Rider 460 è stato presentato da Bryton come il successore dell’apprezzato ciclocomputer GPS Rider 420, rappresentando una vera e propria evoluzione tecnologica grazie all’aggiunta di nuove funzioni. Ma sarà vera gloria? Scopritelo leggendo il nostro test!
Come avrete notato, il nuovo ciclocomputer GPS Bryton Rider 460 ha un aspetto molto diverso dal suo predecessore, pur mantenendo la stessa filosofia: semplice, solido e intuitivo.
Nonostante sia considerato un modello entry-level, visto il prezzo molto interessante di 129,95 € per la versione base, il Rider 460 ha, come sempre per Bryton, un design eccellente e caratteristiche tecniche e specifiche più che dignitose. La versione con fascia cardio e sensore di cadenza, entrambi ANT+ BLE, è venduta a 189,95 euro.
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Design inedito
Il nuovo Rider 460 si distingue dagli altri computer Bryton. Infatti, il suo design è assolutamente unico. Con dimensioni di 79,8×53,8×12,6 mm, questa unità è relativamente grande.
Nonostante questo aspetto, il peso è di soli 58 g, il che lo rende più leggero del suo predecessore, ma altrettanto solido. Realizzato in plastica resistente e certificato impermeabile (certificazione IPX 7), è in grado di accompagnarvi ovunque, in qualsiasi condizione atmosferica, senza mai dare segni di cedimento, essendo in grado di funzionare da 10° a 50°!

Schermo monocromatico non touch
Con il Rider 460, Bryton ha optato per la semplicità e la sobrietà. Il dispositivo è dotato di uno schermo da 2,6 pollici in bianco e nero non touch. Tuttavia, grazie al filtro antiriflesso e alla più che discreta risoluzione di 128 x 160 pixel, il Bryton Rider 460 offre una più che buona leggibilità, indipendentemente dal livello di luce ambientale. Inoltre, questo schermo monocromatico è estremamente efficiente dal punto di vista energetico, il che significa che può funzionare più a lungo: Bryton promette sino a 32 ore di autonomia.
Unico vero difetto, è il leggero ritardo nel passaggio tra una pagina e l’altra dello schermo, a causa della bassa frequenza d’aggiornamento.
Interfaccia ergonomica
Come anticipato, Bryton Rider 460 non è dotato di touch screen. Tuttavia, questo non influisce in alcun modo sull’utilizzo, poiché il marchio taiwanese ha completamente ridisegnato e adattato l’interfaccia e i menu del suo ciclocomputer GPS.
Sui lati dell’unità sono presenti cinque pulsanti, ben posizionati e sufficientemente grandi per essere facilmente azionati anche con i guanti indossati, offrendo un controllo semplice e rapido. Questo, insieme all’interfaccia rivista, garantisce un funzionamento intuitivo.

Autonomia elevata
Grazie allo schermo monocromatico, Bryton Rider 460 è un GPS efficiente dal punto di vista energetico. Inoltre, nonostante il peso ridotto, ha una buona batteria che garantisce un’autonomia fino a 32 ore, leggermente inferiore a quella del Rider 420. Vale la pena notare, tuttavia, che questo modello è ora dotato di un’interfaccia USB-C, che consente una ricarica molto più rapida.

Connettività ANT+ e Bluetooth
Come da tradizione Bryton, anche il Rider 460 è dotato di tecnologie ANT+ e Bluetooth, che gli conferisce un’eccellente compatibilità con tutta una serie di sensori e accessori. Inoltre, la connettività Bluetooth consente di collegare il GPS al telefono e all’applicazione Bryton Active, che permette di configurare e impostare il dispositivo. Peccato solo per l’assenza dell’antenna Wi-Fi, ma in questa fascia di prezzo è comprensibile.
Geolocalizzazione GNSS
Per quanto riguarda il chip di geolocalizzazione, nonostante il prezzo molto basso, Bryton Rider 460 incorpora la tecnologia GNSS, proprio come i migliori dispositivi GPS. In altre parole, è compatibile con diverse reti satellitari per una geolocalizzazione più stabile e precisa. Queste includono le reti GPS, Glonass, Galileo, Beidou e QZSS. Quindi, ovunque vi troviate, otterrete rapidamente un segnale stabile. Unico limite del dispositivo è l’impossibilità di utilizzare più segnali in contemporanea.

