Le belle e lunghe giornate sono un richiamo irresistibile ad incamminarsi lungo i sentieri alpini, alla ricerca di panorami mozzafiato, aria fresca e pulita e quella natura che la maggior parte di noi cittadini riesce quasi solo a sognare.
Per chi ama l’hiking, Bormio, è una località che ha tantissimo da offrire: vette panoramiche, valli selvagge, itinerari per ogni livello di difficoltà e strutture dove poter sostare per un pranzo o un pernotto.
Eccovi allora la proposta di un percorso di media difficoltà, siete mai stati in Val Viola?
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L’itinerario dopo la sistemazione dello scorso anno è molto semplice e affrontabile anche in mtb/ebike da ciclisti un po’ esperti, parliamo di circa 17-18 km A/R con 900-1000 metri di dislivello positivo complessivi. Circa 3h di salita secondo le tabelle sentieristiche Cai.

Dal parcheggio di Altumeira si ritorna verso Arnoga per circa 200 m e, al bivio, si imbocca la strada che scende a valle verso le Baite Minestra.
Il percorso si collega con il tracciato N 293, diviene pianeggiante e prosegue verso ovest per un buon tratto, costeggiando il torrente Viola fino alla Baita Caricci. Da qui un ponte permette l’attraversamento del corso d’acqua. Si sale verso destra e sale a zigzag su un ripido pendio cespuglioso, dove si gode una vista vertiginosa su una profonda forra scavata dal torrente Viola. In cima al dosso si oltrepassa un pianoro fino a raggiungere il Rifugio Federico in Dosdè. Proseguendo su un tratturo tra magri pascoli ci si addentra nella valle.

A quota 2.200 m ci si trova ad un bivio, con il ramo di sinistra che porta al il Bivacco Caldarini. Si prosegue invece verso destra, lungo i sent. N 208 N 292 che attraversano la Val Cantone di Dosdè, sino a raggiungere, il Passo e la Capanna Dosdè, ora chiamata anche capanna Braulio in onore dell’intervento di ristrutturazione sostenuto dal brand e inaugurata lo scorso autunno. Da qui la vista sui ghiacciai circostanti è grandiosa.

Avete ancora energia?
Dal passo Dosdè è inoltre possibile, oltre che scendere in val d’Avedo (Valgrosina), salire alla cima di Saoseo. Il percorso è privo di un vero sentiero, solo tracce e segnalato da ometti soprattutto nella prima parte. Presenta un tratto con una cengia in parte esposta sul lato sudovest, per evitare i grossi gendarmi di cresta, con brevi passi di I/II° adatti solo ad escursionisti esperti/alpinisti (classificato come PD- nella scala alpinistico escursionistica). Quest’ultimo itinerario è da effettuarsi in assenza di neve o ghiaccio nel tratto citato, a meno di avere l’attrezzatura adatta. In presenza di neve è possibile bypassare i gendarmi rocciosi sul lato orientale. Per la cima sono poco più di 400 metri di dislivello ed è raggiungibile in circa un’ora o poco più dalla Capanna Dosdè/Braulio.

La variante
Sia all’andata che al ritorno (ma in questo secondo caso è meno facile da imboccare) è possibile fare una deviazione ad anello verso il Bivacco Caldarini, aggiungendo circa mezz’ora di tempo e un centinaio di metri di dislivello.