Quinto giorno di gara a Maui e sono stati coronati i vincitori della categoria Pro Men e Women della Aloha Classic 2018: Camille Juban e la super local Sara Hauser.
Ferdinando Loffreda, da Maui ci racconta come è andata:
Il primo giorno di gara è iniziato con onde Point Break down the line con vento medio leggero, ovvero con onde che in questo caso rompono da destra verso sinistra, con la spalla quindi aperta senza darti la sezione da colpire. Graham Ezzy ha utilizzato la 5.5! Condizione perfetta per fare delle surfate lunghe con onde lisce. Nel pomeriggio invece le onde sono diventate molto più grandi con vento forte passando da onde logo high (3 metri) a più di un albero d’onda con vento off side-off con raffiche da 25 ma anche più di 30 nodi. Condizione difficilissima perché il vento da terra ti spinge verso l’onda e l’onda ti chiude in faccia. È stata una condizione difficile anche per i top rider anche perché poi si sono creati insidiosi chop sulle onde. Nelle prime heat si è visto un Brawzinho finalmente con una surfata tecnica e strategica con diversi “connect”, ovvero unendo diversi bottom e cut back con il rail to rail prima della manovra aerea, Brawzinho ha sfruttato in modo molto lineare ed è quello che cercavano i giudici, tralasciando un po’ (o mettendoli solo a fine sfrutta) i suoi soliti trick colpendo il lip, come Taka o 360. Bravo anche Graham Ezzy che alternava belle surfate a Aerialoni perfetti. Il migliore in sfrutta fin dalla prima giornata è stato Camille Juban.
Con l’onda grande del pomeriggio anche gli stessi Pro hanno iniziato a tirare un po’ il freno e hanno colpito meno il lip. In queste cose non era così importante essere un bravo sailor ma sono venuti fuori i rider con più esperienza di Hookipa. Bisognava sapere quali onde prendere e quelle da lasciare. Ovviamente in queste condizioni è venuta fuori l’esperienza di Robby Naish con un’ottima performance. Anche Levi Siver è stato molto bravo. Da segnalare anche Bernd Roediger con i suoi spettacoli “avvitamenti” colpendo il lip e un altro showman è stato Antoine Martin che ha colpito di tutto… facendo anche grandi nuotate!
Bravi gli italiani con Daniele Di Rosa che ha passato la sua heat del primo turno come primo. Federico Morisio invece terzo della sua heat. Il sottoscritto (Ferdinando Loffreda), secondo della mia heat. Roberta Festa terzo. Sfortunatamente Matteo Spanu non ha potuto partecipare a causa di una febbre altissima. Essendo un tabellone Dingle, il vincitore del primo turno va direttamente al terzo turno, mentre il secondo e terzo vanno al secondo round.
Buone le performance delle ragazze nonostante le condizioni difficili con diverse visite alle rocce.
Day 2, vento leggerissimo totalmente off shore e onde più piccole. Benissimo ancora Brawzihno con delle pennellate perfette nonostante le condizioni, e un eccezionale Federico Morisio che ha fatto turn e aerial facendo gridare la gente in spiaggia ed è stato applaudito da tutti, da italiani e soprattutto da non italiani. Gli stessi giapponesi che tifavano per il giapponese nella sua heat hanno gridato alle onde che ha preso Federico. Morisio quindi passa bene il suo turno. Anche io sono passato nella mia heat facendo una buona heat. Poi nella mia heat con Graham Ezzy e Moritz Mauch (Robby Naish invece a ragni veduta non si è presentato perché il vento era troppo off shore e le onde troppo piccole), pensavo di essere molto lontano da loro nei punteggi, invece Graham aveva molti più ponti di me, mentre io e Moritz eravamo vicini. Ho perso di mezzo punto ma non solo, quando ho preso la mia migliore onda della heat faccio un turn e poi un altro e mi trovo Graham sull’onda e gli grido ma non riesco ad andare a fare l’Aerial. I giudici hanno tolto dal punteggio questa onda a Graham perché l’onda era mia che comunque perdo per mezzo punto da Moritz non avendo avuto la possibilità di fare l’Aerial per prendere i punti necessari per battere Moritz.
Dopo la mia heat è finito tutto e non hanno continuato con il terzo round dei Pro.
Ricordiamo che in questa giornata Federico Morisio ha avuto lo score più alto della giornata, nella sua heat c’era un po’ più di onda e qualche raffica di vento sfruttando con grande forza e determinazione. Già in Cile, in una gara in cui gli ho fatto da allenatore, i giudici gli avevano fatto i complimenti per la sua velocità e potenza nella surfata.
Day 5, come avevo annunciato Camille Juban ha vinto la Aloha Classic. Bellissimi sia i quarti di finale, semifinali e finali. Le onde durante tutto la giornata erano ad altezza Logo, vento leggero da 4.7 e 5.0. C’erano due set di onde, quello da nord che apriva che ti permetteva di fare due turn e un hit. E c’era il set da Ovest per un solo turn e hit dove andavi a colpire il lip in ritardo. Morgan Noreaux e Antoin Martin sono stati gli altri protagonisti della giornata. Anche Robby Swift.
Nelle semifinali si è evidenziato un ottimo Camille Juban con pennellate perfette. Anche Graham ha surfato molto bene con ottime manovre sul lip. Mentre Antoine è andato solo dritto per colpire il lip e fare manovre perfette e alte come Goiter One Hand.
In finale tra Graham, Camille, Antoine e Morgan. Morgan non ha surfato bene, Antoine senza fare curve ha fatto però dei trick esagerati. Graham con curve decenti e ottimi hit, mentre Camille ha fatto curve esagerate. Penso che Antoine non meritava la finale e che al suo posto sarebbe dovuto esserci Brawzinho (che aveva perso contro di lui in semifinale).
Per quello che riguarda gli italiani con Federico Morisio nella sua heat dei quarti contro Brawzinho e Robby Swift (che anche lui non stava bene e aveva l’influenza) ha fatto il punteggio più alto (7.17) ma in un’onda sola prendendo però punteggi bassi nelle sue altre due onde. Passo quindi alle semifinali Brawzinho e Robby Swift.
TESTO Ferdinando Loffreda
FOTO IWT