Biker e territorio: un legame forte, consolidato e ramificato

…è quanto serve per una crescita sana, costante e fruttuosa del movimento. Anche e soprattutto nel pieno rispetto degli altri fruitori dei grandi spazi aperti e in collaborazione con le istituzioni locali. Ce lo dimostrano Bernadia Trail Area e Natisone Bike Arena, le due realtà locali della Benečija, la protagonista della prima puntata di Sentieri e Piaceri, il nostro progetto dedicato all’offerta turistica a 360° delle destinazioni bike

Iniziamo la nostra intervista interpellando Dario Rizzo, responsabile Outdoor Activities di DMO Turismo Benečija.

Quando è nata DMO Turismo Benečija?

La DMO Turismo Benečija è una struttura operativa dell’ISK (Inštitut za slovensko kulturo – Istituto per la cultura slovena APS) e si occupa dal 2022 dell’implementazione e del coordinamento dell’offerta turistica nelle Valli del Natisone, del Torre, della Val del Ferro e della Val Canale. Opera in 15 comuni della Provincia di Udine in cui è storicamente insediata la minoranza linguistica slovena nella regione Friuli Venezia Giulia.

Qual era l’obiettivo primario?

Poiché siamo convinti che non sia più sufficiente solo sostenere la nostra lingua e la nostra cultura, ma che sia necessario anche rafforzare l’economia nelle nostre vallate, abbiamo organizzato le stesse come un’unica destinazione turistica seguendo la strategia di sviluppo del turismo da noi ideata. Riteniamo che lo sviluppo del turismo sia un’opportunità molto concreta che incentiva l’imprenditoria, nuove opportunità per i giovani e, di conseguenza, una crescita della prosperità economica. In sostanza, è un tentativo di arrestare lo spopolamento che ha afflitto queste valli per tutto il corso del Novecento.

Qual è il cuore del vostro impegno sul territorio?

La Strategia turistica sopra ricordata e alla quale ci atteniamo si basa su quattro pilastri, che sono:

• enogastronomia
• cultura
• escursionismo
• ciclismo

Per ognuno di essi sono state intraprese diverse tipologie di azioni. Dal punto di vista dell’enogastronomia, diamo supporto organizzativo alla rete di operatori Slow Food Travel attivi nel nostro territorio, che sono circa cinquanta. Inoltre, nei nostri comuni sono presenti ben tre vitigni autoctoni con i quali si vinificano il Ramandolo, il Refosco di Faedis e lo Schioppettino.

Per quanto riguarda il turismo culturale, sul territorio sono presenti diversi musei che aderiscono alla rete museale MI SMO TU (che in sloveno significa: noi siamo qui).

Questa, sempre gestita dall’Istituto per la cultura slovena, ha lo scopo di raccontare il territorio e nel contempo arricchirne l’offerta culturale e artistica. Inoltre, qualsiasi evento, attività o ricorrenza che avviene nei nostri quindici comuni è da noi promossa e incoraggiata, sia essa una mostra, una sagra o un evento tradizionale come il carnevale (Pust) o un falò del solstizio d’estate (Kries).

Gli ultimi due pilastri sono legati alla scoperta della natura e della morfologia del territorio. Nel caso dell’escursionismo ci sono molteplici cammini che attraversano la Benečija, oltre che innumerevoli sentieri nelle nostre catene montuose.

Non dimentichiamo, infatti, che la Benečija si trova interamente nelle Prealpi Giulie e che i più settentrionali dei suoi Comuni ricadono nei territori dell’omonimo Parco Naturale. Nel caso del ciclismo, invece, oltre alla MTB di cui abbiamo esplorato le trail area attrezzate, anche gli stradisti e i cicloturisti possono trovare il loro paradiso, dato da una vastissima rete di strade secondarie e poco trafficate che forniscono scalate degne di nota e panorami incredibili sia verso il mare e la pianura sia verso le Alpi. Una su tutte, la salita delle Malghe di Porzûs , protagonista del Giro d’Italia del 2016.

