Non c’è dubbio che sia necessaria una motivazione in più per continuare a pedalare durante l’inverno, soprattutto se abitate nell’Italia settentrionale. Dove il freddo colpisce duro, e la sfida tecnica dei sentieri pieni di fango e delle radici – ma anche delle rocce! – assassine aumenta, così come la durata della pulizia generale post pedalata.
Vale comunque la pena di fare questo sforzo per mantenersi in forma, migliorare le proprie capacità e divertirsi in bicicletta con gli amici. Tutto ciò di cui avete bisogno è un equipaggiamento adeguato per proteggervi dalle intemperie, ed è qui che entra in gioco una giacca invernale ibrida, che sostituisce strato intermedio ed esterno.
Scegliete la giacca invernale ibrida giusta e il pensiero di sfidare gli elementi diventerà una prospettiva molto più attraente!
La giacca che soddisfa le vostre esigenze dipenderà dal tipo/ritmo di pedalata e dalla quantità di calore che generate, dalle condizioni atmosferiche in cui intendete pedalare, dal taglio che si adatta alla vostra corporatura, e da quanto siete disposti a spendere. I marchi progettano le loro giacche tenendo conto di tutti questi requisiti, per offrire traspirabilità – in modo che il sudore venga espulso invece di raffreddarsi sulla pelle – isolamento per il calore, impermeabilità al vento, resistenza all’acqua, e una vestibilità su misura.
Tuttavia, alcuni attributi vengono privilegiati rispetto ad altri, a causa dell’inevitabile compromesso: ad esempio, una maggiore protezione dal vento significa generalmente una minore traspirabilità. Utilizzando l’isolamento sintetico prodotto da Polartec, Primaloft e Gore, che sviluppano continuamente i loro tessuti per renderli più leggeri, più caldi e più traspiranti, i grandi marchi sono in grado di produrre abbigliamento invernale funzionale a una frazione del peso di una volta. Spesso sono inclusi pannelli traspiranti, prese d’aria con o senza cerniere per rilasciare rapidamente il calore in eccesso.
È bene considerare i pro e i contro di queste caratteristiche: i primi riducono il peso complessivo e consentono una maggiore libertà di movimento sulla bici, sacrificando un po’ di protezione dalle intemperie, mentre le seconde consentono di regolare rapidamente la temperatura interna ma aumentano il peso e la rigidità della giacca.
Vale anche la pena di verificare la politica di sostenibilità di ciascun marchio e il suo impegno a utilizzare materie prime e prodotti chimici ecocompatibili. Inoltre, controllate se offrono un servizio di riparazione, che non solo riduce i rifiuti nei cassonetti, ma mantiene in vita a lungo la vostra fidata giacca preferita.
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Giacca invernale ibrida: i dettagli da considerare
Cappuccio
Un cappuccio compatibile con il casco può essere una vera e propria risorsa preziosa quando il tempo cambia all’improvviso. Controllate se è elasticizzato e/o regolabile, se si adatta sopra o sotto il casco, e se rimane saldamente in posizione, perché può scivolare durante il riding. Alcuni sono dotati di visiere rinforzate che aiutano a tenere la pioggia lontana dal viso, altri ancora sono ripiegabili al di sotto del colletto quando non utilizzati.
Polsini
Il design dei polsini varia a seconda della marca e dell’uso che si intende fare della giacca. La maggior parte delle giacche da mountain bike ha polsini estesi che sono un po’ più lunghi del normale per evitare che si sollevino quando ci si piega in avanti e per coprire la parte posteriore del polso/il fondo dei guanti. Alcuni sono dotati di un elastico per tenerli stretti intorno al polso, mentre altri sono regolabili con strap in velcro.
Quello che funziona meglio per voi dipenderà dalle condizioni in cui state pedalando e da come volete che si interfaccino con i guanti. Se, ad esempio, uscite in condizioni estremamente umide o fredde, potreste voler stringere il polsino intorno ai guanti da mountain bike per tenere lontani l’acqua o l’aria gelida.
Fodera interna
Il vero cuore di una giacca ibrida, la combinazione di una fodera interna (come Polartec Alpha), nata per tenere al caldo il corpo durante le uscite più fredde in mountain bike, e una membrana isolante esterna, solitamente con proprietà antivento e con trattamento superficiale idrorepellente (come DWR, leggete in basso nella sezione Gergo utile). I capi nati per la MTB usano sovente materiali esterni robusti, antistrappo e anti abrasione, come Cordura, che portano anche a un fit comodo.
