Se siete alle prime armi con la mountain bike o avete bisogno di un ripasso, questi consigli essenziali vi aiuteranno a evitare gli errori più comuni in materia di setup delle sospensioni e a ottenere il massimo dalla vostra MTB
Con così tanti pomelli, levette e valvole, può essere difficile sapere da dove cominciare per la regolazione di forcella e ammortizzatore, e molti sbagliano proprio le basi. Ma oltre alla messa a punto essenziale, ci sono altri errori comuni che i biker commettono.

1. Sag sbagliato
La regolazione del Sag è la prima e più importante operazione nella configurazione delle sospensioni. Il Sag – o affondamento statico – è la quantità di corsa delle sospensioni che una bicicletta utilizza quando è compressa sotto il peso della bici e del ciclista.
Il Sag consente alle ruote di spostarsi verso il basso e di allontanarsi dalla bici quando si affronta un drop o un salto, o si passa sopra una buca.
Questo crea trazione e dà spazio allo smorzamento della compressione per ritardare il movimento della sospensione. Se questo sembra importante, è perché lo è!
Le sospensioni sono efficaci perché sono progettate per mantenere il più possibile le ruote a contatto con il terreno, offrendo un’aderenza ottimale e costante tra gli pneumatici e il suolo.
Se la sospensione è troppo rigida (Sag ridotto), il contatto con il terreno sarà compromesso.
E se, al contrario, il Sag è esagerato?
Un affondamento statico eccessivo significa che la pressione dell’aria è troppo bassa o la molla è troppo morbida. La bicicletta utilizzerà un’escursione eccessiva, il che significa che, nella migliore delle ipotesi, la sospensione risulterà pigra e poco reattiva.
La geometria dinamica della bicicletta, ovvero la sua configurazione durante la guida, non sarà ottimale. Nel peggiore dei casi, questo può portare a una guida pericolosa, all’urto dei pedali contro il terreno e al danneggiamento dei componenti della sospensione.

Qual è il Sag corretto?
I produttori di sospensioni e telai vi diranno qual è il Sag ottimale per i loro prodotti.
In linea di massima, si consiglia di utilizzare circa il 25% per la forcella e circa il 30% per l’ammortizzatore. I diversi livelli di escursione, lo stile di guida, la tipologia della bici e le preferenze personali influiscono su questi valori. Ma se si inizia da qui, si può passare a una messa a punto più morbida o più rigida, una volta che ci si è abituati a queste impostazioni.
Le sospensioni pneumatiche di solito utilizzano una pompa per ammortizzatori e una valvola Schrader per modificare la pressione d’esercizio, agendo con precisione grazie al manometro integrato.
Le sospensioni a molla elicoidale richiedono il montaggio di una più rigida o più morbida per modificare in modo significativo il Sag. Spesso è possibile variare il precarico della molla elicoidale per apportare piccole modifiche.
– Leggi anche: Come affrontare la mancanza di trazione in MTB

2. Sospensioni sbilanciate
Se avete una mountain bike biammortizzata, le sospensioni anteriore e posteriore devono essere regolate insieme. Quando un’estremità della bici è più rigida o più veloce – o, al contrario, più morbida o più lenta – dell’altra, si possono verificare strane situazioni nella guida.
La geometria della bicicletta è influenzata dalla posizione della sospensione nella sua corsa, sia a riposo (geometria statica) sia durante la guida (geometria dinamica).
Pertanto, se le sospensioni anteriore e posteriore non sono configurate in modo armonioso, la geometria dinamica della bicicletta può avere un comportamento e un feeling molto diversi da quelli della geometria statica. Il miglior antidoto è seguire le impostazioni consigliate dal produttore.
Una soluzione ancora migliore è quella di affidare la regolazione delle sospensioni a un professionista, che potrà portarvi sui sentieri e osservare come la bicicletta si comporta sotto di voi.
– Leggi anche: Il kit indispensabile per le uscite in mountain bike

