GasGas è un marchio più conosciuto dagli appassionati di motociclismo off-road che da quelli di e-bike. Con le sospensioni sviluppate da WP e l’estetica che richiama le competizioni motocross, la GasGas ECC 6 vuole colmare il divario emotivo tra i due mondi
Il marchio spagnolo da anni è attivo nel segmento delle mountain bike a pedalata assistita. Le serie più recenti ECC e MXC, rispettivamente dedicate al Trail Riding e all’Enduro, sfruttano il pacchetto SRAM Eagle Powertrain, basato sul noto motore Brose Drive S Mag da 90 Nm di coppia e assistito da una batteria da 630 Wh. Questa è estraibile ed è protetta da una copertura in plastica che si estende in modo deciso verso il nodo sterzo, contribuendo a creare un’estetica MX polarizzante, insieme alla cover rimovibile sul tubo orizzontale.
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Nata per le gare
La colorazione rossa con grafiche bianche, tipica dei team ufficiali GasGas, fa il resto sulla ECC 6 in test, per una eMTB dalla spiccata vocazione competitiva nel mondo Enduro.
Ma non solo, perché sono tanti altri dettagli che ispirano ad aprire la manetta sui sentieri, come le sospensioni WP su base DVO e gli slogan sfacciati collocati in punti strategici sul telaio in carbonio: da ‘Look! I’m naked’ a ‘Your race my party’ passando per ‘Fast red spicy’.
Abbiamo ricevuto GasGas ECC 6 senza il pannello superiore in plastica che copre parte del top tube scendendo verso il nodo sterzo, dallo scopo più estetico che protettivo. La cover sul tubo obliquo è invece fissa e protegge in modo adeguato la batteria rimovibile.
L’estetica è più pulita e tradizionale in questa configurazione, in ogni caso facciamo un plauso al marchio spagnolo per aver pensato fuori dagli schemi. Per il resto, il telaio ha un design relativamente tradizionale, con ammortizzatore collocato di fronte al piantone sella in posizione verticale, al servizio di una sospensione a quadrilatero articolato con rocker arm.
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Sistema di trasmissione integrato
L’assistenza è fornita da un motore SRAM Eagle Powertrain, che eroga 90 Nm di coppia ed è protetto dagli urti da una robusta piastra metallica. La drive unit, realizzata su base Brose Drive S Mag, trae energia da una batteria da 630 Wh, che può essere rimossa dal tubo obliquo per essere ricaricata esternamente.
Questa è un’operazione abbastanza frequente data la sua limitata capacità e la fame di watt del motore SRAM: ha due sole modalità operative, Range per le pedalate più tranquille e i trasferimenti in gara, e Rally per dare il massimo anche e soprattutto sulle PowerStage delle competizioni Enduro a pedalata assistita.
Il pacchetto è controllato dal comando sinistro wireless SRAM Pod, e dalla centralina integrata sul tubo obliquo con display a colori. La leggibilità è buona, peccato solo per le poche informazioni visualizzate, rendendo necessario l’utilizzo dell’app SRAM AXS per il pieno controllo della bici, reggisella telescopico RockShox Reverb AXS da 170 mm e trasmissione X0 Eagle AXS T-Type inclusi.
Il pacchetto completo SRAM Eagle AXS Transmission abilita anche la modalità di cambiata completamente automatica insieme al motore, un’aggiunta che può piacere o meno, comunque disinseribile.
Sospensioni WP powered by DVO
Le sospensioni della GasGas ECC 6 sono il risultato di una collaborazione tra WP e DVO. Il secondo è un marchio da tempo attivo nel mondo della mountain bike, mentre il primo ha contribuito con la sua tecnologia Cone Valve, destinata a migliorare la sensibilità delle sospensioni.
La forcella WP DVO Onyx D1CV OTT da 170 mm combina la regolazione della compressione alle alte e basse velocità con quella del solo ritorno low speed, oltre naturalmente alla pressione dell’aria.
L’ammortizzatore a molla WP DVO Jade X VC, che controlla 160 mm di escursione al posteriore, è meno tradizionale e presenta una camera d’aria aggiuntiva che consente di gestire con precisione la progressione finale in base al peso del ciclista.
Se da un lato questo rende la sospensione posteriore molto capace e versatile, dall’altro non è così intuitivo da impostare per i principianti. Abbiamo scaricato la guida dal sito di GasGas e ci siamo presi il nostro tempo per la messa a punto delle sospensioni.
On The Trail
Dopo aver cucito la ECC 6 su di noi, abbiamo iniziato a prendere confidenza con la “complessità” del pacchetto formato dal motore e dalla trasmissione elettronica.
Il primo approccio ha iniziato a mostrare quello che diventerà più evidente nel corso del nostro test: la eMTB GasGas pone il ciclista in una posizione di pedalata comoda e bilanciata tra i punti di appoggio. Il motore Eagle Powertrain, in modalità Range, assicura un supporto morbido e costante, oltre che un’eccezionale silenziosità operativa.
Quando si passa da pendenze moderate su terreni scorrevoli a rampe più ripide con fondo scavato, si rende necessario usare il supporto Rally. È un vero peccato avere due sole modalità di supporto, e non una terza intermedia quando si vuole solo uscire indenni da situazioni complicate senza mettere in campo un approccio aggressivo e/o racing.
