Quest’anno ho deciso di non stilare la solita lista dei propositi per il nuovo anno che si possono effettivamente rispettare. La pressione è forte, potrei rinunciare del tutto a puntare in alto per il miglior anno a due ruote artigliate a pedali di sempre. Ma dove sarebbe il divertimento?
Stabilire uno o più propositi dà infatti una struttura intorno a cui pianificare l’anno appena iniziato, un qualcosa a cui mirare, e il potenziale per chiudere l’anno sentendosi soddisfatti. Pensate ai buoni propositi come a una serie di obiettivi che renderanno i prossimi 12 mesi di bici i più riusciti e soddisfacenti possibili. Fermo restando che sono un semplice punto di partenza.
Esiste un equilibrio delicato tra il porsi un obiettivo che sia al tempo stesso raggiungibile e abbastanza motivante da farvi alzare dal letto per una pedalata di allenamento invernale o nella vostra personale caverna del dolore dominata dai diabolici rulli. Se mancate questo equilibrio, la probabilità che continuate a perseguire i vostri proponimenti è davvero bassa.
Ecco quindi arrivare non i miei 10 propositi per il nuovo anno, una lista da usare come ispirazione per i vostri personali, bensì alcuni semplici consigli per aiutarvi a capire che tipo di obiettivi prefissarvi nel 2022, e come potete effettivamente portarli a termine. Sia che stiate cercando quel salto di qualità che agognate da tanto, come affrontare la prima grande traversata di più giorni, o che abbiate appena iniziato con questo magnifico sport che è la mountain bike.
Quanti e quali buoni propositi?
Non esiste una risposta corretta a questa domanda. Dipende da cosa sono realmente e da cosa siete realisticamente disposti a fare. In parole povere, meglio dedicarsi a un unico e grande obiettivo annuale, che richiederà la vostra massima dedizione. Altrimenti a tanti e diversi piccoli obiettivi nel corso dell’anno.
Non sapete decidervi, se scegliere la partecipazione a una gara a tappe come l’Alta Via Stage Race o il neonato Stone King Rally oppure dedicarvi alla vostra crescita personale come persona e biker, passo dopo passo? Allora ci sono diversi approcci da adottare, e almeno uno potrebbe fare al caso vostro.
La soluzione più semplice, è programmare gli obiettivi in modo periodico, ad esempio uno al mese. È perfetto per ritrovare la motivazione, programmare la partecipazione a una o più gare, o migliorare la vostra forma fisica o tecnica di guida. La periodizzazione vi mantiene concentrati, tenendo alta la soglia d’interesse, aiutandovi a raggiungere un traguardo lontano senza che ve ne rendiate conto, passo dopo passo.
Altrimenti potete fissare una serie limitata di obiettivi, che non superino le dita di una mano – al massimo cinque, idealmente tre – dedicando a ognuno un periodo di tempo ragionevole. Questo è un ottimo approccio se avete intenzione di mettere in atto un cambiamento importante nella vostra via quotidiana e nella vostra vita di biker, con tutto il tempo necessario per prepararvi per ognuno di essi, dal punto di vista fisico e ancora più importante da quello mentale.
Per finire, il traguardo di una vita. Se volete puntare davvero in alto, allora avete bisogno di tanto tempo e altrettanto impegno. Dovete solo programmare per bene il vostro piano di allenamento, in preparazione per il traguardo da raggiungere nella seconda metà dell’anno.
Come mettere in atto i buoni propositi
Non posso dirvi a cosa puntare, ma posso aiutarvi nel processo decisionale. Personalmente, credo che il primo passo da compiere sia quello che riguarda la pianificazione. Ogni cosa inizia con una lista: scrivete ogni singolo obiettivo possibile, grande o piccolo, raggiungibile o apparentemente impossibile, segnatelo in ogni caso. Deve venirvi in modo naturale e, quando iniziate a pensarci troppo, è arrivato il momento di fermarsi. In ogni caso, meglio pochi che troppi.
Ora rileggete la vostra lista, e iniziate a fare una cernita: quante e quali di queste idee vi attizzano realmente? La lista diverrà più breve, includendo i traguardi che vi entusiasmano e vi coinvolgono davvero.
Poi metteteli in ordine, se hanno una data particolare o semplicemente se uno è funzionale al conseguimento di un altro. A seguire, cercate di programmarli in modo abbastanza uniforme, in modo da avere il giusto tempo per prepararvi, oltre a dedicarvi con la massima concentrazione. Meglio evitare eventi concomitanti, quindi date priorità a uno rimandando l’altro per l’anno prossimo. È una scelta dura, ma va fatta.
Questo è un motivo valido per non buttare via la lista degli obiettivi scartati nella fase iniziale, usandoli come base per i buoni propositi dell’anno seguente.
Tempo e attenzione
Chiudo soffermandovi su un concetto espresso in più occasione nelle righe precedenti: una volta che avete stilato la lista dei vostri buoni propositi, cercate di rimanere sempre ben motivati, dedicando loro il tempo e l’attenzione necessari. Ma anche tutte le risorse e le capacità di cui disponete.
Un consiglio supplementare, è sfruttare quella cosa magica che si chiama condivisione: far partecipe familiari e amici dei proprio obiettivi non solo vi responsabilizza, ma avrete tutto il sostegno e l’incoraggiamento di cui avete tanto bisogno dalle persone più vicine a voi.
Per chiudere, fermatevi durante l’anno a ripensare se siete davvero impegnati e motivati, se state facendo progressi, o se avete bisogno di dare una scossa alla vostra routine per rimettervi in carreggiata, nel caso stiate deragliando. Rivedere i propri propositi è salutare, così come riflettere su se stessi.
Non buttatevi giù per una caduta o un infortunio, o se improvvisamente il traguardo agognato sembra più lontano della realtà. Basta riconoscere con voi stessi a che punto siete, riorganizzare energie fisiche e mentali, adattare il piano alla situazione, e ricominciare a spingere con innati motivazione e impegno.
La strada per il successo è sempre dura, fatta di salite e discese, alti e bassi… solo alla fine si trova quel traguardo così dolce e agognato.