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Andreas Reiterer e Prodigio Pro, una storia di famiglia…

di - 11/03/2025

Andreas Reiterer foto gaia panozzo
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Andreas Reiterer, già protagonista di una piacevole intervista su 4running Speciale Trail 2024, ritorna tra le nostre pagine, aggiudicandosi la copertina di questo numero, con ai piedi la nuova Prodigio Pro di La Sportiva, modello di calzatura specifico per il trail running su cui il brand di Ziano di Fiemme sta puntando veramente tanto, ottenendo ottimi risultati agonistici con i propri atleti.

Di Daniele Milano Pession | foto: @gaiapanozzo

Ciao Andreas e grazie per la tua disponibilità. Poco meno di un anno fa, in occasione della Lavaredo Ultra Trail, ti avevamo chiesto cosa ne pensassi del nuovo progetto Prodigio e ti eri dimostrato entusiasta. Com’è il tuo feedback oggi?

Prima di tutto, grazie per avermi permesso di essere nuovamente ospite in questa intervista. Utilizzo la nuova linea Prodigio già da un anno e devo dire che ne sono ancora entusiasta al 100%. La Sportiva ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni, ma con Prodigio ha compiuto un ulteriore passo avanti e si è posizionata nel mercato globale con un prodotto all’avanguardia. Come amante delle lunghe distanze, le scarpe della linea Prodigio sono per me il massimo, le uso tutti i giorni.

La Sportiva ha messo tutta se stessa in questo progetto, come sei stato coinvolto?

La Sportiva ha lavorato molto duramente e anche alcuni atleti hanno potuto partecipare allo sviluppo di questo progetto. Anche io sono stato coinvolto direttamente per Prodigio Pro, dando il mio supporto per ottenere il massimo. Fin dall’inizio ho testato la scarpa in allenamento comunicando continuamente i miei feedback, registrando i chilometri percorsi e i metri di altitudine per verificare la durata della calzatura. Abbiamo anche effettuato test congiunti del modello sia su pista sia su sentiero, in modo da essere in grado di competere su tutte le superfici. Mi è piaciuto molto essere d’aiuto per l’azienda e penso che insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro.

La linea Prodigio prevede tre modelli da trail, Prodigio, Prodigio Pro (disponibile nella stagione SS25) e Prodigio Max (new entry della collezione FW25): qual è il tuo preferito e perché?

Sì, la linea Prodigio comprenderà tre diversi modelli. Ho iniziato con Prodigio, con la quale mi sono sentito subito a mio agio e su cui vorrei raccontare un breve aneddoto: mi sono allenato con questa calzatura per due mesi e poi a fine marzo 2024 avevo in programma il Chianti by UTMB. Due settimane prima della gara ho contattato La Sportiva chiedendo di inviarmi una nuova Prodigio da utilizzare durante questa occasione; una settimana prima della competizione ho ricevuto la scarpa e ci ho corso un massimo di 20 km. Successivamente l’ho indossata alla gara, dove ho ottenuto il mio primo grande successo con questa calzatura: ho vinto e non ho avuto problemi ai piedi né durante né dopo. Dopo il Chianti, ho corso per la prima volta con la Prodigio Pro e da allora mi sono innamorato di questa scarpa. Il comfort, soprattutto nelle gare lunghe di oltre 100 km, è ottimale: è morbida, ma mi dà comunque la sensazione di avere sempre una buona spinta in avanti. Anche su terreni tecnici è molto stabile e ti infonde la sicurezza di poter spingere. Al momento corro quasi esclusivamente con questo modello.

Andreas Reiterer foto gaia panozzo

Cosa ne pensi dell’introduzione dei super critical foam nelle calzature da trail?

L’introduzione della schiuma è un ulteriore passo avanti: è simile a ciò che già conosciamo dalle scarpe in carbonio in pianura, soprattutto per i runner ambiziosi che corrono a un buon ritmo. Si nota davvero la differenza. La schiuma aiuta molto quando si corre a un ritmo elevato. Altre aziende hanno provato la suola in carbonio sui percorsi trail, ma non mi convince molto soprattutto su terreni tecnici dove è difficile correre bene e agilmente. La schiuma rappresenta quindi un’ottima alternativa.

