Eravamo già rimasti piacevolmente sorpresi dalle possibilità di Crans Montana come destinazione per il turismo tradizionale. Questa volta sono partito alla scoperta del potenziale mountain bike tra gli iconici giganti alpini della Svizzera
Una gemma nascosta
Sia che si cerchi l’adrenalina nei tracciati Enduro con 2.350 metri di picchiata negativa sino al fondovalle, sia che si voglia pedalare tranquillamente lungo nove pittoreschi laghi, Crans Montana stupisce continuamente con le sue viste panoramiche su vigneti, cime innevate, foreste, laghi, prati alpini e persino un ghiacciaio! È una gemma nascosta che si distingue dalle più grandi e note destinazioni per mountain bike.
Se cercate avventure da vivere in alta quota, grandi montagne, aria fresca e discese che durano giorni, difficilmente riuscirete a trovare una destinazione per mountain bike migliore di Crans Montana, in Svizzera. Con una quantità epica di bellissimi sentieri e un bike park, non è una sorpresa che l’Enduro World Series si sia svolta in questa regione, che quest’anno ospiterà la Coppa del Mondo Cross Country come antipasto dei Mondiali MTB in programma nel 2025.
Questa nostra avventura off-road è un assaggio delle delizie che la zona offre

Cambio di programma
Crans Montana è situata su un altopiano soleggiato sopra la Valle del Rodano, rinomata per i suoi panorami mozzafiato e i vasti vigneti che producono gran parte del vino svizzero. Mentre le maestose cime innevate dominano l’orizzonte, questa località offre la possibilità di andare in mountain bike su sentieri alpini già a maggio a 2.500 metri di altitudine.
Tuttavia, quest’anno un inverno insolitamente lungo ha reso inaccessibili le sterrate al di sopra del centro abitato, con gli impianti di risalita chiusi per troppa neve. Questa sfida inaspettata ha dato una svolta al nostro tour in mountain bike orientato all’Enduro. Inizialmente deluso, temevo che ci aspettassero giorni monotoni su semplici sentieri mangia & bevi. Con il senno di poi, mi sbagliavo di grosso: questa situazione ha solo rafforzato la mia fiducia nelle infinite possibilità di questa altrimenti rinomata destinazione turistica del Vallese.
– Leggi anche: In bici a Crans Montana? Si può fare!



Mountain Bike per ogni gusto
Crans Montana offre una vasta rete di 268 km di sentieri e percorsi fuoristrada adatti a vari livelli di mountain bike. Una caratteristica notevole è l’armonia tra escursionisti e ciclisti sui sentieri. Esiste una cultura del rispetto reciproco, con gli appassionati di mountain bike incoraggiati a rallentare e a salutare gli escursionisti. Questo approccio crea un’atmosfera positiva per tutti gli utenti dei percorsi fuoristrada e contribuisce a garantire la loro accessibilità anche in futuro.
L’area vanta splendidi tracciati con dislivelli minimi lungo laghi panoramici e ampie sterrate ghiaiate, perfetti per passeggiate tranquille, ciclisti alle prime armi, e famiglie con bambini. Ci sono anche percorsi dedicati alle E-bike, mentre i più allenati amanti del Cross Country possono godere di salite ad altitudini più elevate, ricompensate da deliziose discese su sentiero. In attesa che sia inaugurato il nuovo e sfidante circuito XCO per la tappa di UCI Mountain Bike World Series 2024, in programma dal 21 al 23 giugno.
Per gli amanti dell’adrenalina, tramite impianti di risalita sono accessibili tre impegnativi tracciati Gravity, che offrono tutto quello per divertirsi tra curve spondate, salti, drop e sezioni northshore costruiti a regola d’arte.
In alternativa, è possibile avventurarsi più a valle su innumerevoli e impegnativi percorsi naturali, alcuni sapientemente adattati al mountain biking dal gruppo di trail builder locali.
Grazie alla soleggiata vallata che circonda Sierre, in questa regione si può pedalare in fuoristrada fino a dieci mesi all’anno. Questo permette persino di scegliere tra sci e mountain bike durante una vacanza invernale: un vero dilemma!

Accesso ai tracciati
Con la My Explorer Card, la tessera fornita a chi soggiorna in una delle numerose strutture convenzionate di Crans Montana, i visitatori possono utilizzare gratuitamente gli autobus e gli impianti di risalita in bassa stagione (a tariffe ridotte in alta stagione), facilitando l’esplorazione di percorsi in quota senza costi aggiuntivi.
Dopo una giornata di esplorazione, la funicolare di Sierre – che fa da servizio pubblico – consente un comodo ritorno a Crans-Montana, oltre a rappresentare la via d’accesso privilegiata al comprensorio grazie alla sua vicinanza con la stazione ferroviaria.
Senza dimenticare il servizio di bus Resabike, che rende facile il trasporto delle biciclette nella Valle del Rodano, consentendo di esplorare a fondo la regione, che comprende anche le rinomate località di Verbier e Zermatt. Questa eccezionale combinazione di accessibilità e convenienza apre un vero mondo di possibilità.