Bryton Rider 460: le funzionalità
Rider 460 ha subito una serie di modifiche tecniche ed estetiche rispetto al precedente modello Rider 420. Ma le differenze non si fermano qui, infatti, Bryton sostiene di aver apportato notevoli miglioramenti e aggiunto una serie di nuove funzioni al suo nuovo ciclocomputer GPS d’ingresso sul mercato.
Routing migliorato ma ancora limitato
Probabilmente il routing di una traccia GPS è il vero limite di questa unità. A differenza dei modelli di fascia più alta, Rider 460 non dispone di una vera mappa dinamica, sebbene offra una funzione di tracciamento dei percorsi.
È impossibile crearlo direttamente sul dispositivo, essendo necessario utilizzare il telefono tramite l’app Bryton Active per importare un file GPX o scaricare un percorso da un’applicazione di terze parti come Strava o Komoot. È anche possibile pianificare il percorso dall’app Bryton, e una volta che sono configurati correttamente, i percorsi verranno automaticamente trasferiti e scaricati sul ciclocomputer.
Una volta selezionato e avviato il percorso, l’interfaccia cambia per lasciare spazio alla guida. Il risultato è una visualizzazione ultra semplice che rende facile seguire il percorso. A differenza del Rider 420, il Bryton Rider 460 ora visualizza gli incroci e le svolte, in modo da poter essere sicuri di seguire il tracciato giusto.


Il routing è piuttosto preciso e le informazioni – cambi di direzione, ecc – sono visualizzate con largo anticipo, per non essere colti di sorpresa. Nel complesso, l’implementazione di questa funzionalità è più che sufficiente, a patto di rimanere sulla strada. E quindi rendendo adatto Bryton Rider 460 più a un utilizzo Road che Gravel e Mountain Bike, dove le deviazioni su sentieri sono più frequenti, soprattutto nell’ultimo caso.
Siamo rimasti sorpresi nel trovare l’integrazione della funzione Climb Challenge: quando si segue un percorso, il dispositivo rileva automaticamente le salite imminenti e avvisa quando si arriva in prossimità di una di esse.
L’interfaccia passa quindi automaticamente alla modalità Climb Challenge, in modo da poter visualizzare il profilo altimetrico e vari indicatori come l’altitudine, il dislivello rimanente, la pendenza e così via, in modo da poter gestire il proprio sforzo. Complimenti davvero a Bryton!


