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La Sportiva Prodigio, il Test

di - 29/07/2024

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La Sportiva Prodigio, toccate con mano alla LUT 2023, sono apparse da subito un secco punto di svolta per l’azienda trentina e dopo alcuni mesi di trepidante attesa eccole qua, vi racconto com’è correre con le nuovissime super shoes di LaSpo!

A cura di Paolo Dellavesa

Categoria: trail running lunghe distanze
Peso: 263 g (US 8,5 uomo)
Drop: 6 mm
Stack height: 34/28 mm
Tacchetti: 4 mm

LA PAROLA ALL’AZIENDA


Prodigio è un prodotto rivoluzionario, dedicato all’atleta appassionato di trail running su lunghe e ultra-distanze. La grande novità di questa calzatura è la nuova schiuma XFlow™, studiata e sviluppata per garantire massima ammortizzazione e ritorno di energia chilometro dopo chilometro. Ogni dettaglio è stato pensato per rispondere alle necessità dell’ultrarunner più esigente: l’ampio toe box e la tomaia traspirante conferiscono comfort anche dopo numerose ore di corsa; la costruzione Wrapping System e la perfetta ergonomia del tallone assicurano stabilità e protezione, la geometria del rocker enfatizza una falcata fluida e progressiva su qualsiasi terreno. La Sportiva ha intrapreso un percorso di ricerca con nuovi materiali e tecnologie innovative per supportare l’ultrarunner: il risultato è Prodigio, una calzatura leggera e super ammortizzante, con un ottimo sostegno del piede anche nelle corse più lunghe.

DESIGN & FINITURE


“Non tutti gli unboxing sono uguali. Questa volta aprire la scatola e sfilare la carta ha provocato una sensazione simile a quella di quando, da bambino, si spacchettavano i regali di Natale. WOW!”

Guardi un dettaglio e ti sembra nuovo, poi un altro e un altro ancora. La parola per descrivere tutto questo è “cambiamento”. A partire dal peso piuma, soli 263 grammi nella mia misura, la 8,5 US (42). Questo significa solo una cosa: tecnologia. È infatti merito dell’intersuola supercritica e della tomaia se si possono raggiungere tali valori senza sacrificare il comfort. Le combinazioni cromatiche sono anch’esse molto cool, grazie anche alle protezioni che non appesantiscono la linea della scarpa. Insomma, la Prodigio fa venir voglia di uscire a correre.

Chiusura & Alloggiamento


L’alloggiamento del piede è molto sicuro e stabile, merito di alcuni accorgimenti. Uno dei più interessanti riguarda la linguetta a soffietto che, nella sua struttura interna, non si limita a collegarsi alla tomaia nella parte anteriore, ma prosegue verso il tallone. Questo sottile rivestimento interno evita l’intrusione dei detriti più piccoli, pur con la struttura della tomaia porosa. Ciò rende piede e scarpa un tutt’uno, la costruzione è fasciante ma non costrittiva, con uno spazio sufficiente a garantire buona mobilità delle dita. La linguetta è ben affusolata e imbottita quel poco che serve per isolare il collo del piede dalla chiusura. Ben sagomata per aumentare la protezione e la comodità generale. I lacci derivano da tessuti completamente riciclati. Sono tradizionali a sezione circolare e scorrono in cinque asole, due a fettuccia, due in TPU e una tradizionale a foro. È presente l’occhiello extra ma non è necessario per stabilizzare il mio piede, molto ben accolto dalla Prodigio.

Comfort


Non è una scarpa particolarmente imbottita, ma la tomaia è un suo punto forte: è realizzata in maglia elastica senza cuciture. Quindi i punti di frizione sono pressoché inesistenti e con essi il rischio della formazione di fastidiose vesciche. Gli ispessimenti in TPU guardano alla prestazione e sono essenziali su mesopiede e avampiede, sottili e flessibili seguono il movimento del piede. Il contrafforte tallonare è piuttosto rigido ma anche maggiormente imbottito.

Traspirabilità


Oltre a essere comoda, la tomaia traforata favorisce l’evaporazione del sudore. Durante i primi, per la verità rari, caldi di questa primavera i miei piedi sono sempre stati molto aerati. Il drenaggio è efficiente per lo stesso motivo, tuttavia rimane un po’ di umidità intorno alle dita, forse a causa della struttura delle protezioni in TPU senza soluzione di continuità. Nonostante ciò, non ho notato la formazione di vesciche, ma solo il classico rumore di scarpa bagnata.

