L’85esima Cinque Mulini, tappa del circuito mondiale IAAF di corsa campestre a San Vittore Olona (MI), vede le vittorie dei due etiopi iridati under 20 Selemon Barega e Beyenu Degefa, ma anche due brillanti quarti posti italiani grazie a Yeman Crippa (Fiamme Oro) ed Elena Romagnolo (Esercito). La biellese, dopo due anni di assenza dalle corse campestri e la nascita di Carlotta a inizio 2016, realizza un rientro più che convincente, prima fra le italiane a 43 secondi dal primo posto. Il ventenne trentino, due volte campione europeo della specialità, conquista il quarto posto con un bel finale, a 59 secondi dal vincitore e a 15 dall’ugandese Fred Musobo, ex iridato di corsa in montagna, che arriva terzo alle spalle del marocchino quarto alle Olimpiadi di Rio nei 3000 siepi Soufiane El Bakkali. Curiosità: oltre a Barega, a Bydgoszcz 2016 campione mondiale junior dei 5000, anche le prime tre della gara femminile sono medagliate nella stessa rassegna: Degefa oro nei 3000, Fentie e Bontu oro e bronzo nei 5000.
UOMINI – È un poker d’africani a andare subito in fuga, quello composto dal giovanissimo (classe 2000) Selemon Barega, Soufiane El Bakkali, Fred Musobo e Victor Kiplangat. Prima della conclusione del secondo giro i quattro hanno già una ventina di secondi di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori, per lo più italiani: Yeman Crippa e Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), Eyob Ghebrehiwet Faniel (Venicemarathon Club, secondo degli italiani al Campaccio alle spalle di Crippa), i due gemelli Lorenzo e Samuele Dini (Fiamme Gialle), lo specialista della corsa in montagna Xavier Chevrier (Valli Bergamasche Leffe) e lo svedese David Nilsson. Ed è proprio lo svedese ad ingaggiare un bel duello con Crippa, un batti e ribatti che porta i due all’inseguimento di Kiplangat, superato proprio in prossimità dello stadio (34:42 il crono del trentino, 34:45 per il keniano, 34:53 per Nilsson). Nel frattempo Barega, con una falcata elegante e particolarmente reattiva sugli improvvisi cambi di pendenza e direzione della Cinque Mulini, ha preso il largo staccando Musobo ed El Bakkali, e vincendo con largo margine in 33:43. Il marocchino all’ultimo giro sembra cedere, per poi riprendersi e strappare il secondo posto all’ugandese (33:56 contro 33:57). Chiappinelli è settimo in 35:04, pochi secondi davanti a Samuele Dini (35:07), Faniel (35:15) e Lorenzo Dini (35:19).
DONNE – Le donne si sfidano su 5,5km, con una Elena Romagnolo post infortunio e post maternità – e prima del prossimo passaggio alle corse su strada – che si mette in bella mostra in testa alla corsa fin dalle battute iniziali. La biellese, che non correva un cross dalla Coppa dei Campioni 2015 e che undici mesi fa è diventata mamma di Carlotta, si tuffa nella gara dettando il ritmo insieme alle due etiopi mondiali under 20 Kalkidan Fentie (5000 metri) e Beyenu Degefa (3000). Con loro anche Bontu Edao Rebitu (portacolori del Bahrein originaria dell’Etiopia) e le italiane Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) e Sara Brogiato (Aeronautica). L’impressione che le africane non stiano andando a tutto gas è confermata dopo circa 3 chilometri, quando Degefa e Fentie premono sull’acceleratore (ora corrono a 3:00/km) e in poche centinaia di metri guadagnano un distacco di una decina di secondi. Dietro restano Romagnolo, Roffino e Francesca Bertoni (La Fratellanza) e prima del passaggio al Mulino Meraviglia si stacca anche Alemitu Amara Hawi, seconda lo scorso anno. L’arrivo al campo sportivo dedicato a Giovanni Malerba sigilla la vittoria di Degefa in 18:23 davanti a Fentie (18:27), con Bontu a 18:48 ed Elena Romagnolo, in carriera due volte finalista olimpica su pista, a 19:05. Seguono Valeria Roffino (19:13 ), Francesca Bertoni (19:21 ) e l’etiope Amara Hawi (19:26 ), una delle favorite della vigilia oggi non in gran spolvero.
Ufficio stampa Fidal