La guida
La nostra entusiasta guida Julien Paganelli, fondatore di BikeVS.CH, ci ha condotto lungo un’ampia e varia selezione di sentieri, da quelli più noti a quelli più nascosti e impegnativi, “only for local”.
Lo slogan di Julien è chiarissimo: “Godetevi i sentieri come fanno i locali”. Ha eseguito un magnifico lavoro di “taglia & cuci” nel repentino cambio di programma a causa della neve in quota che rendeva inaccessibili i trail del Bike Park e comunque tutti quelli alle quote più alte. È riuscito nell’impresa – non facile, tanto di cappello quindi! – di collegare abilmente i sentieri, facendo in modo che non solo imparassimo di più sul comprensorio di Crans Montana, ma che fossimo anche preparati per ogni discesa.
Julien ci ha anche fornito preziosi consigli per migliorare le nostre capacità, indipendentemente dal nostro livello, come ogni guida MTB che si rispetto. La sua professionalità ha rafforzato la nostra convinzione del valore indispensabile di avere una guida su questo tipo di terreno, cosa che – purtroppo – molti appassionati non prendono in considerazione durante le loro vacanze in bicicletta.
Cosa ricordare

Molti sono stati i luoghi e i momenti da ricordare nel nostro viaggio di quattro giorni alla scoperta dell’offerta mountain bike di Crans Montana.
Ad esempio, durante uno dei nostri tour pedalati, abbiamo dovuto attraversare una strettissima galleria dopo un tratto esposto. Non è stato semplice, dovendo smontare la ruota anteriore per piegare il manubrio e ridurre così l’ingombro laterale della bici nel suggestivo attraversamento. Le lampade frontali – fornite da Julien – e l’assistenza delle torce dei nostri smartphone ci ha aiutato in questa divertente e memorabile impresa. Un passaggio poco amato da chi soffre di claustrofobia, ma perfetto per gli amanti dell’avventura in ogni sua forma.
Emozionante anche la visita sull’anello XCO in costruzione a monte dell’abitato di Crans Montana, percorrendo in anteprima alcuni tratti di quello che è diventato uno dei tracciati più impegnativi di sempre del massimo circuito mondiale dedicato alla disciplina regina della mountain bike.

Gli avevamo già assaporati l’anno scorso, durante la nostra più tranquilla visita a misura di trekking, quest’anno invece abbiamo pedalato più volte lungo i “bisse”, fin dal XIV secolo veri e propri emblemi storici del paesaggio vallesano.
La costruzione di questi canali di irrigazione consentiva, all’epoca, di trasportare l’acqua da una sorgente lontana alle coltivazioni. Oggi, questi “bisse” sono diventati un’attrazione unica nel cuore delle Alpi Svizzere: magnifiche passeggiate su pendii dolci, che permettono di scoprire una natura incontaminata e panorami eccezionali.
Un’altra impresa emozionante e adrenalinica è stata l’attraversamento del ponte “butanese” che scavalca – con i suoi 134 metri di lunghezza – il letto del fiume Illbach, nella foresta di Pfyn-Finges. Un passaggio che colpisce nel cuore, per le bandiere colorate che costeggiano il ponte su tutta la sua lunghezza. Per poi proseguire in discesa verso il fondovalle su un bellissimo sentiero immerso prima nei boschi e poi costeggiando ampi pascoli.



In un paio di occasioni siamo transitati lungo il bel lago nei pressi di Sierre, dove ci siamo fermati godendo dell’ampia area a disposizione della comunità locale, per bere qualcosa grazie al bar ristorante, rilassarsi sul prato, e fare un tuffo in acqua, prima di prendere nuovamente la funicolare per risalire a Crans Montana.
Dulcis in fundo, non è potuta mancare la degustazione di vini locali presso la Cantina Le Tambourin, che avevamo già conosciuto l’anno passato… la visita ci ha risvegliato piacevolissimi ricordi, con il plus questa volta di un memorabile pranzo finale a base di fondue di carne innaffiata dal nettare degli dei!


Un grazie a…
Tutto lo staff di Crans Montana – compresi Marco Acher, Chloé Gapany ed Evan Pasquini – per la perfetta macchina organizzativa.
L’ottima guida, nonché grande rider e piacevolissima persona Julien Paganelli, e il suo assistente Gregory Corti, di BikeVS.CH che ci hanno accompagnato per quattro intensi e appaganti giorni di riding.
La perfetta ospitalità della struttura Colorado Riders Chalet Lodge che ci ha coccolato dall’inizio alla fine.
La deliziosa chiusura con la degustazione e pranzo presso la cantina Le Tambourin, nel cuore dei vigneti del Vallese.
Le belle e comunicative foto di Patrick Gueller e Alexis Feuillet che ci hanno accompagnato nelle giornate di venerdì e domenica.
I compagni d’avventura Arnaud Larrandaburu (Big Bike, Francia), Danny Milner (Mountain Bike Rider, Regno Unito), Michelle Zacht (CycleWorld, Olanda) e Simone Hozgerr (Ride, Svizzera).

Tutte le info su Crans-Montana
Consultate la pagina ufficiale della destinazione elvetica: www.crans-montana.ch/it/
[foto: Alexis Feuillet e Patrick Gueller]