In entrambi i casi, ci appoggiamo alla piattaforma OutdoorActive per segnalare e descrivere i percorsi che proponiamo, mentre per quanto riguarda i percorsi interni alla Bernadia Trail Area e alla Natisone Bike Arena ognuna delle due associazioni gestrici è presente su MowiBike con la propria pagina dedicata.

Qual è e quanto è importante il vostro rapporto con le associazioni locali, come Bernadia Trail Area e Natisone Bike Arena?

Maglia Nera APS e ASD Machete Team sono le associazioni locali che curano le due maggiori aree trail del nostro territorio e sono per noi fondamentali non solo in quanto emanazione diretta e concreta di ciò che sulla carta è uno dei nostri quattro pilastri, ma anche perché attraverso la loro passione e la cura del territorio è possibile far conoscere anche a chi viene da noi per pedalare pure l’enogastronomia e la cultura locali. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che soprattutto chi fatica tutto il giorno in sella alla bicicletta ha bisogno di recuperare tutte le calorie bruciate, e il coordinamento dell’offerta turistica che portiamo avanti consiste proprio nel soddisfare questo tipo di necessità e creare collegamenti di fruizione tra ciò che la Benečija può offrire nei quattro ambiti che abbiamo identificato come pilastri.

Qual è la prossima grande sfida per il futuro?

Insieme a vari partner quali l’ente pubblico sloveno per la promozione turistica della confinante Valle dell’Isonzo (Zavod Dolina Soče) e altri stiamo progettando l’istituzione di una Regione Ciclistica Transfrontaliera che coinvolga sia la loro area che la Benečija e in cui rientrino almeno la Bernadia Trail Area e la Natisone Bike Arena dal lato italiano e le aree già presenti dal lato sloveno. Lo scopo è quello di presentarci con un nome unitario e una promozione comune, un po’ come avviene nel caso di Dolomiti Superski e Finale Outdoor Region. Qualcosa di simile avviene già a livello di destinazioni turistiche delle Alpi Giulie. Infatti, l’istituzione della Riserva della Biosfera Transfrontaliera delle Alpi Giulie da parte dell’UNESCO ci spinge a presentarci al mondo non come Benečija, Dolina Soče, Bled, Kranjska Gora, eccetera, ma come Alpi Giulie. Così è accaduto, per esempio, al World Tourism Market di Londra a novembre 2024.

Riassumendo, anche guardando l’esempio di Gorizia e Nova Gorica, Capitale Europea della Cultura per il 2025, è chiaro che le nostre aree possono avere un’attrattiva e una forte potenzialità a livello internazionale solo se pensate come qualcosa di transfrontaliero, non solo da parte di chi le viene a visitare, ma anche da parte di chi ci vive e lavora.

Passiamo ora la parola ai responsabili di Natisone Bike Arena e Bernadia Trail Area.

Quando è nata la vostra associazione e quale era l’obiettivo primario?

Natisone Bike Arena: il Machete Team nasce formalmente l’11 novembre 2019 con il preciso intento di regolarizzare il lavoro di manutenzione che già da molti anni i soci fondatori svolgevano su diversi trail sparsi nelle Valli del Natisone. L’associazione ha come scopo principale il recupero dei vecchi sentieri storici che collegavano i vari paesi e il fondovalle.
Per tal motivo i tracciati vengono lasciati il più possibile “naturali” cercando di modificare il meno possibile le tracce esistenti. Uniche deroghe quelle legate alla messa in sicurezza di alcuni tratti e le pratiche per la creazione di “sentieri sostenibili” seguendo i dettami di IMBA Italia della quale siamo parte attiva.

