La natura quasi invisibile di Tyre Invader è forse l’aspetto più piacevole di un inserto protettivo che riduce il rischio di tagli sulle gomme e pieghe/crepe sui cerchi, senza dimenticare la relativa facilità nel setup e nel montaggio.
Tyre Invader
Il brand elvetico – fondato dall’italiano Alberto De Gioannini – è entrato nel mondo degli inserti per pneumatici tubeless con la sua originale soluzione. Tyre Invader è caratterizzato dal particolare design a striscia, basato su schiuma EVA ad alta densità, che Effetto Mariposa afferma di riuscire ad assorbire urti e vibrazioni, ma non il lattice.
Numerose sono le versioni, per soddisfare ogni utilizzo dal ciclocross al gravity, secondo la combinazione di cerchio e pneumatico. Noi abbiamo provato Tyre Invader 55, perfetto per una gomma da 2,4” di sezione montata su un cerchio tubeless con canale interno da 30 mm (trovate le indicazioni per la scelta del giusto inserto sul sito www.effettomapirosa.eu). Nel complesso sono cinque le opzioni, da 35 a 60, con pesi indicativi da 48 a 92 grammi (pneumatico 29er). Il nostro Tyre Invader 55 pesa 65 g alla bilancia.
Setup
Il montaggio è relativamente semplice, con un pratico video che illustra la procedura passo dopo passo disponibile sul sito di Effetto Mariposa. Nel complesso la procedura è meno complicata rispetto ad altri inserti, necessitando comunque di una buona pratica e soprattutto manualità.
Si inizia tagliando Tyre Invader secondo il diametro ruota (da 26 a 29”), legando poi le estremità con una coppia di fascette da elettricista. Poi lo si colloca all’interno dello pneumatico, con un tallone già aderente, prima di far aderire anche il secondo. Alla fine si aggiunge il sigillante necessario attraverso la valvola. Il consiglio è di aumentarne il quantitativo di circa 30 ml, infatti l’inserto ha una superficie che viene bagnata dal sigillante, diminuendone la quantità utile per la riparazione di eventuali fori e tagli.
Le aperture interne a forma di scritta – tagliate al laser – permettono al liquido di muoversi liberamente all’interno della gomma, un punto a favore della soluzione Effetto Mariposa rispetto ad altri inserti solido a forma di salsicciotto. Un altro vantaggio più evidente è la capacità di non assorbire sigillante, con Tyre Invader che promette di resistere integro nel tempo oltre a lasciare libero il liquido di agire.
On The Trail
Abbiamo effettuato le nostre prove con diverse combinazioni cerchio/gomma, il primo in carbonio o in alluminio ma sempre con sezione interna da 30 mm, la seconda in versione più o meno robusta per trail riding o enduro, con dimensione di 2,4”. Entrambe le configurazioni erano nuove, con risultati analoghi: Tyre Invader ha sempre svolto bene il suo lavoro nel proteggere fianchi e cerchio da compressioni estreme dovute a urti di grossa entità, preservando l’integrità di entrambi ed evitando così sia di pizzicare i primi sia di danneggiare irrimediabilmente il secondo.
Abbiamo usato pressioni d’esercizio leggermente inferiori a quelle abituali, nell’ordine di 0,2/0,3 bar in meno sia all’anteriore sia al posteriore. Questo per evitare un effetto “rimbalzo” e quindi un peggioramento nel feeling alla guida.
In termini di maneggevolezza sono state poche le differenze avvertibili. Al posteriore addirittura sembra di non avere alcun inserto all’interno, con un leggero miglioramento del grip dovuto a una superiore capacità del battistrada di mordere il terreno, dovuto alla pressione leggermente ridotta. Invece all’anteriore si percepisce una leggera perdita di intuitività e rapidità nella guida, oltre a un supporto meno stabile in curva, soprattutto sulla trail bike con pneumatico dalla spalla più sottile e ingenerale più leggero. In questo caso però la sicurezza che regala, quando si affrontano direttamente ostacoli naturali come rocce e radici, è impagabile, non dovendosi preoccupare di forature o colpi devastanti ai cerchi in grado di rovinare il divertimento in sella.
La natura quasi invisibile di Tyre Invader è forse l’aspetto più piacevole di questo inserto protettivo, riducendo il rischio di tagli sulle gomme e pieghe/crepe sui cerchi, senza dimenticare la relativa facilità nel setup e nel montaggio. Infatti, una volta montati, ci si scorda velocemente della loro presenza, almeno fino al momento di montare pneumatici nuovi e/o ripristinare il sigillante.
Info: www.effettomariposa.eu