La prima serie di novità Bosch eBike Systems per il 2025 vede un design rinnovato per il motore Performance Line CX Gen 5, nuove batterie più compatte e leggere, e tante altre migliorie per la gestione software
La carne al fuoco è tanta per Bosch eBike Systems che, come ricordato dall’amministratore delegato Claus Fleischer, ha deciso di separare in due parti il processo di rinnovamento per il prossimo anno. Il motivo è semplice: dare la possibilità ai marchi partner di “respirare”, smaltendo le scorte accumulate nell’ultimo anno e programmando con più calma e razionalità il futuro prossimo venturo.
L’evento Bosch eBike Systems MY25.1, tenuto presso il Bosch eBike Campus di Reutlingen nei pressi di Stoccarda, ha visto come protagonista la versione rinnovata del motore di riferimento Performance Line CX di quinta generazione, all’interno di un pacchetto Smart System perfezionato: dalla nuova batteria al display Purion 400, passando per un perfezionamento di meccanica e software di gestione.
Il test che ha seguito la presentazione ha permesso di saggiare sul campo il più recente pacchetto Performance Line CX Gen 5, corredato di batteria PowerTube da 600 Wh, schermo Purion 400, ma anche la trasmissione elettronica automatica TRP a 12 velocità e il più recente aggiornamento del sistema di frenata anti bloccaggio ABS.
– Leggi anche: 400 km e 13 mila metri di dislivello con BoschPerformance Line SX
Bosch Performance Line CX Gen 5
Il motore di riferimento nell’offerta Bosch eBike Systems per la pedalata assistita – identificato dalla sigla BDU384Y – mantiene inalterati i suoi valori di riferimento: potenza nominale di 250 W, coppia massima di 85 Nm, potenza di picco di 600 W, assistenza massima del 340%.
Cosa cambia quindi? Il sistema di montaggio al telaio è condiviso con il più compatto e leggero Perfomance Line SX, quindi ora sono due – per lato – i fori, con quote identiche. Questo è segno di una razionalizzazione del design, semplificando la vita ai designer di telai e-bike. Inoltre il peso si riduce di circa 100 g rispetto alla generazione precedente.
L’interno vede alcuni piccoli ma importanti affinamenti, sia per le parti in movimento sia per l’elettronica di gestione. Il marchio tedesco ha ridotto la rumorosità, ora al livello di un’unità Light, oltre a migliorare la scorrevolezza ma anche la reattività: merito dei nuovi sensori inerziali, che misurano con estrema precisione e rapidità – campionamento di oltre 1.000 volte al secondo – i tassi di accelerazione e rotazione su sei assi, riconoscendo angoli di inclinazione e beccheggio, nonché le vibrazioni.
Quest’ultimo aspetto è stato perfezionato anche tramite la gestione software, che porta a un’extra spinta Extended Boost – quando si smette di pedalare – ancora più marcata ed estesa, oltre che personalizzabile in base alla spinta dell-e-biker sui pedali, a tutto vantaggio di chi ama percorrere sentieri ripidi ma soprattutto scavati in salita. In pratica, una breve spinta dà un effetto effetto, una più prolungata ed estesa (un quarto di giro delle pedivelle) porta a un Extended Boost “pieno” di due metri.
Ma non finisce qui. Se l’e-biker deve fermarsi su un terreno impegnativo in salita, è importante uscire da questa situazione in modo agile e controllato. Con il nuovo sistema di ausilio alla partenza in salita è possibile partire rilassati e con la massima trazione. Grazie al lavoro dei sensori, la eMTB sa quanto è la pendenza e fornisce un supporto ottimale. Altra novità: con la funzione camminata assistita la drive unit adatta la velocità di spinta alla velocità di marcia.
Batterie PowerTube da 600 e 800 Wh
Il processo di perfezionamento e razionalizzazione del sistema Smart System passa anche e soprattutto dalle batteria, ora con le stesse e più efficienti celle (21700) ed elettronica di controllo introdotte nel pacchetto Performance Line SX. Il taglio passa da 400 a 600 e 800 Wh, con un risparmio di peso non indifferente: oltre mezzo chilo in meno con 50 Wh – da 750 a 800 – di capacità in più (rispettivamente 3 e 3,9 kg per PowerTube 600 e 800).
Bosch anche in questo caso ha pensato di semplificare la vita ai progettisti di telai: le due batterie sono lunghe uguali, consentendo di collocare il sistema di bloccaggio e i connettori nella stessa posizione all’interno del tubo obliquo. Cosa cambia? La sezione, avendo anche la stessa larghezza.
Per entrambe le batterie Bosch utilizza celle con una densità energetica ottimizzata e un alloggiamento in alluminio di nuova concezione. PowerTube 800, la batteria integrata più grande del sistema intelligente, con circa 205 Wh/kg è quella con la più alta densità energetica della gamma. Inoltre è possibile utilizzare il Range Extender PowerMore 250 come batteria aggiuntiva.
Display Purion 400
Arriva una gradita novità per chi ama i sistemi di controllo minimali sul manubrio. Lo schermo Purion 400 da 1,6″ è compatto ma non rinuncia alla completezza delle informazioni visualizzate, grazie all’alta risoluzione e ai colori vivaci, senza dimenticare l’indispensabile luminosità.
Si colloca sul lato destro dell’attacco manubrio, in posizione protetta dietro la piega. Visualizza tutto quello che serve, controllato dall’altrettanto minimale comando wireless Mini Remote sul lato sinistro del manubrio, con il classico System Controller invece collocato sul top tube.
