Più che una delle più importanti maratone al mondo, sembra una sorta di campionato nazionale: l’Etiopia atletica è ormai legata a doppio filo alla Standard Chartered Dubai Marathon, prova dello Iaaf Gold Label che va in scena questa notte (partenza alle 3:30 ora italiana) presentando al via buona parte delle sue stelle in una sorta di trial per i Giochi Olimpici. Molto dipenderà dai tempi finali per convincere i selezionatori visto che mancano grossi calibri come Kenenisa Bekele o l’iridata Mare Dibaba, ma certamente vincere domani sarà porre una grossa ipoteca sul biglietto aereo per Rio de Janeiro.
La presenza etiope schiaccia enormemente le altre nazioni, quasi del tutto ignorate in sede di pronostico. La gara maschile vede innanzitutto Lemi Berhanu cercare quella doppietta in passato riuscita solo al kenyano Moses Kibet ma soprattutto al maestro di tutti i maratoneti etiopi, Haile Gebrselassie. Lo scorso anno Berhanu ha vinto in 2h05’28”, poi ha trionfato a Varsavia in 2h07’57” ma ai Mondiali di Pechino non è andato al di là del 15° posto e a Dubai cerca ora di riprendere quella serie di vittorie fermatasi a 4. Contro di lui il suo predecessore Tsegaye Mekonnen, che vincendo nel 2014 in 2h04’32” aveva stabilito la miglior prestazione mondiale junior, ma il suo 2015 è stato deficitario e anche lui è in cerca di rivincite. Discorso simile per Ayele Abshero, primo nel 2012 in un fantastico 2h04’23”ma che cerca dalla primavera del2014 un risultato degno di nota. Certamente più costante la carriera di Tsegaye Kebede, vincitore in passato a Londra (due volte), Parigi, Chicago e Fukuoka e che sarà a Dubai per la prima volta. Lo scorso anno i primi 12 erano tutti etiopi, succederà lo stesso domani?
La gara femminile ha un copione pressoché identico: al via la vincitrice del 2014 Mulu Seboka, quella del 2013 Tirfi Tsegaye e quella del 2010 Mamitu Daska. La Seboka era presente anche lo scorso anno, sesta ma con il suo personale di 2h21’56”. La Tsegaye, vincendo a Berlino nel 2014 in 2h20’18”, vanta il miglior tempo d’iscrizione mentre la Daska ultimamente aveva un po’ lasciato da parte la maratona concentrandosi sul cross (ottava ai Mondiali 2015) e la mezza maratona (oro agli African Games 2015). Attenzione anche a Meselech Melkamu, seconda nel 2014 e che punta fortemente a un posto per Rio.