Andreas Reiterer foto gaia panozzo

Le caratteristiche rivoluzionarie hanno modificato anche la tua tecnica di corsa?

La mia tecnica di corsa non è cambiata molto, l’unica cosa che è variata è che con queste scarpe si corre con meno sforzo perché ti aiutano molto su ogni tipologia di terreno.

Come stai affrontando la preparazione invernale in vista della stagione estiva?

La preparazione invernale sta andando molto bene, da tre mesi ho iniziato a lavorare con un allenatore (per la prima volta nella mia vita) e mi trovo davvero molto bene. Finora mi sono allenato sempre da solo, ma ora seguo un percorso che è variato leggermente. Il mio coach mi dà nuovi stimoli e questo è molto importante per migliorare. Tre settimane fa ho fatto il primo test in Toscana al Ronda Ghibellina trail, dove eravamo in raduno con la nazionale. Le sensazioni erano molto buone e spero di poter andare avanti così.

Quali sono gli altri sport a cui ti dedichi nel periodo invernale?

Nel periodo invernale lo scialpinismo è uno sport che mi piace ed è anche un buon allenamento per la corsa. Ogni anno a dicembre e gennaio pratico tanto con gli sci e a fine gennaio inizio con la preparazione della corsa. In inverno con gli sci faccio sempre qualche gara, soprattutto corte come i vertical che mi aiutano ad aumentare il ritmo, oltre alla mia zona di comfort. Per me è importante stare tante ore sulle gambe per fare lunghe uscite, e poi sono gli allenamenti intensi come ripetute o queste gare che mi aiutano molto a migliorare.

Quanto è importante nella preparazione invernale l’allenamento a secco?

A me l’allenamento in palestra non piace, preferisco allenarmi all’aria aperta. Tuttavia, è molto importante per noi runner allenare la forza e per questo dobbiamo farlo ogni tanto. Il bello dello scialpinismo è che alleni molto questo aspetto, quindi non devi andare in palestra così spesso.

Quali saranno i tuoi obiettivi principali per il 2025?

Chianti by UTMB 120 km, Transvulcania 75 km, Lavaredo by UTMB 120 km, CCC 100 km e i Mondiali in Spagna dove faccio il Trail lungo di 85 km. Ogni gara è molto importante e voglio arrivare al top. Ci tengo molto a fare bene la Lavaredo perché è la mia preferita (fino a ora non sono mai riuscito a fare una buona gara lì). Quest’anno è quello giusto!

Qual è la gara che ricordi più volentieri della passata stagione e perché?

Della passata stagione ho bei ricordi delle mie vittorie al Chianti e all’Eiger by UTMB. Quest’ultima è una gara durissima, ma ho avuto una giornata perfetta. Se si potesse desiderare qualcosa, ogni competizione dovrebbe andare così. Uno dei più belli è la Lavaredo dove ho condotto la corsa per 90 km. Purtroppo, ho fatto un errore con la nutrizione dopo 9 ore di gara e sono entrato in crisi, finendo 6°. Non era quello che avevo immaginato, ma non è stato nemmeno del tutto male. La cosa più bella è stata che mia moglie mi stava aspettando all’arrivo con il nostro bimbo appena nato e mi ha accolto insieme a tutto il team di La Sportiva. Mi sono sentito parte di una grande famiglia.

Che suggerimenti daresti a un trail runner che vuole affrontare una ultra maratona?

Divertiti con quello che fai. Non prenderlo troppo sul serio, così sarai pronto a tutto, ai momenti belli e a quelli brutti. Allenati con la testa; a volte la qualità è meglio della quantità. E se non sai più cosa fare, cerca un allenatore e lasciati aiutare. Così avrai nuove motivazioni e tutto sarà molto più semplice.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”