In ogni caso, il motore in modalità Rally spinge in modo vigoroso e fluido, con quella naturalezza che gli utenti del pacchetto Brose Drive S Mag – e derivati – conoscono bene. Se non fosse ancora chiaro, GasGas ECC 6 nasce per le competizioni, e il sistema di trasmissione integrato SRAM riesce a dare il meglio sia per prestazioni sia per personalizzazione.
Le sospensioni, come anticipato, richiedono il giusto tempo per essere messe a punto, ma una volta raggiunto l’obiettivo, funzionano in modo sensibile e preciso. Garantiscono non solo performance elevate quando richiesto, ma anche un comfort sopraffino durante le tranquille risalite, comprese quelle dei trasferimenti nelle gare Enduro a pedalata assistita.
Chi vuole, può “osare” con la modalità Autoshift del pacchetto SRAM, che dimostra di funzionare relativamente bene su pendenze moderate e terreni scorrevoli. Sulle salite tecniche, il sistema integrato motore-trasmissione è ancora immaturo, faticando a inserire il rapporto corretto nei rapidi cambi di pendenza e terreno. È meglio escluderla e passare alla modalità manuale, mentre il cosiddetto “coast shifting”, in altre parole la cambiata automatica in discesa quando non si pedala, sfrutta algoritmi più efficienti, togliendo spesso e volentieri le castagne dal fuoco.
In poche parole, il motore fa girare la catena e quindi aziona il cambio per variare rapporto al posteriore, in previsione di curve e ostacoli, senza correre il rischio di toccare con i pedali so radici o rocce, essendo le pedivelle in una posizione orizzontale stabile. Tanta roba davvero!
La guida è intuitiva e composta, più stabile che agile. Questa GasGas ECC 6 preferisce correre veloce su sentieri tecnici e relativamente dritti che su quelli stretti e tortuosi. Questo dipende sia dalla geometria sia dal funzionamento delle sospensioni: è una eMTB che incoraggia una guida da “schiacciasassi”, poco attiva. Ogni cambio di direzione e ogni compressione richiedono uno sforzo superiore rispetto a dirette concorrenti più svelte e giocose.
In ogni caso, sui percorsi più ripidi, l’avantreno alto ispira una grande fiducia, mentre la forcella è controllata nella gestione dei suoi 170 mm di escursione. Con il giusto setup, questa GasGas ECC 6 si rivela capace di perdonare molto al biker, assorbendo senza sforzo gli urti più importanti e quindi facilitando il mantenimento della linea, senza scomporsi, a tutto vantaggio della performance in gara, soprattutto sulle discese più lunghe dove a volte la concentrazione viene meno.
Il rovescio della medaglia di un avantreno così alto – 663 mm di stack in taglia M – è la necessità di caricare in modo deciso l’avantreno nei cambi di direzione rapidi e in sequenza, per tenere la linea corretta.
Per chi è
Questa GasGas ECC 6 sicuramente piacerà ai biker di estrazione motociclistica off-road per il suo stile audace e ispirato alle competizioni. È una eMTB votata alle gare Enduro, che ispira grande fiducia e proprio per questo può anche rappresentare una valida scelta per i principianti.
Il morbido e fluido ammortizzatore posteriore, la posizione di pedalata, insieme alla modalità di cambiata automatica, portano il comfort complessivo a un livello sorprendente su una e-bike dall’animo altrimenti racing.
È una bici tremendamente stabile sui percorsi dritti e veloci, ma dovrete lavorare sodo sui terreni ripidi e tecnici per compensare questa velocità extra.
Cosa ci piace
- Geometria che ispira fiducia
- Colorazione e dettagli d’ispirazione motociclistica
- Comfort elevato
- Stabile alle alte velocità…
Cosa migliorare
- …ma poco maneggevole sui percorsi guidati
- Autonomia ridotta
- Solo tre taglie
GasGas ECC 6: specifiche
- Telaio: GasGas ECC carbon, 160 mm
- Ammortizzatore: WP DVO Jade X VC Coil
- Forcella: WP DVO Onyx D1CV OTT, 170 mm
- Trasmissione: SRAM X0 Eagle AXS T-Type 1x12v
- Guarnitura: SRAM X0 Eagle E-MTB T-Type 160 mm, 34d
- Cassetta: SRAM XS-1295 T-Type, 10-52d
- Freni: SRAM Code RSC, 220/200 mm
- Ruote: NewMen Evolution SL E.G. tubeless ready
- Pneumatici: Maxxis Assegai Exo+ MaxxGrip TR 29×2,5”/Minion DHR II DD MaxxTerra TR 29×2,4”
- Cockpit: NewMen Evolution 40 mm/Advance 800 mm
- Reggisella telescopico: RockShox Reverb AXS, 170 mm
- Sella: Selle Royal Terra Ridon X5
- Motore: SRAM Eagle Powertrain, 250 W/90 Nm
- Batteria: SRAM Eagle Powertrain, 630 Wh
- Controlli/display: SRAM Eagle Powertrain AXS Bridge
- Taglie: S, M, L
- Peso: 24,60 kg (M senza pedali)
- Prezzo: 9.999 €
Geometria
- Angolo sterzo: 64°
- Angolo sella: 75°
- Carro: 465 mm
- BB Drop: 31,5 mm
- Interasse: 1.294 mm
- Reach: 475 mm
- Stack: 663 mm
[foto: Cristiano Guarco | biker: Francesco Marchese | spot: Monte San Vito Trail Area]