Come trovare i migliori nuovi percorsi per mountain bike usando il vostro smartphone, e quando è invece meglio seguire le regole della vecchia scuola, consultando una mappa cartacea o unendosi a un’escursione organizzata
Scoprire un nuovo itinerario è probabilmente la parte più emozionante della mountain bike. I sentieri segreti o relativamente sconosciuti sono ancora meglio.
Ma la domanda principale è: come si fa a scoprire i migliori percorsi per mountain bike?
Nel corso degli anni abbiamo sviluppato un arsenale di tecniche per aiutarvi a conoscere nuovi percorsi e a trovare quelli esistenti che non avete mai provato prima. Sia che siate nuovi arrivati in questo sport, sia che siate già esperti di ruote artigliate, ecco i modi migliori per accedere ai migliori itinerari in mountain bike.
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1 – Scaricate e imparate a usare Strava Heatmap, Komoot e Trailforks
Ideale per: Per chi non vuole fare i compiti a casa
Scaricando queste tre piccole meraviglie sul vostro telefono, avrete accesso a una grande quantità di dati, che vi mostreranno dove stanno pedalando le altre persone. Tuttavia, c’è più di un modo possibile al mondo per raggiungere il risultato finale e ognuno dei tre fa le cose in modo un po’ diverso, quindi conviene conoscerli tutti per trovare i migliori nuovi percorsi MTB.

Strava
Strava è piùun social media che una guida ai percorsi, il che significa che è meglio usarlo per vedere dove hanno pedalato gli altri. Fortunatamente, è estremamente rivelatore e può dirvi dove si trovano i migliori nuovi sentieri in base alla frequenza e alla data in cui sono stati affrontati.
Utilizzate le funzioni Heatmap e Segmenti per vedere quali sentieri sono più frequentati ed evitate quelli che hanno visto la presenza di quattro gatti nell’ultimo anno. Pure la classifica KoM/QoM di Strava è utile, perché consente di controllare i tracciati che i rider più veloci stanno cercando. È anche valido seguire alcuni ciclisti in cima alle classifiche e lasciare che vi mostrino virtualmente un posto nuovo.

Trailforks
Trailforks è una grande risorsa perché ci sono più di 600 mila sentieri i 135 Paesi elencati sul sito, e sono tutti generati dai ciclisti e attraverso le informazioni GPS del mondo reale, il che li rende super accurati. È gratuito da usare a casa sul vostro computer, ma dovrete pagare 2,49 euro al mese se volete le informazioni sul vostro telefono mentre siete a caccia di trail.
L’accesso gratuito permette in ogni caso di scaricare tutti i dati della vostra regione preferita, così da accedere sempre a ogni tipo di info, anche in modalità offline.

Komoot
Komoot è un’applicazione per la pianificazione dei percorsi e la navigazione, e come tale è ideale per seguire tour già caricati o creare qualcosa partendo da zero. Ciò significa che potete trovarvi nel bel mezzo di un viaggio di lavoro o in vacanza con la vostra famiglia, e Komoot vi proporrà insieme il percorso migliore tra i tracciati disponibili.
Per pianificare un’escursione basta aggiungere un punto di partenza e uno di arrivo sul sito web e Komoot creerà un percorso senza che voi dobbiate fare nulla di complicato. È possibile cercare waypoint o percorsi specifici e aggiungerli.
La cosa migliore di Komoot è la sua vastità, mentre funzioni come Singletrack Scale (che rivela quanto sarà tecnico un percorso) e Trail View (le immagini degli utenti del tracciato stesso) sono davvero utili. È sicuramente una buona opzione per la scoperta di posti nuovi.
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2 – Utilizzate una mappa
Ideale per: durata della batteria e aree a basso segnale, persone che odiano la tecnologia
Per i più giovani si tratta di uno strumento GPS stampato e non in streaming, mentre per chi ha più di 40 anni si tratta di una mappa cartografica. È sicuramente una tecnologia “vecchia”, ma non è da trascurare perché funziona anche quando le batterie sono scariche o non c’è segnale. Prendete quella giusta per la zona e vi indicherà strade e sentieri, e potrete usare le curve di livello per capire quanto sarà ripida quella salita o discesa. Tirate fuori il vostro telefono e fate un controllo incrociato con la mappa satellitare di Google Maps e comincerete a distinguere un singletrack da una pista forestale.
A meno che non sia una mappa ottimizzata per la mountain bike, sarà difficile distingue mulattiere irte e sconnesse da singletrack fluidi con terreno compatto, ma è in ogni caso utile per farsi un’idea su cosa ci si troverà di fronte.
Esistono app, come Gaia GPS, che permettono si sovrapporre cartografie più o meno dettagliate, anche con scala di buona precisione per l’escursionismo (1:25.000).
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3 – Chiedete al negozio di bici locale, partecipate a un tour organizzato, o usate i social media
Ideale per: Contatto umano, ciclisti che cercano qualcosa di più delle semplici curve
Un tempo si trovavano nuovi percorsi MTB andando a tentoni nei boschi fino a inciampare in un sentiero (funziona ancora). Oppure si chiedeva alla gente vera. I negozi di bici locali sono pieni di bici e attrezzature, ma anche di ciclisti amichevoli che hanno voglia di uscire e pedalare: fateci un salto e chiedete se c’è qualche uscita di gruppo a cui potersi aggregare. Certo, probabilmente cercheranno di vendervi una bici, ma potete sempre dire di no. Controllate anche i club locali e chiedete loro dove andare o se c’è qualcuno che organizza uscite guidate nella vostra zona.
I social media hanno i loro lati negativi, ma uno di quelli positivi è che offrono una vasta comunità di appassionati a cui attingere. Sia che si tratti di seguire alcuni atleti su YouTube o di controllare alcuni filmati di biker reali su Instagram, è spesso abbastanza facile capire dove si trovano gli spot più bollenti per il riding.
[foto d’apertura: Josh Letchworth / Red Bull Content Pool]