Bella, aggressiva e massiccia, dal design unico e capace di sfruttare una componentistica sviluppata appositamente per questa piattaforma, la Canyon Grail:On è all’avanguardia del segmento. Se il gravel è la disciplina del momento, questa bici è uno dei simboli di un nuovo corso di prodotti.

Canyon e la e-bike
Gravel ed e-bike, insieme rilanciano il settore della bici è hanno il merito di aprire questo mondo ad un numero di persone che non hanno mai affrontato” l’argomento bicicletta”. Le gravel bikes sono ad oggi un vero e proprio concept, che fanno collimare le esigenze dello stradista, con la voglia di libertà dei bikers, inoltre unisce lo sport al turismo (il gravel è una disciplina sfruttata con scopi promozionali dei territori). Le bici con unità di supporto aprono di fatto la categoria a tutti; ma è sempre necessario ricordare che, anche con le e-bike è necessario pedalare e fare fatica.

Grail:On
Una e-gravel come la Grail:On? Veloce e confortevole, adatta a chi è allenato e a chi piace guidare e sfruttare l’agilità del mezzo, ma anche a chi vive la bici in modo saltuario senza ricercare la performance atletica ed è anche facile da sfruttare nei contesti cittadini. Diverse situazioni e differenti necessità, mica poco!
La Grail:On è bella da guardare, perché nel suo essere muscolare, a tratti “prepotente”, trasmette un senso di sicurezza. Si rivolge ad una nuova tipologia di utenza e che include le tante interpretazioni del ciclismo moderno (che non è solo racing, sacrifico e fatica).
Mette in accordo stradisti e i bikers più tecnici, fa collimare le esigenze di chi vive la bici in un contesto metropolitano, ma anche chi usa la gravel in mezzo alla natura, lontano dalla città e dall’interland. Bikepacking? Perché no, ma con una e-bike non bisogna scordare di ricaricare la batteria a fine giro. La Grail non motorizzata? Ecco di seguito il nostro test.
Come è fatta e le sue particolarità
La Grail:On ha un framekit full carbon, telaio+forcella, dove trova alloggio l’unità elettrica Bosch Performance CX Line con batteria PowerTube da 500Wh (qui i dettagli sugli ultimi aggiornamenti). In base alla taglia è disponibile con ruote da 650b, oppure 700c.
Frame e geometria
Questa Canyon bike ha il telaio ha una geometria tutta sua, categorizzata con la cifra 1.53 (1.44 per la Grail tradizionale), che va oltre il concetto di endurance road (che è 1.47) e quello racing (con cifre comprese tra 1.38 per la Ultimate e 1.33 per Aeroad). Il valore dello stack (distanza tra movimento centrale e manubrio ) ne è ulteriore conferma, maggiorato rispetto alle altra categorie e a parità di taglia, ma un reach (distanza orizzontale che intercorre tra il punto centrale della bicicletta e centro del manubrio) più corto. Tutto questo si traduce in una bicicletta compatta, ma che non obbliga a sacrifici estremi quando si è seduti in sella. Un concetto di questo tipo non obbliga a sacrifici in fatto di allungamento eccessivo e prolungato sulla tubazione orizzontale.
Il risultato una volta in sella
Un maggiore comfort e di qualità eccellente, per una posizione rilassata su tutto il corpo. Non solo: la costruzione e le proporzioni ottimali delle tubazioni, taglia per taglia, danno modo di coprire un range di altezza dell’utente che va dai 156, fino ad arrivare ai 200 cm di altezza, mantenendo il medesimo feeling tra bicicletta e rider. Agilità e stabilità diventano notevoli. Quando scriviamo della stabilità dobbiamo considerare anche i foderi posteriori del carro, più lunghi di 15 mm rispetto alla versione Canyon Grail non motorizzata. La nuova Canyon Grail:On è disponibile con ruote 650b (taglie 2XS, XS e S) e 700c di diametro ( dalla M fino ad arrivare alla 2XL).

Bosch Performance Line CX
Passando alla descrizione del comparto elettrico, il motore Bosch ha la batteria integrata sotto il piantone obliquo (Bosch PowerTube), con la parte meccanica che può sfruttare un centro di gravità ribassato. Questa soluzione si traduce in una maggiore stabilità ed equilibrio in discesa e in fase di trazione in salita. L’unità Bosch Performance CX Line di quarta generazione, eroga 85 Nm di coppia, arriva a fornire il 340% (modalità Turbo) del supporto potenza espresso da chi pedala, con una batteria da 500 Wh di autonomia (comunque limitato ai 25 km/h per il contesto europeo). Per completezza d’informazione è giusto ricordare che una batteria di questa portata, necessità di circa otto ore per un ciclo completo di ricarica.