3. Velocità del ritorno sbagliata
La velocità del ritorno può essere regolata a seconda che si voglia raggiungere la massima velocità sul sentiero o che ci si senta a proprio agio.
Tuttavia, c’è una finestra entro cui operare, e non tutte le velocità di ritorno possibili possono garantire una guida ottimale (o addirittura sicura).
In linea di massima, il tasso di smorzamento in estensione determina la velocità con cui le sospensioni tornano al punto di Sag.
Il tasso di smorzamento in estensione deve essere abbinato a quello della progressione: una sospensione più rigida cercherà di estendersi con più forza rispetto a una più morbida, e quindi avrà bisogno di una maggiore resistenza da parte dello smorzamento idraulico in estensione di una più morbida.
Se il ritorno è impostato troppo veloce (o troppo aperto), la sospensione potrà sembrare un canguro impazzito, come se cercasse di lanciarvi in aria dopo ogni compressione.
Se al contrario è troppo lento (o troppo chiuso), la sospensione può impallarsi. Ciò significa che non tornerà al punto di Sag prima che la bicicletta abbia affrontato l’urto successivo, abbassandosi costantemente a ogni passaggio su un sentiero accidentato.
Una messa a punto errata dello smorzamento in estensione riduce, nel migliore dei casi, il comfort e la velocità e, nel peggiore, rende la bicicletta pericolosa e imprevedibile da guidare.
La regolazione del giusto tasso di smorzamento in estensione significa che la sospensione deve ritornare rapidamente, ma non aggressivamente, al punto di Sag.

4. Troppi – o troppo pochi – Token
I produttori sospensioni ad aria offrono distanziatori di volume – o Token – che occupano spazio all’interno della camera pneumatica.
L’aggiunta di altri distanziatori di volume – o Volume Spacer – riduce il volume d’aria all’interno della sospensione. Diminuire il volume dell’aria significa che la pressione all’interno camera pneumatica aumenta più rapidamente durante la corsa della sospensione.
Ciò comporta un aumento della resistenza a fine corsa, anche se la pressione della sospensione è impostata allo stesso modo quando è a riposo (estesa).
Un numero eccessivo di Volume Spacer impedisce alla sospensione di raggiungere la massima escursione, con una sensazione di rigidità e resistenza quando è in profondità nel suo travel. Se i distanziali non sono sufficienti, la sospensione si abbassa troppo facilmente, anche quando la regolazione del Sag è corretta.
Il numero corretto di Token è soggettivo e dipende dall’intensità e dallo stile di riding, e in generale dalle vostre preferenze.
Nota: si può essere tentati di aumentare lo smorzamento in compressione per aumentare la resistenza al fondo corsa, ma la differenza fondamentale è che questo influisce su ogni parte del travel (per alte e basse velocità), mentre la diminuzione del volume della camera pneumatica fa la differenza soprattutto verso la parte finale dell’escursione.
– Leggi anche: Fai durare più a lungo le sospensioni della tua MTB

5. Manutenzione insufficiente
La manutenzione di forcelle e ammortizzatori è essenziale, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Le sospensioni implicano movimento di parti della bici, e le cose in movimento devono essere sottoposte a manutenzione perché, in caso contrario, si usureranno.
Se possibile, attenetevi al programma di manutenzione consigliato dal produttore per forcelle e ammortizzatori, per farli funzionare come dovrebbero.
Una manutenzione non puntuale porta a sospensioni che non funzionano al meglio e può persino causare l’usura del rivestimento di steli e pistoni, e ancora peggio delle parti interne.
Sottoporre a manutenzione forcelle e ammortizzatori in tempo significa che, con olio fresco e guarnizioni nuove, le sospensioni avranno il minor attrito possibile.
Lo sporco presente prima della manutenzione lavorerà come pasta abrasiva, causando danni a volte irreparabili. Meglio individuare per tempo ogni problema prima che la situazione si aggravi…