L’evento inaugurale del Red Bull Cape Fear si è svolto nell’implacabile Botany Bay di Sydney con i sedici migliori surfisti del mondo che hanno cavalcato onde di due metri attorno a uno dei reef più mortali del mondo.
CAPE SOLANDER, SYDNEY (Australia) – Nell’ultimo giorno del periodo ufficiale di attesa, le onde sono arrivate e hanno dato il via ad un evento che ha richiesto due anni di preparazione. Nonostante gli dei del surf non hanno dato ai concorrenti la possibilità di affrontare onde di tre o quattro metri, lo spettacolo non è mancato.
Ryan Hipwood e Jamie O’Brien, due tube tracker rinomati, si sono sfidati nella prima battaglia in assoluto del Red Bull Cape Fear e non hanno deluso le attese. Entrambi i surfer si sono lanciati senza paura dentro le onde, ma è stato Hipwood a cogliere il tubo più lungo e profondo. Una prestazione apprezzata dai giudici che non solo gli hanno assegnato la vittoria nella battaglia, ma anche il premio come Miglior Barrel della giornata.
“Questo evento è stata un’incredibile corsa sulle montagne russe” ha detto Ryan Hipwood. “Volevo fare qualcosa del genere da sei o sette anni e ora che l’ho fatto sono felice. Sono veramente contento di come è stato organizzato l’evento e per tutti questi surfisti di fama internazionale che sono venuti qui. Spero sia solo il primo di molti eventi così interessanti”.
La Battle 2 che ha visto Mark Mathews (AUS) sconfiggere Shane Dorian (HAW) è stata la sfida clou dell’evento. Dorian è uno dei girovaghi del surf, che prima ha girato il mondo con il World Tour al fianco di Kelly Slater mentre ora va alla caccia delle più grandi e pericolose onde del mondo, e Mathews è la mente dietro il Red Bull Cape Fear e il surfer di grandi onde più conosciuto in Australia. Una vera lotta tra titani. Entrambi i surfisti hanno concluso con punteggi simili e solo pochi centesimi hanno permesso a Mark Mathews di aggiudicarsi la vittoria.
“Questo è un giorno che non dimenticherò mai: ho fatto surf in uno dei miei punti preferiti contro quello che penso sia il più grande surfista di grandi onde di tutti i tempi, Shane Dorian” ha dichiarato Mark Mathews. “Sono veramente felice di come è andato l’evento. È stata una delle migliori giornate dell’anno e tutti stavano aspettando solo questo”.
Otto vincitori, tra cui i surfisti locali Laurie Towner, Richie Vaculik, Kirk Flintoff, Koby Abberton e Jesse Polock, si sono aggiudicati i rispettivi duelli. La lista dei vincitori si chiude con Dean Morrison che ha permesso agli australiani di fare l’en plein contro i rivali statunitensi e hawaiani.
Risultati
Battle 1 – Ryan Hipwood (AUS) HA SCONFITTO Jamie O’Brien (HAW)
Battle 2 – Mark Mathews (AUS) HA SCONFITTO Shane Dorian (HAW)
Battle 3 – Laurie Towner (AUS) HA SCONFITTO David Rastovich (NZL)
Battle 4 – Koby Abberton (AUS) HA SCONFITTO Bruce Irons (HAW)
Battle 5 – Dean Morrison (AUS) HA SCONFITTO Ian Walsh (HAW)
Battle 6 – Richie Vaculik (AUS) HA SCONFITTO Evan Faulks (AUS)
Battle 7 – Kirk Flintoff (AUS) HA SCONFITTO Jai Abberton (AUS)
Battle 8 – Jesse Polock (AUS) HA SCONFITTO Sam Macintosh (AUS)
Best of the Red Bull Cape Fear battles
Battle 1 – Ryan Hipwood (AUS) HA SCONFITTO Jamie O’Brien (HAW) Sul Red Bull Cape Fear
Red Bull Cape Fear. Il nome dice tutto. E per chi non lo sapesse è un punto spaventoso dove si rompono onde mortali. Nella baia dove il capitano Cook è sbarcato e stabilito in Australia più di duecento anni fa, il Red Bull Cape Fear è stato nel corso degli anni luogo di rovine sia per uomini che per imbarcazioni.
Un furioso Oceano Pacifico si agita e ribolle prima di lanciarsi dentro la baia contro una bassa sporgenza così affilata da impressionare gli scienziati della Gillette. In pochi secondi si forma un muro di tre metri che si schianta contro la scogliera a pochi metri trascinando con se tutto e tutti coloro che provano a cavalcarlo.