Alpine Connections 2024, il sogno dell’ultraman Kilian Jornet in collaborazione con Nnormal è diventato realtà, il fortissimo atleta ha scalato a tempo di record, in 19 giorni esatti, le 82 vette superiori ai 4.000 metri delle Alpi.
1207 km percorsi con la sola forza delle gambe e delle braccia
82 cime oltre ai 4.000 metri raggiunte
267:45:16 il tempo complessivo di percorrenza, ovvero 19 giorni
75.344 il dislivello complessivo positivo raggiunto
05 ore 02 minuti e 39 secondi il tempo medio di sonno giornaliero.
Senza veicoli a motore!
“Kilian Jornet ha collegato tutte le 82 vette alpine da 4.000 metri in 19 giorni senza usare veicoli a motore. Il progetto è una delle sfide più grandi per Kilian a causa dell’esposizione, della difficoltà tecnica e della concentrazione che richiede.”
Corsa, ciclismo, alpinismo
In una combinazione ibrida di trail running, alpinismo, arrampicata e ciclismo, Kilian Jornet ha riunito in questo progetto tutto ciò che lo appassiona: la maestosità delle montagne, l’affrontare l’ignoto, rendere omaggio all’alpinismo e ai suoi mentori, la ricerca fisiologica e la ricerca dei limiti fisici e mentali , il tutto condiviso con gli amici e la comunità.
Piz Bernina, tutto è iniziato da qui
Partendo dal Piz Bernina (4.049 m) in Svizzera e arrivando al Barre des Écrins (4.102 m) in Francia, Kilian ha spinto i suoi limiti fisici e mentali in una dimostrazione di tecnica, pianificazione, precisione e adattamento che è difficile da comprendere per coloro che non hanno mai affrontato collegamenti alpini.
Le Alpi, testimonianze viventi del cambiamento
Le Alpi sono un esempio lampante che mette in mostra gli impatti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, quindi il progetto Alpine Connections è anche un modo per creare consapevolezza e considerare il nostro ruolo in questa trasformazione.
Tutti i grandi 4.000
Lungo il percorso, Kilian ha scalato alcune delle montagne più iconiche delle Alpi, come il Monte Rosa (4.634 m), il Cervino (4.478 m) e la più alta di tutte, il Monte Bianco (4.808 m).
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Obiettivo raggiunto
Quando Kilian è partito dal villaggio di Saint Moritz in Svizzera il 13 agosto, non sapeva fin dove sarebbe potuto arrivare. Il suo obiettivo era collegare tutte le vette, ma ha deciso di procedere giorno per giorno. Questo è ciò che lo ha portato a strutturare il progetto in fasi, consentendogli di gestirle fisicamente, mentalmente e logisticamente.
Monitoraggio continuo dei parametri vitali
La passione di Kilian per la scienza e la conoscenza scientifica lo ha portato anche a monitorare e misurare rigorosamente vari parametri fisici che, una volta analizzati, aiuteranno a comprendere meglio le reazioni del corpo in situazioni come quelle vissute da Kilian e a utilizzare i dati per studi futuri.
Le parole del protagonista
“Penso che sia una delle cose più impegnative che abbia mai fatto, sia fisicamente che tecnicamente, e anche mentalmente. Doversi mantenere in uno stato di concentrazione totale per 19 giorni richiede molta energia, ma è stato fantastico.”
La Fondazione Kilian Jornet
Anche la Fondazione Kilian Jornet ha svolto un ruolo importante in questo enorme progetto. Le Alpi sono un esempio lampante che mette in mostra gli impatti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, quindi il progetto Alpine Connections è anche un modo per creare consapevolezza e considerare il nostro ruolo in questa trasformazione.
Ghiacciai, permafrost, alpinismo, inquinamento atmosferico
Nel corso del viaggio di Kilian, la fondazione ha collaborato con numerosi esperti in settori quali ghiacciai, permafrost, alpinismo e inquinamento atmosferico, per contribuire a fornire informazioni sugli effetti del cambiamento climatico e sul degrado delle risorse naturali, aspetti che Kilian ha sperimentato in prima persona.
Tutelare le Alpi…uniti!
Nel corso di questo intenso viaggio, Kilian ha constatato ancora una volta che la tutela degli ecosistemi unici delle Alpi garantisce alle generazioni future la possibilità di continuare a mettere alla prova i propri limiti in questi paesaggi suggestivi, come ha fatto lui negli ultimi 19 giorni.
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Una sfida sovrumana
Durante Alpine Connections, Kilian ha dovuto affrontare innumerevoli sfide su vari terreni e condizioni meteorologiche. Queste sfide gli hanno richiesto di modificare quotidianamente i suoi percorsi pianificati e di prepararsi all’imprevisto.
Nnormal Tomir 2.0, calzatura estremamente versatile
Indubbiamente, l’attrezzatura che ha utilizzato ha avuto un ruolo cruciale in questa avventura. Quando Kilian esplora le montagne, si gode la natura e la rispetta profondamente. Ecco perché l’attrezzatura durevole è stata estremamente importante per lui: più a lungo dura la sua attrezzatura sportiva, più evita il consumo eccessivo. Inoltre, la costruzione della NNormal Tomir 2.0 lo ha aiutato a navigare sui terreni più tecnici che abbia mai incontrato, come sentieri rocciosi e creste esposte. Questa scarpa è durevole, ammortizzata ed estremamente stabile, il che la rende ideale per condizioni difficili.
Anteprima abbigliamento Nnormal
Inoltre, Kilian ha testato alcuni prototipi come l’ NNormal Tomir Waterproof, insieme a capi come l’ NNormal Active Jacket o gli NNormal Tights e Long sleeves che saranno disponibili molto presto.