Tutte queste attività sono rese possibili grazie alla collaborazione e sinergia che fin da subito abbiamo ottenuto con le istituzioni locali: Comunità di Montagna del Natisone e Torre e Comuni in primis, senza dimenticare la Regione Friuli Venezia Giulia. A primavera del 2022 è stata presentata la Natisone Bike Arena: un progetto importante per le Valli del Natisone che vedono ulteriormente valorizzato il loro enorme potenziale per il ciclismo a 360° e per lo sviluppo di un turismo sostenibile. Natisone Bike Arena è un marchio registrato di proprietà del Machete Team.

Bernadia Trail Area: i natali di Maglia Nera si possono far risalire a febbraio 2014, quando Stefano Gabaglio e Massimiliano Misdaris, due vecchi amici legati dalla passione per gli sport outdoor, tra cui la MTB, decisero di imbarcarsi nell’avventura di fondare un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD). Erano gli anni della trasformazione dell’All-Mountain nella disciplina agonistica chiamata Enduro.

Maglia Nera nasceva, dunque, per dare una possibilità in più agli appassionati friulani di questo sport di partecipare alle gare del panorama nazionale e internazionale in maniera organizzata. Organizzata sì, ma senza esasperazione, anzi. Punti fermi del “Maglia Nera pensiero” erano – e sono – la ricerca del divertimento, il desiderio di visitare nuove località e nuovi sentieri in compagnia degli amici. Fra gli obiettivi primari c’erano anche la valorizzazione del nostro territorio e la sua promozione attraverso il turismo. Le collaborazioni con altri attori del panorama della MTB (Jack Bisi con RCM e l’allora 4Mtbike) infatti ci davano l’opportunità di far conoscere la nostra regione tra gli appassionati.

Quando avete iniziato a lavorare sui sentieri?

Natisone Bike Arena: alcuni dei nostri soci lavorano sui sentieri da oltre 35 anni, in pratica da quando le MTB sono apparse sul mercato italiano. In un primo momento ci si è concentrati principalmente sulla preparazione di percorsi adatti alle gare e agli allenamenti, dall’XC al DH.

Ultimamente l’impostazione è cambiata radicalmente e si è cercato di slegare la manutenzione focalizzata al singolo evento cercando di distribuire i lavori nell’arco di tutti i 365 giorni dell’anno.

Riteniamo che questo aspetto sia fondamentale per fornire al visitatore un servizio con standard qualitativi elevati.

Bernadia Trail Area: la fondazione di Maglia Nera è stata di poco precedente a quella di IMBA Italia, a cui siamo affiliati da sempre. Anzi, siamo stati fra i primi in Italia a “sposare” la sua causa e a sostenerla. Possiamo quindi affermare, senza tema di smentita, che abbiamo iniziato a mettere mano sui sentieri contemporaneamente alla nascita della nostra associazione.

I primi lavori di trail building importanti sono stati quelli svolti per il sentiero della Matadown, DH Marathon di livello internazionale, di cui siamo stati co-organizzatori insieme a Vallimpiadi dal 2015 al 2018. Contemporaneamente ci occupavamo di tenere in ordine i sentieri dell’area di Gemona del Friuli prima dei corsi di Raida Come Mangi, con cui abbiamo collaborato fino al 2019 (fino all’inizio del progetto Bernadia Trail Area). Tutte queste attività sono state precedute dalla partecipazione ai corsi di trail building organizzati da IMBA Italia (TBW). La necessità di svolgere i lavori con cognizione di causa e con le giuste tecniche è sempre fondamentale!

Qual è la sfida più grande nel gestire una rete sentieristica?

Natisone Bike Arena: la sfida più grande è sicuramente quella di mantenere tutti i sentieri della nostra area (35 km dedicati all’All-Mountain/Enduro e oltre 200 km di giri XC/e-bike) in buone condizioni e sempre fruibili. Negli ultimi anni alcuni eventi atmosferici straordinari ci hanno messo a dura prova! Da non sottovalutare neppure tutte le problematiche relative ai rapporti con i proprietari dei boschi attraversati dai sentieri e, non ultime, anche con le istituzioni locali.

