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Free your Journey, alla scoperta della valle dell’Hunza

di - 07/01/2025

hunza valley salewa
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Sci alpinismo e cambiamenti climatici: il progetto “Hunza” ha portato gli atleti del team Salewa, Yannick Boissenot & Arnaud Cottet in Pakistan

La Valle dell’Hunza

La Valle dell’Hunza, l’area a nord del Pakistan attraversata dall’omonimo fiume e caratterizzata da paesaggi mozzafiato e una cultura poliedrica, è la cornice unica scelta da Yannick Boissenot e Arnaud Cottet, atleti del team Salewa, per intraprendere la loro avventura di sci alpinismo nella primavera 2024.

E’ nella regione del Gilgit-Baltistan, a circa 100 km dalla città di Gilgit, che si trova la valle circondata da alcune delle montagne più alte del mondo, tra cui il Rakaposhi (7.788 m), la vetta Ultar Sar (7.388 m) e il Diran Peak (7.266 m). Ed è qui che i due amici hanno deciso di andare alla ricerca di canaloni immacolati, di vie per tracciare nuove discese e continuare a provare quel senso di libertà che li spinge da sempre ad andare oltre, fedeli al motto “Free Your Journey”. Ed è proprio questo lo spirito che ispira la nuova collezione da sci alpinismo Sella Free di Salewa, che i due atleti hanno potuto testare in anteprima durante la loro incredibile avventura.

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L’idea è nata da Yannick e dal suo amico Julien “Pica” Herry, grande conoscitore della Valle dell’Hunza nonché guida alpina e fondatore della ONG “Zom Connection” che ha l’obiettivo di promuovere gli sport di montagna in Pakistan e, grazie al sostegno di alcuni operatori locali, fornire attrezzatura adeguata alla popolazione delle valli settentrionali del Paese per vivere e sopravvivere in questi luoghi. Dalla loro passione ed entusiasmo contagiosi si è convinto ad unirsi anche Arnaud che, insieme a un gruppo di esploratori locali, sono partiti alla scoperta di questa area.

Insieme hanno vissuto delle esperienze uniche, dando vita a uno scambio culturale di grande impatto, toccando con mano, fin dall’inizio gli effetti che il cambiamento climatico sta portando all’ambiente, in particolare montano, obbligandoli a una costante capacità di adattamento nel rispetto della montagna e della loro sicurezza.

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Il viaggio

L’avventura è iniziata la mattina del 25 aprile 2024. Punto di partenza: Islamabad, capitale del Pakistan. Da qui, un viaggio di 20 ore tra frane, strade interrotte e polizia a fungere da scorta per permettere ai due atleti del team Salewa di raggiunger il primo campo di acclimatamento nella valle dell’Hunza. Una volta a destinazione, Yannick e Arnaud si sono subito resi conto che – a causa delle temperature elevate – il manto nevoso era troppo instabile e i pendii che avevano scelto di ridiscendere non erano più percorribili. E’ stato quindi necessario riorganizzare immediatamente il programma che li ha visti coinvolti in nuove discese. Così l’itinerario inizialmente previsto, che li avrebbe visti sciare in una valle nei pressi del passo Khunjerab, andava da subito rivisto.

Il team si è quindi diretto verso il campo base a nord del Rakaposhi, sotto le pendici della montagna alta 7.788 m, dove si trovano alcune pareti più basse, potenzialmente percorribili con gli sci. Dopo una giornata di esplorazione, il gruppo ha raggiunto uno splendido pendio che confluisce nel Rakaposhi. Nel buio della notte, la ricerca di canaloni ancora immacolati ha condotto Yannick Boissenot e la guida alpina del posto verso la vetta. Al mattino, i due atleti hanno avuto la fortuna di trovare una nuova linea di discesa strepitosa con condizioni ambientali pressoché perfette per ritornare al punto di partenza. La pazienza era stata finalmente premiata! Insieme al gruppo, hanno ridisceso poi la parete rocciosa verso il campo base: un momento assolutamente indimenticabile.

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Dopo questa impresa, il gruppo si è diretto verso la Valle di Naltar per raggiungere l’ultimo campo base, con l’obiettivo di sciare lungo canaloni tra i 4.000 e i 5.000 metri di altitudine. Le alte temperature avevano però cambiato la loro morfologia, spazzandoli via e trasformandoli in ampie distese. Data quindi, nuovamente, l’impossibilità di procedere, gli atleti hanno dovuto tornare a Karimabad senza aver centrato l’obiettivo. Qui Yannick e Arnaud si sono fermati ancora qualche giorno per donare alla popolazione l’attrezzatura Salewa utilizzata in questa avventura e godere dell’ospitalità delle persone del posto.

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Come cambia l’inverno

L’esperienza dei due atleti Yannick Boissenot e Arnaud Cottet è un chiaro esempio di come il cambiamento climatico stia influenzando gli sport di montagna. Lo sci alpinismo, in particolare, è gravemente condizionato dall’incertezza legata alla presenza o meno di neve e dall’impossibilità di prevedere le condizioni del manto. Questo richiede, a chi pratica questi sport invernali, una maggiore predisposizione all’adattamento – proprio come hanno dimostrato i due atleti durante il loro viaggio nella Valle dell’Hunza.

I due atleti Yannick Boissenot e Arnaud Cottet

Montagne, avventure e discese sulla neve fresca. Queste sono le tre passioni che accomunano i due atleti del team Salema, Yannick Boissenot e Arnaud Cottet.

Lo svizzero Arnaud Cottet è cresciuto tra le montagne, scia da quando è in grado di stare in piedi sulle proprie gambe e, da allora, ha passato tutta la sua vita ad esplorare il mondo sugli sci.

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Yannick Boissenot, oltre a essere un talentoso freerider, è anche un cameraman e fotografo di montagna. Dalle Alpi alle Rocky Mountains, dall’Alaska all’Iran e ora in Pakistan, con la telecamera riprende le sue avventure in giro per il mondo e le trasforma in sequenze di immagini e video di alta qualità. Grazie a questo suo talento, anche il suo viaggio nella Valle dell’Hunza è diventato un film in uscita a metà dicembre 2024.

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Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.