Scegliere quella giusta è una decisione importante e costosa. Le forcelle delle MTB sono composte da tre parti principali – lo chassis, l’elemento elastico e l’idraulica – che contribuiscono tutte alle loro prestazioni, ma decifrarne i dettagli può essere difficile e la terminologia che ne deriva è potenzialmente molto confusa.
Lo chassis determina la rigidità e la robustezza di una forcella ed è un elemento di equilibrio tra resistenza alle sollecitazioni e peso. Le forcelle MTB con steli di diametro maggiore (parte superiore delle gambe) tendono a essere più robuste e meno flessibili, ma anche più pesanti. Nella maggior parte dei casi, una gamba ospita l’elemento elastico (ad aria o a molla), che sostiene il peso della bici e del biker e determina la forza necessaria per far muovere la forcella nella sua corsa. L’elemento elastico oppone resistenza alla compressione e l’idraulica, nell’altra gamba, controlla tale resistenza.
Nelle forcelle da MTB esistono due tipi principali di elemento elastico: ad aria e a molla. Le prime sono le più diffuse e sono presenti in tutte le forcelle da Trail ed Enduro. Sono leggere e il cosiddetto ‘spring rate’ (resistenza alla compressione) può essere facilmente regolato tramite la pressione dell’aria per adattarsi ai diversi pesi e stili dei biker. Le cartucce pneumatiche hanno anche una curva progressiva (vedi sezione ‘La terminologia’), che può essere “messa a punto” con riduttori di volume per fornire ulteriore progressività. Tuttavia, tendono a essere più rigide all’inizio della corsa e più morbide a metà travel rispetto alle molle elicoidali.
Lo smorzamento in compressione controlla la velocità con cui la sospensione affonda. Un maggiore smorzamento rende la forcella più solida e generalmente più sostenuta, ma può diminuire la sensibilità, rendendo la guida faticosa. La molla compressa – pneumatica o elicoidale – immagazzina energia, che viene rilasciata quando la forcella si estende di nuovo. Lo smorzamento in estensione controlla questo rilascio d’energia. La quantità di smorzamento in estensione e in compressione necessaria è legata al tasso di rigidità della molla (spring rate), allo stile di guida e alle preferenze personali del ciclista.
In questa sede ci siamo concentrati sulle forcelle progettate per il Trail Riding e l’Enduro, ma questo approfondimento è applicabile anche al Cross Country, poiché le forcelle MTB a corsa ridotta utilizzano generalmente la stessa tecnologia, solo in uno chassis più esile e leggero.
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Come è fatta
Chassis
Questo è il “telaio” della forcella, che consiste in steli (parte superiore delle gambe), testa singola (da cui il nome ‘mono piastra’), tubo sterzo, foderi e archetto (parte inferiore delle gambe), e asse. Determina quanto è rigida la forcella, così come quanto è ampio il passaggio ruota. Gli steli vanno da 35 a 38 mm, l’asse è in standard Boost da 15×110 mm.
Molla pneumatica
La molla pneumatica ad aria consente di regolare in modo semplice e veloce il grado di durezza con una pompa per sospensioni, e di solito permette di modificare la progressione nel fine corsa in modo indipendente utilizzando i distanziali di volume. Mentre la forcella si muove nella sua corsa, l’aria viene compressa nella camera “positiva” sopra il pistone, dove oppone resistenza al movimento e aiuta a sostenere la forcella. Al di sotto del pistone si trova la camera “negativa” che contrasta la camera positiva per evitare bruschi “top-out” – estensione eccessiva – quando la forcella rimbalza, e la fa sentire morbida all’inizio della sua corsa. Alcune molle pneumatiche soffrono di una scarsa sensibilità a inizio travel quando la camera negativa non funziona come dovrebbe.
Cartuccia idraulica
L’idraulica spinge l’olio attraverso le valvole per controllare la velocità con cui la forcella si comprime e si estende. Alcune forcelle hanno registri separati per la compressione e il ritorno ad alta e bassa velocità, ma l’ampiezza e l’efficacia della regolazione è più importante del numero di pomelli disponibili.
Riduttori di volume
La maggior parte delle forcelle ad aria consente di utilizzare inserti in plastica (chiamati token) per ridurre il volume della camera d’aria positiva, rendendo così la forcella ancora più progressiva e più solida verso la fine della sua corsa. Alcune utilizzano invece una molla ad aria supplementare per controllare la progressività.
La terminologia
Travel
La misura in cui gli steli (tubi superiori) scivolano nei foderi (tubi inferiori) durante la compressione. Spesso viene suddivisa in terzi: inizio (primo terzo della corsa), metà (secondo terzo) e fine corsa (ultimo terzo). Una forcella da Trail va da 130 a 150 mm di escursione, quelle da enduro si spingono sino a 180 mm.
Progressività
Un grado di elasticità della molla che “sale” man mano che la forcella si sposta lungo la sua corsa, con la forza necessaria per comprimere la forcella che aumenta in modo progressivo per l’appunto. Al contrario di una curva lineare, in cui l’aumento è costante e incrementale (quello di una molla elicoidale).
Compressione
Lo smorzamento in compressione ad alta velocità controlla la quantità di corsa utilizzata in caso di urti importanti o atterraggi violenti. Lo smorzamento a bassa velocità controlla invece la quantità di corsa utilizzata a causa degli spostamenti del peso del ciclista durante la pedalata, le curve, la frenata, e in ogni caso l’assorbimento dei piccoli urti ripetuti.
Ritorno
Lo smorzamento in estensione ad alta velocità aiuta a stabilizzare la forcella dopo una forte compressione. Lo smorzamento a bassa velocità – quello presente nella totalità delle forcelle – è invece fondamentale per preservare l’escursione utile e mantenere il contatto dello pneumatico anteriore con il terreno.
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