In questo modo, è possibile limitare gli strati nella parte superiore del corpo, riducendoli a un intimo tecnico e per l’appunto a un capo esterno davvero funzionale e completo. Le più recenti evoluzioni delle fodere interne che consentono il cosiddetto “isolamento attivo” aumentano la traspirabilità durante attività dinamiche ed eliminano il bisogno di togliere o aggiungere strati durante la propria performance,
Ovviamente la soluzione è meno versatile di quella che prevede intimo, maglia intermedia, e guscio esterno, con quest’ultimo che si può eliminare nel caso il clima si faccia più mite. In ogni caso, sono materiali intrinsecamente idrofobi, che resistono all’umidità e asciugano in tempi incredibilmente rapidi rilasciando continuamente il calore corporeo in eccesso prima che si accumuli causando saturazione e disagio.
Ventilazione
Molte giacche sono dotate di cerniere ai lati. Situate sotto le ascelle e spesso estese fino a metà del busto, consentono la fuoriuscita del sudore in eccesso, riducendo la condensa all’interno della giacca. Per favorire la circolazione dell’aria, sono comuni anche le prese d’aria completamente aperte o parzializzabili con cerniera, spesso posizionate a metà schiena e sui lati della giacca. Lo svantaggio di entrambe le opzioni è l’aumento del peso e della rigidità.
Tasche
La possibilità di riporre gli oggetti di valore in una tasca interna è una caratteristica utile. Controllate il posizionamento delle tasche per le mani: è possibile accedervi quando si indossa uno zaino e sono di dimensioni utilizzabili? Se sono chiuse da zip, verificatene la qualità di funzionamento e di isolamento (meglio se termosaldate).
Resistenza al vento e traspirabilità
Il livello di resistenza al vento dei tessuti varia notevolmente. Il modo migliore per verificarlo è tenere il tessuto davanti alla bocca, soffiare forte e sentire quanta aria passa. Più una giacca è resistente al vento, generalmente meno traspirante diventa. L’indice che misura la capacità di “traspirazione” dei tessuti è il MVTR (Moisture Vapor Transfer Rate), ossia la quantità di vapore acqueo che attraversa un metro quadro di tessuto traspirante in 24 ore. Maggiore il valore, più il tessuto sarà traspirante e confortevole, con valori di riferimento accettabili intorno a 15.000-20.000.
Il secondo parametro importante è il grado di resistenza al vento (CFM) che misura la capacità di limitare la dispersione del calore dal nostro corpo (minore è questo valore, maggiore è la protezione dal vento). D’altronde è noto come il vento aumenti la percezione del freddo a parità di temperatura e umidità (wind chill factor).
bluesign
bluesign è un’azienda indipendente creata per rendere la produzione tessile più sostenibile. Per ottenere la certificazione bluesign, i fornitori, i produttori e i marchi devono ridurre gli oneri ambientali complessivi dei loro capi di abbigliamento, concentrandosi al contempo sulla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, con particolare attenzione alle sostanze chimiche utilizzate.
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Gergo
Ripstop e Cordura
Il Ripstop è un tessuto esterno realizzato in filo di nylon, che lo rende più resistente agli strappi e alle lacerazioni in caso di caduta o sui rovi. Anche la Cordura è un tessuto che deriva da una lavorazione particolare del nylon, grazie al quale il materiale acquisisce una struttura a griglia ancora superiore al primo, pagando leggermente pegno per ingombro e peso.
Isolamento sintetico
Imbottitura in poliestere che intrappola l’aria calda tra le sue fibre. Ha un rapporto peso/calore più elevato rispetto alla piuma naturale, ma è più resistente all’umidità. Diventa così l’ideale per le giornate di pioggia, con umidità elevata, o per attività ad alta intensità.
Per avere un’idea del grado di calore di una giacca, è necessario considerare i grammi per metro quadro (gsm, g/m²). Di solito un isolamento di 50-100 g/m² è sufficiente per uno strato intermedio, mentre un isolamento di 100-200 g/m² saprà capace di tenervi al caldo anche durante con le temperature più rigide.
DWR
Sigla che sta per Durable Water Repellant. Si tratta di uno strato polimerico ultrasottile applicato al layer più esterno delle giacche per respingere i fluidi. Questo rivestimento impedisce alla giacca di “bagnarsi”, facendo sì che le gocce si “appallottolino” e scivolino via dalla superficie senza penetrare nel tessuto stesso.
Softshell
Tessuto flessibile, traspirante ed elastico in quattro direzioni, spesso trattato con un rivestimento DWR e dotato di una fodera in micropile.