Quattro modalità + una
Le modalità di assistenza sono quattro in totale: Eco, Tour, Sport e Turbo, alle quali si aggiunge la modalità Walk+, che aiuta ad accompagnare la bici una volta scesi di sella. Il display è del tipo standard (modello Pure) e munito di doppio attacco per interfacciarsi perfettamente con il manubrio in dotazione alla Grail:On, ovvero il Double Decker con doppia barra di appoggio. Tutte le nuove Grail:On hanno la monocorona anteriore da 44t, montata su pedivelle FSA Carbon.
E-bike concept
- Forcella e retrotreno offrono un ampio passaggio per gli pneumatici, fino a 50c di sezione (la sezione dello pneumatico rimane tale anche con parafanghi e portapacchi montati).
- Il carro posteriore è di matrice Boost, con un perno da 148 mm di larghezza per 12 di diametro (l’anteriore è 100×12, come per la versione classica). La forcella full carbon a steli dritti è in comune a tutte le versioni ed allestimenti).
- Le ruote che utilizza la Grail:On, a prescindere dall’allestimento sono tutte specifiche Hybrid, per e-bike.
- Sulla canyon Grail:On è possibile montare dischi freno fino a 180 mm di diametro.
- Il seat-post è il VCLS 2.0 full carbon, utilizzato anche per altre bici della gamma Canyon. Il reggisella presenta una sorta di fessura e sdoppiamento del cilindro. Questo, combinato con la fibra composita utilizzata per la sua costruzione, fa si che si sia una flessione del componente (fino a 3 cm). Il risultato è un comfort maggiore e uno smorzamento delle vibrazioni provenienti dal basso.
Taglie, allestimenti e prezzi
Ben sette le taglie disponibili: 2XS, XS, S, M, L, XL e 2XL. Quattro invece le versioni che corrispondo ad altrettanti allestimenti: Grail:On CF 7 WMN, specifica per le donne (4.999 euro), così come la CF 7. Grail:On CF 8 a 5.299 euro, fino ad arrivare alla CF 8 eTap (come quella che vedete nelle immagini) proposta a 5.999 euro.

Le prime impressioni
Ci troviamo di fronte ad un mezzo di nuova generazione, che si rivolge principalmente ad un pubblico che va oltre il concetto di bicicletta come semplice strumento per fare sport. Al di la delle potenzialità che esprime una e-gravel di questa categoria, dimenticando per un attimo l’assistenza alla pedalata, la Canyon Grail:On è tecnicamente un passo avanti.
Ha una geometria propria, che combina agilità, scorrevolezza, stabilità e comfort, aspetti per nulla scontati su una bici di oltre 15 kg e con ruote da 650b (la taglia S che abbiamo in prova ha ruote di questo diametro e pesa 16 kg). Su asfalto e terreni compatti, sulle strade bianche è fluida (anche con motore spento e al minimo dell’erogazione), ma è in grado di accontentare l’utente che arriva dalla mtb e che si lancia in un singletrack. Noi l’abbiamo usata con pedali road e con pedali mtb.

Stiamo scrivendo di una bici gravel non dimentichiamolo
Non dimentichiamo però, che stiamo scrivendo di una bici gravel. Eventuali sospensioni e sistemi di smorzamento, come ad esempio forcelle e dropper post? Non ci sono reali necessità di questi strumenti su un mezzo del genere. Le gomme tubeless da 50c, con la pressione giusta, fanno un lavoro egregio (anche in considerazione del fatto che noi abbiamo usato le DTSwiss GRC1400 Spline, full carbon con altezza di 42 mm, piuttosto rigide e prestazionali) e il reggisella VCLS 2.0, può essere sfruttato al massimo delle sue potenzialità proprio con una bici del genere. Un altro vantaggio, in termini di comfort e di sfruttare differenti posizioni è dato dal manubrio e dal dall’unità di controllo Pure, facilmente accessibile senza staccare le mani dalla piega.

Il manubrio è un punto di forza del progetto
Il Double Decker offre dei vantaggi notevoli: permette di sfruttare una posizione bassa, offre tanti punti di contatto per un posizionamento rialzato e più comodo. Una e-gravel così è un’opportunità e una nuova frontiera, dove, la sua bontà costruttiva collima con i componenti utilizzati per il suo assemblaggio. Qui l’unità elettrica diventa un valore aggiunto, perché il soggetto principale è la bicicletta nella sua interezza.

A cura della redazione tecnica, foto della redazione tecnica e Sara Carena
Nelle immagini potete trovare l’abbigliamento GSG, casco e occhiali POC, calzature Shimano RC9. Nel video l’abbigliamento Canyon per il gravel, casco e occhiali POC, calzature NW road Extreme Pro.
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