Che cosa si nasconde dietro allo sviluppo di una calzatura da running di successo come la HOKA Bondi 9?
Oramai ci conoscete…non amiamo limitarci al test su strada delle scarpe in cui mettiamo i nostri piedi, ma cerchiamo sempre di dare un piccolo valore aggiunto a ciò che scriviamo.
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A tu per tu con Bekah Broe
Abbiamo chiesto a Bekah Broe, Senior Director of Product per le scarpe Performance di HOKA, vera e propria forza motrice dietro ai successi di questo brand innovativo, di svelarci l’anima della Bondi 9.
Con Bekah non abbiamo solo parlato di caratteristiche tecniche di questo modello di grande successo tra il pubblico dei runner, ma abbiamo voluto approfondire la filosofia, la visione e la passione che guida il team di Hoka nella creazione di scarpe che stanno rivoluzionando il mondo del running.
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Il cuore di Hoka
4Running Magazine è sempre alla ricerca di storie che ispirano e che mettono in luce le persone che, dietro le quinte, lavorano con passione per rendere il mondo della corsa un’esperienza sempre più entusiasmante. Oggi, Daniele Milano Pession, noto per la sua curiosità e il suo approccio diretto al mondo della corsa, ha avuto l’opportunità di incontrare Bekah Broe, Senior Director of Product per le scarpe da Performance di Hoka, una vera e propria forza motrice dietro ai successi di questo brand innovativo. Durante la loro conversazione, Daniele ha voluto approfondire la filosofia, la visione e la passione che guida il team di Hoka nella creazione di scarpe che stanno rivoluzionando il mondo del running.
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Daniele Milano Pession: Ciao Bekah, innanzitutto grazie per aver accettato il mio invito. Sono un grande fan della corsa e soprattutto delle scarpe da running, per cui avere l’opportunità di parlare con te è qualcosa di speciale. Hoka è un brand che ha sempre suscitato la mia curiosità, in particolare per l’approccio rivoluzionario che ha avuto nel progettare le scarpe. Ma vorrei capire: cosa c’è dietro alla creazione di una scarpa Hoka? Qual è il segreto che le rende così diverse?
Bekah Broe: Daniele, grazie a te per l’interesse. La passione per la corsa è anche il mio motore, ed è ciò che ci guida nel nostro lavoro. Dietro ogni scarpa Hoka c’è un’idea precisa, ma soprattutto c’è il runner, o il camminatore. Vogliamo creare scarpe che aiutino a superare i propri limiti, che siano confortevoli e che offrano un’esperienza unica. Per noi non si tratta solo di tecnologia, ma di come tutto il sistema lavora insieme. Noi abbiamo un concetto chiamato “il cuore di Hoka” formato da tre elementi: l’ammortizzazione dell’intersuola, l’Active Foot Frame e il Meta-Rocker. Sono tre componenti presenti in ogni modello ma noi le modifichiamo a seconda dello scopo della scarpa. Ad esempio, un rocker a forma di banana permette alla scarpa di toccare il terreno più velocemente e di spingere in modo più efficiente.
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Daniele Milano Pession: Davvero interessante. Inizialmente Hoka era conosciuta per le sue intersuole oversize. Ora vedo che le scarpe mescolano diverse tecnologie. Ce lo puoi spiegare meglio?
Bekah Broe: Esatto, all’inizio eravamo focalizzati sull’oversize, ma con gli anni e ascoltando i consumatori, abbiamo capito che dovevamo sposare questa tecnologia con il comfort e le necessità di ogni runner. Adesso il nostro processo di sviluppo si concentra molto di più sull’equilibrio fra tecnologia e risposta del corpo. Proprio per questo, all’inizio del 2024, abbiamo lanciato due scarpe, opposte su diversi aspetti, la Cielo X1, una scarpa da corsa su strada, e la Skyward X, un modello più morbido. Le informazioni ottenute da queste due scarpe ci sono servite per sviluppare modelli successivi.
