Andrzej Bargiel, il nuovo nel team Ferrino, erede della grande tradizione dell’alpinismo polacco, ha concluso con enorme successo la sua nuova sfida, salendo e sciando il Gasherbrum I e Gasherbrum II. Insieme ai compagni Janusz Gołąb, Maciej Sulima e Bartek Pawlikowski, ha scritto nuovo capitolo del suo ambizioso progetto “Hic Sunt Leones“, che ha l’obiettivo di portare a termine la salita senza uso di ossigeno supplementare e la discesa con gli sci delle 14 cime più alte del Pianeta.
Progetto inziato nel 2013, che ha già visto completare l’ascensione e la discesa a tempo di record dello Shisha Pangma, del Makalu, del Broad Peak e, appunto, del K2.
Le vette più alte del Karakorum
Lo scorso 19 luglio, Andrzej e il suo team, dopo il lungo avvicinamento sul ghiacciaio del Baltoro, in Pakistan, e la salita di acclimatazione ai 6401 metri del Khosar Gang, hanno affrontato il Gasherbrum II (8035 m). Dieci giorni dopo, è toccato al Gasherbrum I (8080 m). Dopo avere completato la salita in notturna dal Campo 2, Andrzej ha raggiunto la cima alle 7,15 del 26 luglio e da lì ha cominciato la sua discesa.
La spedizione al GI e GII rappresenta un altro tassello fondamentale per la realizzazione del grande sogno che Bargiel sta inseguendo, avvalendosi ora anche del supporto delle migliori attrezzature messe a disposizione da Ferrino, come lo zaino Instinct, che offre un ideale compromesso fra leggerezza, capienza e tecnicità ed è già stato apprezzato da molti appassionati di sci ripido per il comfort che riesce ad offrire anche nelle delicate fasi della discesa.
“Siamo davvero felici per questa nuova e bellissima avventura di Andrzej e compagni – commenta Anna Ferrino, CEO di Ferrino – Il suo è un progetto ambizioso e innovativo, degno della grande scuola alpinistica nella quale è cresciuto e con cui la nostra azienda ha avuto l’onore di collaborare fino dagli anni ’90, insieme a Krzystof Wielicki, quindi nelle spedizioni polacche al K2 del 2017, 2018 e 2020. Collaborare con i migliori scalatori del mondo per imprese di questo calibro rappresenta per noi l’opportunità di testare i nostri prodotti nelle condizioni più estreme, ricavandone conferme, ma anche nuovi stimoli e suggerimenti per il costante miglioramento delle prestazioni e degli standard qualitativi, al servizio di tutti gli appassionati di montagna”.