Grip, tra i migliori di sempre


La Sportiva Prodigio è una delle migliori suole provate su una La Sportiva. Partendo dalla sua composizione, troviamo una doppia mescola, soffice nella zona anteriore e più rigida sul tallone. Questo si nota perché in fase di spinta e durante i cambi repentini di direzione il grip è davvero eccellente. Mentre la zona posteriore ha il vantaggio considerevole di essere sì prestazionale, ma con la promessa di una resistenza all’usura maggiore. Un compromesso azzeccato tra prestazione e durata. I tacchetti sono alti 4 mm con una geometria non aggressiva. Scanalati quelli interni per migliorare la presa a terra, più “pieni” quelli esterni, cosa che apprezzo perché sono quelli che tendono a consumarsi più velocemente sulle mie scarpe.

“Il battistrada lascia intravedere piccole porzioni di intersuola, questo dettaglio apparentemente secondario nasconde un grande vantaggio, ovvero l’aumento considerevole della flessibilità e sensibilità a terra durante le falcate rispetto alle suole intere.”

Il suo habitat naturale è sui sentieri veloci e scorrevoli, in cui la dinamica di corsa fluida la fa da padrona. Non disprezza terreni morbidi, anche accidentati. Tende a trovare più in fretta il suo limite sul tecnico e nelle sezioni fangose, ma in fondo non è nata per quello.

Stabilità della La Sportiva Prodigio


Sono ormai lontani i tempi in cui le scarpe concepite per le ultra-distanze erano lente e sorde. La Prodigio non fa eccezione, anzi è una delle prime della classe in questo segmento. La tomaia che prosegue fino al secondo occhiello dona stabilità e avvolgenza al mesopide. Lo stacco da terra è nella media dei modelli da tenere ai piedi per ore, 34 mm sul tallone e 28 mm verso il mesopiede. Guardandola di profilo, si apprezza immediatamente il Rocker progressivo: questo lavora in modo egregio e offre transizioni fluide, rendendola una calzatura davvero piacevole e divertente. L’intersuola morbida è un po’ meno sensibile rispetto alle altre calzature dell’offerta La Sportiva; tuttavia, esclusi i tratti molto tecnici, si comporta benissimo in tutte le altre situazioni. Facendoci quasi dimenticare di avere ai piedi una scarpa da ultra. Anche grazie a un tallone davvero molto saldo nella conchiglia ergonomica.

Protezione


Anche in questo caso è in controtendenza con le offerte a cui ci ha abituato la casa di Ziano di Fiemme. Tomaia e protezioni in TPU sono essenziali e flessibili su avampiede e mesopiede, proteggono bene dalla maggior parte degli impatti, ma meno su pietraie smosse. Il piede risulta un po’ esposto in quelle zone su sentieri tecnici che, come detto, non sono quello per cui è nata.

“Il tallone è invece molto protetto, è sagomato in modo da renderlo perfettamente ergonomico e sicuro.La pianta del piede è ben isolata perché è presente un plate protettivo molto sottile, a tutto vantaggio della sensibilità.

Capacità di ammortizzare, il futuro è nella nitro-infusione


Fino a pochi anni fa propulsione e ammortizzazione erano parole che difficilmente avremmo usato contemporaneamente per descrivere l’intersuola di una scarpa. La tecnologia della nitro-infusione, ovvero (in estrema sintesi) l’iniezione di azoto durante la produzione della schiuma, consente di alleggerire di qualche decina di grammi la calzatura donando una sensazione di piacevole morbidezza sotto ai piedi, pur non risultando mai cedevole. In fase di spinta il bello è che restituisce tutta la forza che imprimiamo, senza disperderla, anzi supportandola. Non è molto gommosa ma decisamente la più ammortizzata in casa La Sportiva. Il piede viene sostenuto e non tende ad affaticarsi. È una scarpa che consente di correre discese a tutta velocità perché dona la sensazione di riuscire sempre ad attutire gli impatti, persino i più bruschi, di tallone.

Consigliata per…


Innanzitutto, suggerisco di correre in negozio a provare la Prodigio a tutti i runner che hanno sempre considerato le La Sportiva un po’ troppo tecniche e rigide: si troveranno di fronte a un prodotto completamente nuovo, molto più facile e comodo.

“Vedo la Prodigio come una grande boccata d’aria fresca nella gamma La Sportiva. È una scarpa versatile, ammortizzata ma reattiva e molto piacevole da tenere ai piedi.”

La consiglio senza dubbio a chi intende correre gare di ultra-running su una vasta gamma di terreni, purché non eccessivamente tecnici. Pur essendo concepita per lunghe distanze, si comporta benissimo anche su trail più brevi, grazie alla sua agilità e leggerezza. Inoltre la sto apprezzando molto in quelle uscite di 2-3h dove ricerco comodità e corsa senza pensieri. Ottime per i neofiti che si approcciano al trail running proprio per la sua immediatezza e capacità di perdonare qualche appoggio sbagliato. Brava La Sportiva!

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”