è una visiera personalizzabile in altezza. Non è possibile riporre la maschera da MTB sulla parte superiore, obbligando il biker a toglierla quando non utilizzata. Una visiera regolabile torna utile anche per ottenere la giusta inclinazione in giornate eccezionalmente soleggiate, impostandola sulla giusta angolazione per bloccare la luce molesta.
Conclusioni
Nel complesso, il casco integrale Leatt MTB Gravity 4.0 V24 è un eccellente tuttofare per chi cerca un valido compagno d’avventura per le giornate in bike park e per le gare di Enduro.
Se desiderate un full-face leggero, comodo e ben ventilato, e in ogni caso sicuro, dovrebbe essere in cima alla lista dei vostri preferiti.
Cosa ci piace
- Ventilazione efficace
- Calzata stabile e comoda
- Griglia rimovibile sulla bocca
Cosa migliorare
- Visiera fissa
- Peso leggermente sopra la media
Leatt è distribuito in Italia da Athena SpA
[biker: Marco Rizzo | spot: Finale Outdoor Region | foto: Carlo De Santis]