Testo, foto e video: Marco Melloni Canon / GoPro
Sul finale mi gioca sempre qualche scherzetto il navigatore. Questa volta per non smentirsi mi fa percorrere l’ultimo chilometro fra ripidissimi viottolini labirintici immersi nei meleti, è se mi trovassi faccia a faccia con un trattore?
Dovrei esserci, esco dall’ultima coltivazione e raggiungo il piazzale della funivia dell’Hochmuth, butto l’occhio sul piccolo prato alla sua destra, lui è lì con un paio di amici e sta piegando la sua ala, dev’essere appena atterrato.
Sono qui a Tirolo, sopra Merano, per un intervista. Lui è Aaron Durogati, Campione del Mondo di Parapendio, atleta Red Bull. Ci siamo conosciuti qualche mese fa a Verona. Sono molto contento di rivederlo nel suo luogo d’elezione, Aaron è un tipo solare e molto aperto, un po’ stupisce per uno di qui.
Decidiamo di fare l’intervista al rifugio che c’è in cima alla funivia, la giornata considerando questa estate assurda è anche bella.
“Compra solo il biglietto di andata, scendiamo in volo”, mi dice. “Ah…”
Aaron ha appena chiuso l’avventura dell’X-Pyr, una gara di parapendio sulla distanza che attraversa tutti i Pirenei dall’oceano al mediterraneo, classificandosi secondo con una performance davvero straordinaria.
Non siamo qui solo per parlare di gare però, Mr Durogati ha sposato il parapendio davvero a 360°. Per lui volare significa studiare tutti gli aspetti della disciplina attraverso ore e ore di allenamenti quotidiani per poi applicare le nozioni alle competizioni Cross Country, ACRO, Adventure, e arrivare infine a misurarsi con se stesso e gli elementi della montagna attraverso lo Speedriding.
Perché oltre ad essere uno dei paraglider più abili al mondo Aaron è anche un eccellente freerider, nonché mastro di sci.
Quando non è in giro fra un continente e l’altro il meranese volante si allena qui, sopra la sua città. Carica l’ala nello zaino, infila le scarpe da trail running, copre almeno 700 di dislivello e poi si lancia; una cosa che detta in due righe sembra banale.
Di una cosa particolare parleremo nell’intervista, un progetto specifico che ha occupato Aaron per qualche mese fino alla primavera. Un progetto ambizioso, innovativo e mediatico, espressione di tutte le potenzialità e conoscenze di questo ragazzo.
Siete curiosi di sapere di cosa si tratta? Fate bene ad esserlo ma… dovrete avere pazienza.
Sono circa le 14,30, abbiamo terminato l’intervista, Aaron è appena volato fin giù con un cliente. Riemerge dalla funivia, “Sei pronto?”
Non mi sono mai fidato né della Boeing né dell’Airbus ma voglio capire di cosa abbiamo parlato finora e Aaron sembra in grado di spiegarmelo.
Scendiamo i pochi gradini che separano la terrazza del rifugio da un fazzoletto di prato inclinato a 40°, 700m sotto c’è il punto di atterraggio di Tirolo.
La manica a vento segnala che abbiamo un leggero vento in faccia, quello che ci vuole.
Ci leghiamo, quattro passi, la vela si gonfia d’aria e…
“… sono Aaron Durogati, ti presento il mio mondo”
Il mondo di Aaron Durogati from Board.tv on Vimeo.
Leggi l’intervista esclusiva ad Aaron Durogati su www.redbull.com
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