– Leggi anche: Bosch eBike Systems MY25: cambiata automatica con le eMTB
Cambio elettronico eShift e ABS Pro
La presentazione Bosch MY25.1 è servita anche per mostrare, e far provare, due interessanti funzioni accessorie. La prima è già stata presentata nel corso di quest’anno, si tratta della cambiata elettronica automatica eShift, in combinazione con la trasmissione TRP a 12 velocità per quanto riguarda la eMountain Bike.
La seconda è invece il sistema anti bloccaggio ABS Pro per la frenata, che nell’ultimo passo evolutivo – testato durante l’ultima stagione di e-Enduro World Cup – è stato perfezionato in ambito off-road, perfezionando il feeling nelle situazioni più scabrose sui sentieri. Due sono le opzioni disponibili, Trail Pro e Race, per un pacchetto che si affida a sistemi di frenata Magura MT7 e TRP DHR Evo compatibili, su cui sono applicati sensori gestiti da un’elettronica di controllo più sensibili e precisa.
Altre novità che arriveranno più in là nel tempo sono i carica batteria più efficienti e l’opzione per la doppia ricarica in contemporanea.
Ma vediamo ora come si è comportato il pacchetto aggiornato Bosch Smart System nel nostro primo test sul campo.
On The Trail
Abbiamo provato il pacchetto completo sulla rete sentieristica nei pressi di Bosch eBike Campus, a pochi chilometri da Reutlingen e Stoccarda.
Il sistema Performance Line CX era alimentato da una batteria integrata da 600 Wh e controllato da uno schermo Purion 400, su una eMTB “anonima” messa a disposizione del marchio tedesco.
L’occasione è stata ghiotta, anche e soprattutto per saggiare la cambiata automatica della trasmissione elettronica TRP a 12 velocità, e il sistema ABS Pro di ultimissima generazione.
Sono state due ore e mezza di intenso e probante test, sotto la pioggia, su sentieri dal grip a volte inconsistente, così da saggiare per bene trazione in salita, efficacia della cambiata automatica sotto sforzo e in condizioni al limite anche per il sistema anti bloccaggio in frenata.
Vi invitiamo a guardare il video per le nostre impressioni sul campo, qui ci limitiamo a sintetizzarle.
Quello che colpisce è la rumorosità ridotta rispetto al classico pacchetto CX: non siamo al livello di SX per eMTB Light, ma poco ci manca.
Anche la reattività agli input del ciclista sembra migliorata, merito di un software di gestione perfezionato che rende più efficace la spinta extra quando si smette di pedalare: Extended Boost ora appare anche meglio controllato, per una confidenza totale quando si affrontano in modo deciso sezioni tecniche e ripide in salita.
Rischia di passare in secondo piano, ma anche la funzione di assistenza alla camminata ora funziona meglio, donando maggiore sicurezza quando si procede con la bici a fianco.
In fatto di cambiata automatica eShift, per essere il primo passo di Bosch in questo mondo, la funzionalità sembra essere ben implementata, con alcuni limiti, principalmente dovuti alla sola opzione di controllo disponibile, quella relativa alla frequenza di soglia. Tutto dipende da come si pedala e dai terreni che si affrontano, in ogni caso, giocando con il valori – siamo partiti da 75 arrivando a 85 rpm – si può raggiungere un funzionamento “accettabile” a 360 gradi.
Rimane la possibilità di “sovrascrivere” la cambiata automatica intervenendo manualmente, con il sistema che mantiene il rapporto selezionato per 10 secondi prima di ripartire con la selezione a carico della centralina di controllo. Oltre naturalmente al funzionamento completamente in manuale.
Chiudiamo con il sistema ABS Pro, che ha fatto tanti passi in avanti: sembra quasi che non sia presente, almeno se non si guarda alla centralina di controllo sul fodero sinistro della forcella e ai sensori – con relativi cablaggi – collocati su pinza freno anteriore e posteriore. Il sistema agisce solo sul freno anteriore, ovviamente, con un’azione mai troppo invadente in modalità Trail Pro. Le sensazioni sono state positive, nelle situazioni d’emergenza simulate su asfalto bagnato, mentre in off-road è stato quasi come non averlo. Fermo restando che è una soluzione di nicchia, che non sappiamo se e quando diventerà mainstream, è davvero positivo.
Cambiata automatica eShift e ABS Pro sono entrambi controllabili dal display Purion 400, che ci è molto piaciuto per l’eccezionale equilibrio tra dimensioni e chiarezza delle informazioni visualizzate, compresa la riserva di carica precisa al punto percentuale della batteria.
Non ci resta che attendere le prime eMTB con il più recente aggiornamento del pacchetto Bosch Performance Line CX per un test approfondito sul campo.
Bosch eBike Campus
Chiudiamo con un breve commento sulla struttura dedicata dal colosso tedesco dell’automotive alla propria divisione per la pedalata assistita.
Bosch eBike Campus, pur non essendo ancora ultimato, è impressionante per dimensione e cura nei dettagli. Qui Bosch progetta e testa tutti i suoi nuovi prodotti, di ogni livello: dalla città alla mountain bike passando per il trekking.
Nel nostro tour abbiamo potuto verificare come l’attenzione ai dettagli è maniacale, dai motori alle batterie, sia per l’aspetto meccanico sia per quello elettronico, con test al banco e simulazioni in condizioni di stress tipiche dell’off-road.
Ma non solo, sono eseguiti test pure per la rumorosità operativa, un aspetto che giustamente non va sottovalutato.
Dulcis in fundo, l’attenzione è massima anche per la forza lavoro, con una caffetteria di livello nell’ampio open space all’ingresso e i servizi completi – docce, spogliatoi, rimessaggio bici – per chi decide di usare la propria due ruote per recarsi al luogo di lavoro. Chapeau!
[foto: Cristoph Bayer e Cristiano Guarco]