Bernadia Trail Area: potrebbe essere facile dire che la sfida più grande sia quella di manutenere la rete sentieristica, svolgendo tutti quei lavori che la mantengono in ordine. In realtà, la parte più impegnativa della gestione è quella di consolidarla attraverso il consenso della popolazione locale. Il rapporto fra i fruitori e i “local” è delicato, e bastano piccoli incidenti – danni sui sentieri o mancanza di rispetto fra diversi tipi di fruitori, per citarne alcuni – per rompere questo equilibrio.

Spesso noi MTBiker – e trail builder – siamo ancora visti come presenze ingombranti e fuori luogo sui sentieri, o addirittura come danneggiatori che non rispettano la natura. Cercare un accordo, creare un consenso e mantenerlo sono le sfide più grandi nella gestione di una rete sentieristica. Poi vengono la manutenzione vera e propria e la promozione dell’area.

Qual è invece la vostra soddisfazione più grande per l’attività che svolgete?

Natisone Bike Arena: nella nostra associazione siamo tutti volontari che “rubano” tempo libero alla famiglia e alla pratica del nostro sport. Siamo molto felici, e anche un pochino orgogliosi, quando vediamo molti “ospiti” girare sui nostri sentieri, i parcheggi pieni e i locali affollati.

Se ci riusciamo cerchiamo di girarci assieme anche per cercare di capire dove migliorare. Il loro entusiasmo, la felicità e la loro soddisfazione a fine sentiero di sicuro ci ripagano di tutto l’impegno e la fatica che ci mettiamo.

Bernadia Trail Area: vedere apprezzato il proprio lavoro di manutenzione da parte dei biker è sicuramente gratificante. Solitamente, questo riconoscimento si manifesta attraverso la presenza costante degli appassionati, abituali o nuovi, sui sentieri della trail area. Ma anche in questo caso, l’importanza del consenso della popolazione locale appare evidente e fondamentale. Senza di esso, tutto questo non avrebbe luogo, soprattutto nelle trail area, dove si transita su sentieri condivisi e non in aree delimitate, come accade nei bike park. Quindi, appare chiaro che il podio della soddisfazione spetta al raggiungimento del CONSENSO!

Qual è la vostra prossima grande sfida per il futuro della vostra bike area?

Natisone Bike Arena: per questo 2025 sicuramente la sfida più grande per noi è l’organizzazione dei Campionati Italiani Assoluti di Enduro che ci è stata affidata dalla Federazione Ciclistica Italiana.

La macchina organizzativa è già in moto da mesi e, sfruttando molti anni di esperienza nell’organizzazione di gare di alto livello, siamo convinti di riuscire a ottenere un buon risultato.

C’è moltissimo lavoro da fare, ne siamo consapevoli, ma siamo un gruppo affiatato e la cosa non ci spaventa.

Ovviamente continueremo anche con lo sviluppo del progetto Natisone Bike Arena che ha un calendario ben definito e con diverse novità per questa nuova stagione. Seguiteci sui nostri canali social per non perderle.

Bernadia Trail Area: l’anno appena trascorso ci ha visti impegnati su diversi fronti – 4Bicycle è uno di questi (con il progetto Sentieri e Piaceri, ndr) – per promuovere il nostro territorio e la nostra trail area a livello nazionale.

La sfida, però, non si ferma qui: il prossimo obiettivo è espandere la visibilità della Bernadia Trail Area anche a livello internazionale, puntando ad ampliare il bacino di visitatori, coinvolgendo i vicini di Austria e Slovenia e, perché no, anche di altre nazioni dell’Europa dell’Est.

In questa impresa puntiamo a non operare da soli, ma a interagire con gli altri attori del territorio, pubblici o privati, affinché tutti possano beneficiare delle opportunità di crescita offerte da questo sviluppo.

[foto: Carlo De Santis]

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