Canyon a inizio 2019 ha svelato una Neuron rinnovata, con aggiornamenti importanti della geometria, del telaio con un nuovo design compreso un ammortizzatore montato orizzontalmente al di sotto del top tube, e modelli specifici per donna. Come altre bici recenti della gamma Canyon, usa ruote 650B sulle taglie più piccole e 29er su quelle più grandi. Per il 2020 la famiglia si amplia verso l’alto con un nuovo top di gamma basato su un telaio ancora più leggero e rigido, con specifiche aggiornate (qui tutte le info sulla gamma Neuron MY20).
La nuova Canyon Neuron CF SLX
Questa Neuron si colloca perfettamente a metà strada tra la full suspended da XC/Marathon Lux e la trail/all-mountain Spectral, proponendosi come una bici pensata sia per i principianti sia per i biker più esperti, un obiettivo difficile da raggiungere.
Per Canyon è una mountain bike a tutto tondo, progettata per muoversi agilmente sui singletrack locali ed essere al tempo stesso comoda sui percorsi alpini, volendo essere una vera e propria tuttofare.
Riesce realmente nello scopo?
In salita
Le prime impressioni della bici sono molto positive: è leggera, la sospensione è attiva in pedalata ed è molto facile accelerare con poca fatica. Questo accade probabilmente per le ruote in carbonio molto leggere e per la raffinata costruzione del telaio. Dà l’idea che la maggior parte della potenza impressa sui pedali sia trasmessa alle ruote senza dispersioni, a partire dal rigidissimo telaio. Anche con colpi di pedale particolarmente decisi, sia in movimento sia statici, le sospensioni rimangono composte, in particolare il posteriore mostra un ondeggiamento minimo, merito di un anti-squat elevato, un effetto apprezzato su una bici di questo tipo.

La leva di blocco trasforma la bici in una pseudo hardtail, una caratteristica apprezzata su asfalto meno su percorsi off-road, dove in realtà ci si affida alle sospensioni per ottenere aderenza e comfort. Nonostante la propensione del carro posteriore a non essere influenzato dagli input del biker, la Neuron rimante straordinariamente attiva nel riding, eliminando le piccole sconnessioni del tracciato, a patto di usare il setup intermedio dell’ammortizzatore.

La silhouette e la geometria del telaio offrono una base molto valida per attaccare le salite. Il peso è centrato, non sprecando energie per trovare la giusta posizione alla ricerca della massima aderenza. Detto questo, meglio regolare con precisione l’inclinazione e l’avanzamento/arretramento della sella in funzione dell’inclinazione del tubo verticale, da 74,5°. Questa è infatti una bici su cui si passa molto tempo seduti, e sarebbe stato gradito trovare un angolo sella più verticale, cosa che aumenterebbe ancora di più la capacità di sedersi in posizione centrale e non sentirsi scivolare leggermente all’indietro su salite particolarmente ripide.

Gli pneumatici Maxxis Forekaster sembra garantire un ottimo grip su superfici dure e asciutte, andando in crisi su fondi smossi e umidi. Un battistrada più aggressivo, soprattutto all’anteriore, sarebbe stato più gradito. Tuttavia il compromesso è soddisfacente tra aderenza e resistenza al rotolamento. La bici è arrivata con camere d’aria, abbiamo presto provveduto alla conversione tubeless, sia per risparmiare peso sia per migliorare ulteriormente la trazione e il comfort.
In discesa
Quando inizia la discesa, il claim di Canyon “una bici per tutti” diventa improvvisamente realtà, nonostante qualche scetticismo iniziale. Infatti ci si sente su un trespolo, in particolare su questa XL adatta a biker con altezza superiore a un metro e 85 cm, invece che dentro la bici. Si tratta di una combinazione di cose: stem e piega relativamente lungo e stretto per una taglia XL (60×760 mm), geometria orientata al cross country, e sospensioni molto performanti nella pedalata. Siamo, come spesso capita, nel mondo delle discussioni di stampo accademico, perché una volta aperte le sospensioni e abbassata la sella, la sensazione iniziale inizia a svanire rapidamente.

Il carro posteriore permette di spingere forte nei cambi di direzione e di pendenza continui e ravvicinati, in sostanza sui sentieri flow, dove è facilissimo acquisire e mantenere un ritmo elevato. Aiuta anche negli impatti più grossi, con un altrettanto sorprendente capacità di tirare fuori le castagne dal fuoco quando si fa qualche errore. Anche approcciando salti e drop di un certo peso – sempre nell’ottica di una trail bike/all-mountain – non si avverte la sgradita sensazione di bottom out al posteriore.

Ruote e telaio in carbonio, e le sospensioni anteriore e posteriore, creano una piattaforma particolarmente solida ma anche capace di tollerare terreni tecnici e sfidanti. Questa è una sensazione che gratifica il biker, generando quella fiducia necessaria per alzare il ritmo, godendo di una bici precisa nella guida e divertente da guidare. Qui entra in gioco un fattore fondamentale, quel grande supporto nella fase centrale del travel a posteriore che Canyon ha iniziato a cura in particolar modo sulle ultime generazioni di full suspended: l’incedere è fluido e morbido.

Grazie alle ruote leggere, la bici ama cambiare direzione in una frazione di secondo e in spazi ridottissimi, soprattutto quando si acquisisce la necessaria confidenza dopo lo scetticismo iniziale. In configurazione tubeless questa capacità sia ancora di più esaltata. Proprio come accade in salita, le gomme Forekaster hanno un’ottima tenuta sulle superfici dure, in particolare quelle asciutte, perdendo rapidamente in brillantezza in condizioni umide e fangose, e sui fondi più tecnici.

Tornando al feeling nella guida, un attacco relativamente più corto accoppiato a una piega low rise relativamente più larga – idealmente una configurazione 50×780 mm per le taglie L/XL – avrebbe permesso di sviluppare le potenzialità e le performance di questa capace trail bike. Nulla da eccepire sul reggisella telescopico, con un giusto abbassamento massimo di 150 mm.
In sintesi
Sintetizzando i nostri primi pensieri, questa Neuron CF SLX 9.0 LTD è una fantastica bici per i pedalatori che vogliono divertirsi e aprire la manetta. La geometria è abbastanza conservativa, ma il nuovo telaio e le specifiche aggiornate rendono la bici ancora più comoda e composta nella maggior parte delle situazioni, sia in salita sia in discesa. Ciliegina sulla torta, questa bici ha un prezzo che, rapportato al montaggio e alla qualità del telaio, è veramente difficile da ignorare: tantissima qualità per quelli che sono in ogni caso tanti soldi.
Info: Canyon