Una delle eMTB più uniche e affascinanti del mercato, la Unno Mith, subisce un profondo lifting, a partire dall’integrazione del motore più desiderato e chiacchierato, DJI Avinox, per finire per un aggiornamento delle geometrie e della cinematica della sospensione posteriore
Unno aveva già annunciato l’imminente lancio di una nuova e-bike con il motore DJI Avinox, e finalmente è arrivata. Si tratta della nuova Mith, una capace e-Enduro che vanta un rapporto qualità/prezzo impressionante.
Questa nuova Unno Mith equipaggiata DJI Avinox è un vero e proprio mezzo da Enduro a pedalata assistita, con 160 mm di travel posteriore e 170 mm anteriore. Il marchio catalano mantiene la sua impronta stilistica, con linee uniche ed eleganti, ma al tempo stesso divisive, come era già capitato con la precedente generazione di questa eMTB (qui il nostro test di Unno Mith Race).

La giovane azienda guidata da Cesar Rojo continua la sua evoluzione, volendo sempre proporsi come un brad d’eccellenza nel mondo del mountain biking, dove il design è al servizio dell’estetica e della funzionalità.
L’aggiornamento della Mith non riguarda solo l’integrazione del pacchetto Avinox di DJI (coppia di 105 Nm e potenza di picco di 850 W, che passano a 120 Nm e 1.000 W in modalità Boost), con batteria integrata da 800 Wh, ma anche una rivisitazione del telaio in fibra di carbonio, compresa la cinematica della sospensione posteriore, il particolare piantone sella, e altri dettagli minori.
Il risultato è una e-Enduro dal peso contenuto, solo 21,2 kg per l’allestimento top di gamma in misura S2, un risultato incredibile considerata la presenza di pneumatici con carcassa DH, una forcella con steli da 38 mm, e una batteria da 800 Wh di capacità.


Taglie e geometrie
Tre sono le misure di Unno Mith, da S1 a S3, con piantone sella che ora è compatibile con telescopici dall’abbassamento compreso tra 150 e 210 mm (180 mm per S2). L’ammortizzatore passa sempre per una cruna ricavata nella parte inferiore del tubo verticale, con la possibilità di montare anche uno a molla (di serie ad aria).
La geometria, per ruote in configurazione Mullet, è moderna, con Reach di 430/460/490 mm, anche se rimane la difficoltà della bici ad adattarsi ai ciclisti più alti (di fatto manca la S4 che corrisponderebbe a una XL). L’angolo sterzo di di 63,5°, mentre il piantone sella è inclinato 77°. Queste le altre quote fondamentali: foderi lunghi 450 mm, stack da 624 a 658 mm, BB Drop di 30-15 mm, interasse da 1.225 a 1.302 mm.


Dettagli degni di nota
Tra i dettagli notevoli di questa Unno Mith, il rotore disco posteriore custom con fessure dedicate per il fissaggio del sensore di velocità del motore DJI Avinox. Notevole anche il morsetto integrato per il collarino sella, i parafanghi sul carro posteriore, e il sigillo in gomma nella parte inferiore del tubo piantone per evitare infiltrazioni di sporco e acqua.
All’interno del triangolo anteriore c’è spazio per una borraccia da 750 ml, la protezione del fodero basso sul lato trasmissione ha un design che minimizza i rumori causati dall’ondeggiamento della catena, mentre il cablaggio interno al telaio è tramite porte ricavate ai lati del tubo sterzo.

Allestimenti e prezzi
La nuova Unno Mith è disponibile in due allestimenti, Pro e Race, con rispettivi prezzi di 11.995 e 9.995 euro.
Il top di gamma Mith Pro monta sospensioni Fox di classe Factory (forcella Float 38 a ammo X2), trasmissione SRAM X0 AXS T-Type, guarnitura e*13 Helix Core e*spec con pedivelle lunghe 155 mm, ruote Newman Phase 30 Carbon, pneumatici Magic Mary Gravity Pro Ultra Soft/Soft, e freni formula Cura 4.

Mith Race è equipaggiata con sospensioni Fox Factory, mantenendo la stessa forcella con l’ammo che passa a Float X, le ruote sono Newman Performance 30 con cerchi in alluminio, le gomme sono Schwalbe Magic Mary Gravity Pro Ultra Soft/Soft, la trasmissione è SRAM S1000 AXS T-Type, la guarnitura è e*13 Helix Core e*spec con pedivelle lunghe 155 mm, i freni sono sempre i Formula Cura 4.