Analisi e monitoraggio delle prestazioni
Anche se non è stato progettato per i ciclisti più esigenti, Bryton Rider 460 offre un’ampia gamma di funzioni per il monitoraggio e l’analisi delle prestazioni. A questo proposito, sono state ereditate diverse funzioni dai modelli di fascia più alta come il Rider S500.
Innanzitutto, è purtroppo impossibile creare profili diversi. Di conseguenza, il ciclocomputer è configurabile solo per un utente. Tuttavia, è possibile impostare fino a otto pagine, ciascuna con un massimo di otto campi dati. Le metriche possono essere completamente personalizzate in base alle proprie esigenze e ai propri desideri, direttamente dall’applicazione mobile Bryton Active. A differenza del suo predecessore, è possibile visualizzare anche i grafici.
Sono accessibili tutte le metriche principali, oltre a quelle accessibili da eventuali accessori e sensori collegati via ANT+ e Bluetooth, permettendovi di affinare le vostre analisi, che saranno registrate e trasferite automaticamente al termine di ogni vostra uscita.
Ora è anche possibile importare le sessioni di allenamento pianificate sul dispositivo, su piattaforme come Trainingpeaks. Potrete così seguire il vostro allenamento nelle migliori condizioni possibili. È inoltre possibile pianificare e creare gli allenamenti direttamente dall’applicazione, con la sincronizzazione automatica di tutti i dati raccolti.
Bryton Rider 460 è ovviamente utilizzabile in combinazione con un rullo smart, collegato tramite ANT+ e Bluetooth.
Una volta impostato e configurato, è possibile avviare sessioni di allenamento o percorsi virtuali. E se volete solo far muovere le gambe, potete regolare e adattare la resistenza, con tutti i dati su potenza, cadenza, ecc. che saranno visualizzati sullo schermo del dispositivo.
Funzioni extra tramite app
Ma non finisce qui, perché collegando l’unità allo smartphone tramite app Bryton Active, sono accessibili funzioni extra.
La principale novità rispetto al predecessore è la funzionalità Live Track: molto apprezzata dai ciclisti solitari, questa funzione consente di condividere la propria posizione GPS in tempo reale con amici, familiari e persone care. È inoltre possibile condividere il percorso, la velocità istantanea, la durata dell’uscita e la distanza percorsa. È sufficiente condividere un link tramite messaggio o mail, in modo che le persone possano seguirvi in ogni momento.
Altra novità è la funzione Group Ride, per creare o unirsi a un gruppo di ciclisti condividendo il percorso e la posizione GPS, in modo da poter pedalare insieme anche se ci si è persi di vista. Inoltre, permette di accedere a un sistema di messaggistica per facilitare gli scambi, soprattutto in caso di foratura, problemi tecnici o necessità di assistenza (i messaggi possono essere inviati solo tramite l’app).
Infine, una volta collegato allo smartphone, le classiche notifiche (chiamate, messaggi, ecc) arrivano direttamente sullo schermo del ciclocomputer, senza necessità di tirar fuori il telefono per controllare. Il ciclista può scegliere quale servizio abilitare, anche eliminandole del tutto per pedalare in tutta tranquillità. Purtroppo non è possibile rispondere direttamente o accettare chiamate dal dispositivo.


Accessori compatibili
La compatibilità con un’ampia serie di sensori, dispositivi e accessori è uno dei punti di forza di questo ciclocomputer GPS entry level.
Tra gli aspetti più interessanti, è la gestione dei radar e delle luci posteriori intelligenti, segno che Bryton mette in primo piano la sicurezza dei suoi utenti.
Non manca ovviamente la compatibilità con le trasmissioni elettroniche Shimano Di2, SRAM eTap, Campagnolo EPS e FSA K-Force WE, potendo controllare in ogni momento la combinazione di rapporti utilizzata grazie all’interfaccia utente dedicata, senza dimenticare la batteria residua, per evitare di rimanere in panne durante un allenamento o una gara.
Infine, Rider 460 supporta le e-bike motorizzate Shimano e ANT+ LEV; per controllare la modalità d’assistenza, lo stato della batteria, e l’autonomia residua.
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Conclusioni
Nel complesso, Bryton Rider 460 è stata una sorpresa. Anche se avremmo preferito una cartografia completa insieme a un sistema migliore per il routing delle tracce (soprattutto in off-road), questo ciclocomputer offre un ottimo rapporto qualità prezzo. Grazie anche e soprattutto al pieno supporto dei sensori e accessori ANT+ e Bluetooth, e a funzionalità extra come Climb Challenge, Live Track Group Ride, in combinazione con la completa app Bryton Active da installare sullo smartphone.
Quindi, se siete alla ricerca di un dispositivo per le vostre uscite occasionali in bicicletta o se non volete spendere una fortuna, non possiamo che consigliarvi il Bryton Rider 460.
Cosa ci piace
- Rapporto qualità/prezzo imbattibile o quasi
- Funzionalità extra
- Connettività ANT+ e Bluetooth completa
- Eccellente durata della batteria
Cosa migliorare
- Ritardo nel passaggio tra le pagine dello schermo
- Cartografia assente e routing limitato
Bryton è distribuito in Italia da Ciclo Promo Components