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Bicicletta, ogni categoria ha le sue caratteristiche

di - 20/12/2017

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AERO

Bici che nascono per essere aggressive, prima nel design e poi nella performances, mezzi di sostanza che hanno nell’aggressività uno dei punti principali della loro performances: in generale, le bici aero trasmettono una prestazione “secca”, costantemente. Queste biciclette, anche quelle più comode e con allestimenti non estremizzati, hanno un comfort inferiore rispetto alle tradizionali ed endurance: chi utilizza, oppure ha intenzione di acquistare un prodotto di questo segmento, deve essere cosciente che il comfort è una componente ma non il focus primario. Tubazioni con profili aerodinamici, nervature e volumi importanti, componenti integrati e studiati appositamente per questi mezzi (ad esempio i seat-post), fanno crescere leggermente il peso rispetto ai progetti tradizionali. Un altro importante concetto, è quello che una bici aerodinamica “non può e non deve essere superlight”, perché non deve perdere molte delle sue caratteristiche primarie di rigidità e penetrazione dello spazio, anche a favore della velocità. Si perché, queste biciclette sono anche veloci, capaci di essere prestazionali e di rendere al meglio alle velocità elevate (anche l’allestimento aiuta in questo) ma, un corridore deve essere in grado di sfruttare tutto questo. La bici “definita veloce” aiuta e asseconda la performance in quel particolare momento, diventa uno strumento ma è altresì necessario saper sfruttare al massimo questo strumento di lavoro. Molti brand, sfruttano alcune tecnologie di lavorazione dei materiali compositi, per ammorbidire il proprio modello aero di punta, cercando una versatilità maggiore. Questo è un aspetto che rende, alcuni di questi mezzi, più appetibili e sfruttabili anche dall’utente medio. In fatto di geometrie, rispetto ad una bici tradizionale, le differenze sono minime, anche se, sarebbe necessario analizzare le caratteristiche marchio per marchio. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a biciclette che hanno un futuro con i freni a disco (probabilmente). Queste bici si adattano particolarmente bene a questa tipologia freni, integrando al meglio la componentistica e non sacrificando alcuni aspetti legati al design: in alcuni casi, la soluzione disc brake, gioca a favore di un aumento ulteriore della rigidità. Tornando alla scelta della misura corretta del telaio, molti marchi tendono ad identificare questo pool di prodotti con la dicitura “race geometry”.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.