La nuova Cannondale Jekyll offre una combinazione unica di innovazione mai vista prima, portando grip, velocità e controllo a un livello superiore.
Le immagini parlano da sole. Cannondale ha rivoluzionato la piattaforma Jekyll per l’enduro, con un design inedito che offre soluzioni tecniche originali e innovative. Si parte dal layout della sospensione posteriore per arrivare alla personalizzazione della cinematica e della geometria su ogni taglia, con il concetto Proportional Response del brand statunitense che passa a un livello superiore.
Ma andiamo con ordine, partendo dalla sospensione posteriore.
Cinematica su misura
Cannondale ha lavorato per offrire la migliore cinematica per affrontare e dominare ogni tipo di ostacolo. Troviamo un design della sospensione inedito, con perno alto accompagnato da rinvio per la catena, ma soprattutto un alloggiamento dell’ammortizzatore assolutamente unico, secondo l’approccio Gravity Cavity.

Il carro ammortizzato è un quadrilatero articolato con giunto sui foderi bassi (Horst) da 165 mm di travel, per ottenere il preciso controllo della cinematica e soprattutto un ottimo bilanciamento tra i valori di anti-squat e anti-rise (qui il nostro approfondimento). Il risultato finale è sempre un compromesso tra i fattori in gioco, soprattutto per le forze della frenata che influiscono il comportamento della sospensione.

High Pivot e Guidler
Cannondale ha deciso di adottare un approccio che sta tornando in auge nel mondo downhill, il perno principale collocato in posizione alta, che offre vari vantaggi, tra cui una traiettoria arretrata della ruota posteriore. La sospensione reagisce in modo più efficace alle asperità del terreno, soprattutto gli urti più grandi. La bici tende a mantenere la velocità acquisita, senza disperdere preziose energie, a tutto vantaggio delle performance globali del mezzo.

Ma non finisce qui, sul fulcro alto è inserita la puleggia per il rinvio della catena, per isolare la sospensione dal movimento centrale e dalla pedalata, evitando così il fastidioso pedal kickback tipico delle bici che abbiano l’approccio high pivot a uno schema tradizionale del carro ammortizzato (qui per approfondire l’argomento). Il guidacatena abbinato è chiamato Guidler da Cannondale, per controllare ed evitare i salti della catena.

Gravity Clarity
L’estetica eccezionalmente pulita della nuova Cannondale Jekyll è merito dell’approccio adottato per l’alloggiamento dell’ammortizzatore posteriore. Si trova in una culla ricavata all’interno del tubo obliquo, appena sopra la scatola sovradimensionata del movimento centrale.
Questo alloggiamento dell’ammo offre un centro di gravità super ribassato, per una stabilità superiore, una grande protezione dello sporco e, un look migliore.

Proportional Response guarda avanti
La vera chicca sta forse nell’approccio Size Specific Kinematic: ogni taglia è progettata intorno a un diverso centro di gravità in base alla statura del biker. Questa filosofia si attua attraverso l’approccio Size Specific Rear Center, con foderi bassi dalla lunghezza proporzionale a ogni misura (da 430 a 450 mm), portando il concetto Proportional Response, già adottato da Cannondale sulle full suspended di ultima generazione, a un livello superiore. La geometria è messa a punto intorno a una forcella da 170 mm di travel e ruote 29er.

Tutti i rider, di qualsiasi altezza, si sentiranno perfettamente a proprio agio in sella alla nuova Jekyll, potendo dare il massimo delle loro prestazioni, confidando anche e soprattutto su una sospensione posteriore dalla cinematica messa a punto taglia per taglia.
Il lavoro dei designer statunitensi non si è fermato alle performance in discesa. Infatti hanno curato anche la posizione di pedalata, cercando di replicare la sensazione di guida della Scalpel SE (qui il nostro test) in termini di feedback delle sospensioni, potendo pedalare in salita anche senza bloccare l’ammortizzatore. In discesa, invece, il chiaro obiettivo è di avere un’escursione illimitata, progressiva, senza fine corsa, sempre morbida e sensibile.
Due allestimenti e un frameset
Due sono le versioni della nuova Cannondale Jekyll, identificate dalle numerazioni 1 e 2, vendute a rispettivi prezzi di 6.499 e 4.599 €. Le vede in foto nelle rispettive colorazioni Beetle Green e Purple Haze, disponibile per entrambe anche quella Graphite. Non manca un frameset, con prezzo al pubblico di 3.499 €. Quattro sono le taglie, da S a XL. Tutte le bici sono fornite con parafango personalizzato.

Questo il montaggio in pillole di Jekyll Carbon 1: sospensioni Fox (forcella 38 Float Factory e ammo Float X2 Factory), trasmissione SRAM GX/X1 Eagle 1x12v, freni SRAM Code RSC a quattro pistoni con rotori da 220/200 mm, ruote con cerchi WTB KOM Trail i30 TCS, pneumatici Maxxis Assegai 2,5″/Minion DHR2 2,4″ Exo+ 3C TR, cockpit con piega HollowGram Save in carbonio, telescopico DownLow (125 mm S, 150 mm M, 170 mm L/XL).

Questo il montaggio in pillole di Jekyll Carbon 2: forcella Rock Shox Zeb Select, ammo Fox DPX2 Performance, trasmissione Shimano Deore M6100 1x12v, freni Shimano Deore M6120 a quattro pistoni, ruote con cerchi WTB STX 30 mm, pneumatici Maxxis Assegai 2,5″/Minion DHR2 2,4″ Exo+ Dual TR, cockpit con piega Cannondale 3 Riser in alluminio, telescopico TranzX (130 mm S, 150 mm M/L/XL).

Cannondale Jekyll MY22 sarà presentata ufficialmente in concomitanza con il doppio round EWS della Val di Fassa, dove la proveremo in anteprima sugli sfidanti trail della gara. A presto con le nostre prime impressioni in sella!
Info: cannondale.com
[foto: Cannondale]