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Daniele Milano Pession: È incredibile come siate riusciti a far evolvere Hoka negli anni. Mi raccontavi di un team specializzato nella scelta dei colori. Come è il processo di scelta delle colorazioni?
Bekah Broe: Sì, abbiamo un team incredibile dedicato alla scelta dei colori che lavora in stretto contatto con il team di ricerca dei materiali, per trovare soluzioni innovative che soddisfino l’occhio e le prestazioni. In genere, lavoriamo sulle colorazioni un anno e mezzo prima del lancio del prodotto. Inoltre, teniamo conto dei trend del futuro. I runners di oggi sono più informati e ricercano prodotti che abbiano anche un buon aspetto e che riflettano la loro personalità.
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Daniele Milano Pession: Beh, posso dire che la scelta dei colori è fondamentale per me. Bekah, tu hai visto un’incredibile crescita di Hoka negli ultimi anni. Quando sei entrata in azienda nel 2021, le vendite trimestrali erano di 210 milioni di dollari, ora nel 2024 hanno raggiunto i 570 milioni di dollari. Qual è il tuo ruolo in questo successo?
Bekah Broe: Il mio ruolo è quello di unire la passione per lo sport, la comprensione delle esigenze del cliente e l’innovazione. Quando sono entrata in Hoka nell’ottobre 2021, le vendite trimestrali erano di 210,4 milioni di dollari, nel settembre 2024 quel numero è salito a 570,9 milioni. Il fatturato di Hoka per l’anno fiscale 2024 ammontava a 1.807 miliardi, rappresentando il 42% del fatturato della società madre Deckers.
Penso che a volte diventi difficile se si cerca di privilegiare solo la tecnologia, perché per me si tratta di capire come tutto il sistema funzioni insieme. Ed è quello che cerchiamo di fare ogni giorno con il mio team.
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Daniele Milano Pession: E cosa ne pensi degli altri brand che stanno seguendo la stessa strada, con l’ammortizzazione al massimo?
Bekah Broe: La competizione è fondamentale per l’innovazione e per offrire prodotti migliori ai runners. Ho visto che alcuni brand hanno scelto di seguire una strada di maggiore altezza della suola con un’ammortizzazione maggiore. Vedere tutte queste evoluzioni mi emoziona, ed è ciò che permette a noi, come Hoka, di continuare a rimanere all’avanguardia. È una grande opportunità per tutti, sia per noi sia per gli altri marchi. Il runner alla fine, ci guadagna sempre.
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Daniele Milano Pession: Sono pienamente d’accordo. C’è un’ultima cosa che volevo chiederti. Spesso i runner si chiedono quali scarpe sono le migliori per loro. Cosa consiglieresti ad un runner che prova Hoka per la prima volta, in particolare la Bondi 9?
Bekah Broe: Penso che ogni runner debba lasciare che il proprio corpo decida. È normale per noi marchi dare delle indicazioni, ma ogni runner è diverso e ha delle esigenze particolari. Lascia che il tuo corpo ti guidi, corri e testa le sensazioni che la scarpa ti dà. Le Bondi sono ottime per chi cerca ammortizzazione e comfort. La Bondi 9 ha un’ammortizzazione maggiore ed è più leggera. Poi, lasciati sorprendere, perché è davvero importante che la scarpa trovi il suo posto nell’armadio e, speriamo, nel cuore.
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Daniele Milano Pession: Molto bello. Grazie Bekah, e grazie per aver condiviso la tua visione con noi.
Bekah Broe: Grazie a te Daniele, è stato un piacere.
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Conclusione
L’intervista con Bekah Broe ci ha offerto una prospettiva preziosa sul mondo Hoka. Un brand che non si limita a creare scarpe, ma che vuole migliorare l’esperienza di ogni runner, un passo alla volta. L’attenzione ai dettagli, la continua ricerca dell’innovazione e la passione per la corsa sono la vera “anima” di Hoka e questo è quanto traspare nel lavoro quotidiano di Bekah e del suo team.