Questo è il risultato di una preziosa collaborazione tra il governo albanese, esperti locali e internazionali, le ONG ambientaliste che hanno preso parte alla campagna Save the Blue Heart of Europe, lo IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e l’azienda di abbigliamento outdoor Patagonia.
Il Vjosa, insieme ai suoi principali affluenti, ha un corso di oltre 400 km. Dalla catena montuosa del Pindo in Grecia, dove viene chiamato Aoös, si snoda fino alla costa adriatica in Albania. Il fiume e le aree circostanti sono costituiti da diversi habitat, che grazie alla loro biodiversità hanno un ruolo importante della conservazione a livello europeo. Delle oltre 1.100 specie animali, 13 sono state valutate a rischio a livello globale da IUCN, così come altre due specie vegetali.
L’istituzione del Parco Nazionale del fiume selvaggio Vjosa protegge l’area dall’inquinamento dell’acqua e del terreno, dalla mala gestione dei rifiuti e dalla deforestazione. Inoltre, il Parco promuoverà il turismo responsabile creando risorse per le comunità locali, e contribuirà ad alleviare il problema dello spopolamento dell’area.

Cosa cambia per l’area del Vjosa
Nella prima fase, realizzata pochi giorni fa, il canale attivo del fiume riceve lo status di Parco Nazionale, in aggiunta ad alcuni terreni e alla vegetazione fluviale all’interno del canale attivo o a rischio di inondazione o erosione (oltre 400 km di lunghezza totale). L’area sarà gestita come Parco Nazionale e si prevede che sarà pienamente operativa entro l’inizio del 2024.
La seconda fase, nei prossimi anni, aggiungerà al Parco altri affluenti liberi e aree che sono parte integrante dell’ecosistema del fiume, oltre ad alcuni terreni privati.

L’istituzione del Parco Nazionale del Vjosa
Nel giugno 2022, il Primo Ministro albanese Edi Rama, il Ministro del Turismo e dell’Ambiente Mirela Kumbaro e il CEO di Patagonia Ryan Gellert si sono riuniti in una cerimonia a Tirana per siglare l’impegno a creare insieme il Parco Nazionale del fiume selvaggio Vjosa.

Ryan Gellert, CEO di Patagonia, commenta: “Questa importante collaborazione tra governo, società civile e imprese testimonia il potere dell’azione collettiva e speriamo che ispiri altri a unirsi per proteggere in modo significativo i luoghi incontaminati che ci sono rimasti. Guardando oggi le rive del Vjosa, siamo sollevati nel sapere che questo fiume eccezionale e la sua fauna selvatica saranno conservati per sempre”.